Era alla sua sesta stagione sulla panchina dei Grizzlies, di cui è l'alleantore con più vittorie nella storia della franchigia. Eppure, a due settimane dalla fine della regular season, con la squadra in corsa per il quarto posto a Ovest (e quindi un primo turno di playoff col vantaggio del fattore campo), la dirigenza di Memphis sorprende tutti e dice addio a Jenkins, promuovendo al suo posto (ad interim) l'assistente finlandese Tuomas Iisalo
Una notizia lascia a bocca aperta tutti gli osservatori del mondo NBA: i Memphis Grizzlies hanno annunciato, tra la sorpresa generale, il licenziamento del loro capo allenatore, Taylor Jenkins. “Una decisione difficile – ammette il GM della squadra, Zach Kleiman – visto il costante e tangibile miglioramento dei nostri giocatori e il successo negli anni della nostra squadra. Resta il grande apprezzamento per quello che ha fatto per questa città e per questa squadra negli ultimi sei anni”, recita poi il comunicato ufficiale della squadra, con le parole del general manager. Quarti al momento a pari merito con i Lakers nella Western Conference, i Grizzlies sono a una gara e mezza dal terzo posto di Denver ma anche solo due gare sopra la zona play-in. Nella sua permanenza sulla panchina di Memphis, Jenkins vanta una percentuale di vittorie vicinissima al 54% (250 vittorie, 214 sconfitte) e tre partecipazioni ai playoff negli ultimi cinque anni, con la quarta comunque molto probabile (ma un record negativo: 9 vinte, 14 perse). Nella mattinata di Memphis, dopo il secco ko subìto contro Oklahoma City, Jenkins è stato convocato nell’ufficio di Kleiman, dove è stato informato della decisione.
Per il momento solo ad interim (poi chissà) a prendere il posto di Jenkins ci sarà il finlandese Tuomas Iisalo, uno degli assistenti oggi sulla panchina di Memphis (altri due invece - Noah LaRoche e Patrick St. Andrews - sono stati licenziati). Ex giocatore, anche della nazionale finnica, da allenatore Iisalo deve la sua fama ai successi ottenuti in Germania prima (due volte allenatore dell'anno e campione della Champions League FIBA con Bonn) e in Francia dopo (guidando Paris alla vittoria in EuroCup e venendo nominato miglior allenatore del campionato francese).

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