Il suo contratto con San Antonio scade al termine di questa stagione e il prossimo 6 maggio Chris Paul compirà 40 anni, ma al contrario di quanto suggerirebbero le voci che lo riguardano il super veterano non sembra avere intenzione di ritrarsi durante l’estate. Parlando con ‘Andscape’, infatti, CP3 si è detto convinto di poter scendere in campo almeno ancora per un’annata
L’orologio biologico, nel caso di Chris Paul, comincia a segnare l’avvio della fase finale di una carriera straordinaria. Quella in corso, infatti, è la sua 20^ stagione in NBA e tra un mese l’ex Clippers e Rockets compirà quarant’anni. Normale, quindi, che si cominci a parlare di un suo possibile ritiro, anche perché, seppur in un’epoca nella quale le carriere degli atleti continuano ad allungarsi, le ‘miglia NBA’ di Paul iniziano inevitabilmente a farsi sentire. È lui il primo ad ammetterlo in una lunga intervista concessa a ‘Andscape’, durante la quale ha però smentito di pensare di appendere canotta e pantaloncini al chiodo al termine di questa regular season. “Penso di continuare a giocare” ha chiarito CP3, “certo, arrivati al punto in cui sono io dopo ogni stagione si prova innanzitutto ad ascoltare il proprio corpo e parlare delle scelte da fare con la propria famiglia”. Il peso di un ventennio speso ai massimi livelli, insomma, c’è, ma per Paul il momento di dire basta non pare essere ancora arrivato.
Paul, gli Spurs e il futuro
Il contratto che lega Paul agli Spurs scade al termine della stagione in corso, che per San Antonio si chiuderà con il termine della regular season, e, visto che non ha intenzione di smettere di giocare, il veterano affronterà l’estate da free agent. “Ovviamente sono tanti gli amici e colleghi che nel frattempo si sono ritirati” ha raccontato CP3 sempre a ‘Andscape’, “e tutti mi ripetono la stessa cosa: devi giocare il più a lungo possibile”. Paul, che nel suo primo anno a San Antonio sta viaggiando a 8.8 punti, 7.6 assist e 3.6 rimbalzi di media a partita, si troverà quindi di fronte a una decisione da prendere e per lui sembrano esserci in sostanza due opzioni. Restare agli Spurs, calandosi a pieno nel ruolo di guida per il gruppo di giovani talenti capeggiato da Victor Wembanyama, oppure inseguire quel titolo che gli è sempre sfuggitofirmando, magari anche al minimo contrattuale previsto, con una contender. Di certo, stando alle sue parole, c’è che la stagione 2024-25 non dovrebbe essere l’ultima della sua carriera.