Nella notte Steph Curry è stato vittima di un infortunio arrivato dopo una brutta caduta sulla parte bassa della schiena nel 3° quarto della sfida poi vinta sui Raptors. Uscito senza più rientrare nella partita, il giocatore è stato sottoposto agli esami di rito, che non hanno rilevato danni strutturali. La contusione rimediata alla zona pelvica terrà fuori la stella di Golden State salterà la gara ad Atlanta di sabato notte, ma le condizioni di Curry non destano preoccupazione e verranno rivalutare già lunedì
A Golden State si tira un sospiro di sollievo e di quelli profondi. Lo spavento per l’infortunio occorso a Steph Curry durante il 3° quarto della gara interna contro Toronto giocata ieri notte, infatti, lascia spazio a un ragionevole ottimismo circa i tempi di recupero del giocatore. A comunicarlo sono stati gli stessi Warriors, confermando che gli esami di rito a cui Curry si è sottoposto nelle ore successive alla brutta caduta sulla parte bassa della schiena che lo ha costretto ad abbandonare la partita contro i Raptors non hanno rilevato danni strutturali. Per Steph si tratta quindi di una contusione che non dovrebbe comprometterne il prosieguo della stagione.
Per Curry uno stop breve
Stando a quanto comunicato dalla franchigia attraverso i suoi profili social, quindi, Curry non prenderà parte alla sfida di Atlanta in programma nella notte tra sabato e domenica, primo appuntamento di una serie di 6 partite consecutive in trasferta in cui gli Warriors si giocheranno buona parte delle probabilità di mantenere quel 6° posto a Ovest che significa accesso diretto ai playoff o addirittura di scalare almeno un’altra posizione. La squadra, che dall’arrivo di Jimmy Butler ha cambiato marcia e con l’ex Heat in campo ha un record di 16 vittorie e 2 sconfitte, potrebbe quindi riavere presto la sua stella, le cui condizioni verranno rivalutare già lunedì.
