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NBA Finals, Davide Pessina: "Nella vittoria Pacers tutti sono stati protagonisti". VIDEO

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Bennedict Mathurin è stato "l'eroe", grazie ai suoi 27 punti in uscita dalla panchina, e TJ McConnell ha collezionato (oltre a 10 punti) 5 rimbalzi e soprattutto 5 recuperi. Ma Davide Pessina invita a guardare anche il contributo di tutti gli altri, da Nesmith e Nembhard, in difesa, a Myles Turner, "dannoso fino a 5 minuti dalla fine, ma poi importante anche lui".

Gli Indiana Pacers tornano a vincere una partita di finale NBA dopo 25 anni e con il successo sui Thunder si portano sul 2-1 nella serie. L'analisi di gara-3 della coppia Mamoli-Pessina dopo il suono della sirena è già dettagliata: "Abbiamo visto il vero Haliburton - dice Mamoli - un Turner determinante con 5 stoppate, una panchina capace di dominare (49-18 il saldo positiva su quella dei Thunder), guidata dall'eroe della serata, Bennedict Mathurin". L'ala di Indiana ha chiuso con 27 punti, la terza miglior prestazione di sempre uscendo dalla panchina in una partita di finale NBA, ma non è stato certo solo: "Grande impatto il suo, così come quello di TJ McConnell", afferma Davide Pessina. "Indiana ha avuto qualcosa da tutti, anche da chi – come Nesmith, ad esempio – magari non ha collezionato grandi numeri, ma ha difeso benissimo. Turner fino agli ultimi 5 minuti per me era stato quasi dannoso: ma poi tra stoppate e qualche canestro è stato importante anche lui. Lo stesso per Nembhard: problemi di falli ma una super difesa su Shai Gilgeous-Alexander”.

Se in casa Pacers ha funzionato quasi tutto, Oklahoma City ha fatto fatica soprattutto nell'ultimo quarto, perso nettamente 32-18. "L’attacco dei Thunder si è impiantato: 6/17 al tiro con 0/4 dall’arco", fa notare Mamoli. "Forse c’è qualcosa da rivedere anche nelle rotazioni di coach Daigneault: tanti – troppi? – minuti per Gilgeous-Alexander (42), forse anche per Caruso (32) e ora tra 48 ore si torna già in campo. E per OKC potrebbe essere un problema”. Un problema che Gilgeous-Alexander e compagni non possono permettersi: perché perdere gara-4 vorrebbe dire finire sotto 1-3 e allontanarsi sempre di più dal sogno di un titolo NBA. 

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