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NBA, LeBron dopo il ko: il suo futuro e la frecciatina velenosa al front office dei Lakers

NBA

Eliminato (per il secondo anno consecutivo) al primo turno di playoff, LeBron James risponde in maniera molto serena alle domande dei giornalisti. Ma col sorriso manda anche un messaggio a Rob Pelinka e ai Lakers, facendo forse capire di aver gradito poco lo sforzo fisico richiestogli nell'ultima parte di stagione, dopo l'addio di Anthony Davis

Un’eliminazione ai playoff (da favoriti, testa di serie n°3) fa sempre discutere, se ti chiami LeBron James. E altrettanto hanno fatto le prime parole della superstar dei Lakers dopo la sconfitta in gara-5 che ha segnato la fine della sua stagione. Interpellato sulla mancanza di un lungo a rimpiazzare l’addio di Anthony Davis negli ultimi mesi (la trade che doveva portare Mark Williams da Charlotte a L.A. è stata annullata dagli stessi Lakers, timorosi delle condizioni fisiche del centro degli Hornets), LeBron ha mandato una velenosa frecciatina al front office gialloviola, facendo capire di aver forse gradito poco il fatto di aver dovuto giocare per quasi tre mesi in un quintetto senza un vero centro di peso, conformazione che ha richiesto un enorme sforzo al suo corpo (seppur bionico) di quarantenne. “No comment”, la prima risposta di James. “AD (Anthony Davis) ha detto ad alta voce quello di cui aveva bisogno [un lungo al suo fianco, ndr] ed è stato ceduto la settimana dopo. Io non ho detto nulla…”, ha aggiunto con una risata. Per poi ribadire: “Non ho commenti al riguardo. Ho indossato questa maglia ogni sera dando il massimo”.

Il futuro di LeBron: “Al momento non lo so”

E poi, puntuale quanto scontata, è arrivata anche la domanda che tutti si chiedono: gara-5 potrebbe essere stata l’ultima partita della carriera di LeBron James? “Non ho una risposta al momento. Ne parlerò con la mia famiglia, con mia moglie, col gruppo che lavora con me. E poi dovrò anche avere una bella conversazione con me stesso, per capire quanto vorrò ancora continuare a giocare. Ma al momento la risposta non ce l’ho: vedremo”.

 

“Giocare con Bronny il traguardo più importante”

Dovesse essere questa la fine della carriera di James, però, il n°23 dei Lakers ha già chiaro qual è il traguardo di cui è più orgoglioso tra quelli raggiunti in carriera: aver potuto giocare al fianco di suo figlio Bronny. “Va al primo posto. Di sicuro. È facile. Niente gli fa neppure vicino. Poter fare lo sport che amo e farlo assieme a lui, vederlo crescere, vederlo migliorare ogni singolo giorno, mi rende davvero orgoglioso. Credo abbia un gran futuro: non è solo un giocatore di basket, ma è davvero un gran ragazzo, uno che si fa voler bene da tutti. E io ho molto a che fare con questo…”, ha chiuso sorridendo, con lo stesso orgoglio di qualsiasi altro genitore. 

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