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NBA, Ingles parte in quintetto dopo oltre tre anni: la dedica è per il figlio Jacob

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A Joe Ingles, veterano dalla lunga carriera in NBA, non capitava di partire in quintetto dall’ormai lontano 30 gennaio del 2022. L’occasione si è ripresentata nella notte per la partita contro New Orleans e per la famiglia dell’australiano è stata una serata speciale perché finalmente Jacob, il figlio di Ingles affetto da autismo, è riuscito a vedere una partita giocata dal padre

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Il primo passo, davvero importante, Jacob Ingles l’aveva fatto già mercoledì scorso, quando aveva per la prima volta assistito a una partita della squadra del padre Joe. Per Jacob, che soffre di autismo e in precedenza non era mai riuscito a sedersi sulle tribune di una gara della NBA, però, la serata non era andata come forse si aspettava. Prima di tutto perché il padreveterano ai margini delle rotazioni dei T’Wolves con 6 minuti di media giocati a partita, non era nemmeno sceso in campo e poi perché a vincere era stata la squadra avversaria, New Orleans. Tutto diverso, invece, nella notte, quando Minnesota si è presa una larga rivincita sconfiggendo i Pelicans per 134-93. Non solo, questa volta Ingles in campo ci è sceso eccome, partendo addirittura in quintetto.

La scelta di coach Finch

L’ultima volta che Ingles era partito in quintetto in una gara di regular season risaliva addirittura al 30 gennaio del 2022, quando l’australiano vestiva ancora la maglia dei Jazz e proprio contro Minnesota si sarebbe infortunato al ginocchio sinistro. A regalargli la soddisfazione di tornare nello starting five proprio davanti agli occhi del figlio è stato il coach dei T’Wolves Chris Finch, che venuto a sapere della presenza di Jacob non ha avuto dubbi. “A volte bisogna dimostrare di essere umani” ha dichiarato Finch al termine della partita parlando della decisione di inserire Ingles in quintetto, “e mi sono detto: se vogliamo fare questa cosa, facciamola in grande stile”. Tutta la squadra ha appoggiato senza esitazioni la scelta dell’allenatore e, anche se ha finito per giocare solo 6 minuti senza segnare nemmeno un punto, il grande protagonista negli spogliatoi si è detto felice del dono ricevuto: “Queste sono le cose che contano davvero, non i soldi o lo stile di vita”. 

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