Ospite del podcast Your Mom’s House, l’ex proprietario dei Dallas Mavericks Mark Cuban ha raccontato la sua versione dei fatti riguardanti la cessione di Luka Doncic ai Los Angeles Lakers, che lui non avrebbe mai avallato se avesse avuto ancora influenza sulle decisioni. "Pensavo che mi stessero chiedendo un’opinione, invece mi hanno messo davanti al fatto compiuto. Ho detto chiaramente che non ero d’accordo, ma non era una decisione che spettava a me"
Sono passati quasi due mesi dal giorno in cui i Dallas Mavericks hanno deciso di cedere Luka Doncic ai Los Angeles Lakers, ma molto probabilmente non si smetterà mai di parlare di una delle scelte più controverse e dibattute degli ultimi anni. Ospite del podcast Your Mom’s House, l’argomento Doncic è stato inevitabilmente dibattuto anche da Mark Cuban, l’ormai ex proprietario dei Mavs che ha dovuto subire come tutti gli altri la decisione del front office della squadra di cui è rimasto tifoso dopo averla posseduta dal 2000 al 2023. "Ho ricevuto un messaggio dal nostro General Manager [Nico Harrison, ndr]. Pensavo volesse chiedermi cosa pensavo dello scambio, ma poi ho capito molto in fretta che mi stava mettendo davanti al fatto compiuto" ha detto Cuban. "Ho detto subito chiaramente che non ero d’accordo… ma non era una decisione che mi spettava". Cuban ha poi raccontato che, dopo un primo periodo a seguito della cessione in cui ha mantenuto un po’ di controllo sulle operazioni cestistiche della squadra, da tempo ormai è tutto nelle mani del nuovo proprietario Patrick Dumont e il GM Harrison. "Continuo davvero a non capire cosa abbiano pensato. Se avessi avuto qualsiasi tipo di influenza, lo scambio non si sarebbe fatto. Ero stupefatto e senza parole come chiunque altro. Dopo aver ceduto i Mavs, Patrick Dumont ha deciso di riporre tutta la sua fiducia in Nico… e ora ci troviamo qui".
Cuban: "Mia figlia era a una festa e si è dovuta nascondere"
Dopo la notizia della cessione di Doncic, in tanti se la sono presa con Cuban, senza essersi reso conto che lo storico proprietario aveva passato la mano e non aveva più influenza sulle decisioni. Lui stesso ha raccontato un curioso aneddoto legato alla sua famiglia: “La notizia dello scambio è arrivata tipo alle 23 di un sabato, mia figlia era a una festa e si è dovuta andare a nascondere perché la gente se la prendeva con lei pensando fosse colpa mia… Io stesso, quando partecipo a delle conferenze in giro, sento dal pubblico salire il coro 'Fire Nico' ovunque vada".
)
)
)
)
)