Nella notte Detroit ha battuto Cleveland, capolista a Est, raccogliendo la 42^ vittoria della sua regular season. E se il posto ai playoff sembra ormai quasi garantito, a impressionare è soprattutto il salto di qualità compiuto dalla squadra nell’arco di una stagione. I Pistons, infatti, partivano dal record di 14-68 raccolto nella disastrosa annata precedente e, con una decina di gare ancora da giocare, hanno già triplicato il loro numero di vittorie
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Quando in estate Detroit era stata interessata da tantissimi cambiamenti, nella dirigenza, in panchina e in parte anche nel roster, l’impressione era che la squadra sarebbe dovuta passare attraverso la più classica delle stagioni di transizione. L’arrivo dietro la scrivania di Trajan Langdon e quello di J.B. Bickerstaff come capo allenatore, infatti, segnavano sì l’apertura di una fase nuova, ma il mercato estivo all’insegna del basso profilo con giusto qualche veterano aggiunto e qualche scambio altrui facilitato per portarsi a casa asset futuri pareva la premessa ad un’altra regular season dai risultati almeno rivedibili. Nessuno, davvero nessuno poteva immaginare che i Pistons sarebbero stati la vera sorpresa della stagione NBA, mettendo in pratica un’inversione di marcia a dir poco clamorosa.
Una stagione già da incorniciare
Quella arrivata nella notte contro Cleveland, capolista indiscussa della Eastern Conference contro cui Detroit non vinceva da 12 partite consecutive, è arrivata senza poter contare sulla stella Cade Cunningham, fermo per un problema al polpaccio, e sembra in qualche modo aver sigillato una stagione fin qui da incorniciare per i ragazzi di Bickerstaff. La squadra, infatti, partiva dal disastroso record di 14-68 della scorsa regular season e con le 42 già mandate a referto con una decina di gare ancora da giocare ha già triplicato il numero di vittorie. Un’impresa davvero incredibile, avvalorata dal fatto che la 42^ vittoriaarrivata contro i Cavs sancisce per i Pistons la prima stagione con un record vincente dall’ormai lontanissimo 2016. E se un posto ai playoff appare ormai quasi garantito, è probabile che a Detroit non vogliano fermarsi qui, provando addirittura a inseguire quel 4° posto ora occupato dai Pacers e che concederebbe a Cunningham e compagni il vantaggio del fattore campo al primo turno. Un risultato che anche solo qualche mese fa sarebbe stato del tutto inimmaginabile, ma che ora appare più che mai raggiungibile.