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NBA, Cooper Flagg rimanda l’entrata al Draft al 2026? La stella potrebbe restare a Duke

NBA

È senza grandi dubbi il nome sognato dalle squadre che puntano alla prima scelta nel prossimo Draft, ma in una intervista rilasciata a “The Athletic” Cooper Flagg ha affermato di voler tornare a Duke anche per la prossima stagione. La stella che tutti attendono, quindi, potrebbe anche rimandare il suo ingresso in NBA al 2026, scombinando così i piani dei front office che sognavano di costruire su di lui un futuro di successi

C’è da scommettere che i dirigenti, ma anche i tifosi di Washington, Brooklyn, Utah, New Orleans, Charlotte e Toronto abbiano gradito ben poco le dichiarazioni rilasciate da Cooper Flagg a “The Athletic” qualche giorno fa. In un passaggio della lunga intervista concessa, infatti, il giocatore ora a Duke, che tutti danno come scontatissima prima scelta al prossimo Draft, ha affermato di non escludere di rimanere al college anche per la prossima stagione. Quella singola frase, “Voglio tornare qui l’anno prossimo”, anche se non rappresenta una dichiarazione ufficiale, rischia di rovinare i piani delle squadre che al momento avrebbero maggiori possibilità di vincere la lottery del prossimo maggio e quindi di poter scegliere per prime al Draft di giugno.

Flagg, Duke e un Draft che potrebbe cambiare volto

Flagg, che nella sua prima stagione con i Blue Devils sta viaggiando a 20.5 punti e 8.1 rimbalzi di media a partita, starebbe quindi valutando di estendere la sua esperienza al college di un ulteriore anno, rimandando così il suo tanto atteso sbarco in NBA al 2026. Si tratterebbe di una scelta alquanto insolita, anzi senza precedenti per un giocatore che ha di fatto la certezza di essere scelto alla prima chiamata e pertanto i vari front office delle squadre sopra menzionate sperano si tratti solo di parole dettate dall’entusiasmo per l’avventura in NCAA. Qualora non fosse così, in molti dovrebbero rivedere le proprie prospettive future, perché se è vero che il prossimo Draft si preannuncia tra i più talentuosi degli ultimi anni, senza Flagg verrebbe a mancare il vero pezzo pregiato e la rincorsa al sogno di portarselo in casasi troverebbe ad allungarsi di altri dodici mesi

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