Dopo le dichiarazioni a mezzo stampa dell’agente di LeBron James, i Golden State Warriors hanno riconsiderato internamente la possibilità di andare a prendere il 40enne per metterlo al fianco di Steph Curry e Draymond Green. Già nel recente passato c’erano state discussioni per un possibile passaggio di James sulla Baia e potrebbero essere riconsiderate, specialmente ora che il suo rapporto coi Lakers non sembra più saldo come un tempo
Dopo le Olimpiadi di Parigi 2024, tutti almeno una volta hanno pensato a quanto sarebbe speciale vedere Steph Curry e LeBron James insieme nella stessa squadra anche in NBA. Un’eventualità a cui hanno pensato fortemente anche i Golden State Warriors, che non più tardi del febbraio del 2024 hanno discusso con i Lakers (con una telefonata diretta tra i proprietari Joe Lacob e Jeanie Buss) della possibilità di prendere il Re. Un’eventualità che al tempo fu fermata sul nascere da Rich Paul, agente di James, forte anche della no-trade clause presente nel suo contratto, ma oggi lo scenario è molto diverso. L’arrivo di Luka Doncic ha portato i Lakers a pensarsi soprattutto — se non esclusivamente — in funzione del 26enne sloveno invece del 40enne James, che esercitando la player option da 52.6 milioni di dollari del suo contratto ha fatto sapere di voler “considerare il meglio per lui a questo punto della sua vita e della sua carriera”. Dichiarazioni che hanno fatto il giro della NBA e hanno riacceso anche l’interesse degli Warriors, che quantomeno internamente hanno discusso della possibilità di prenderlo, secondo quanto riportato da ESPN.
Perché lo scambio per LeBron agli Warriors è complicato
Lo scenario rispetto a un anno e mezzo fa è però molto diverso, soprattutto per la presenza di Jimmy Butler. Qualsiasi discorso in caso di scambio deve infatti coinvolgere i 54.1 milioni di dollari del contratto di Butler (che ha un’ulteriore stagione garantita a 56.8 milioni per il 2026-27 senza opzioni), e non è chiaro né se Golden State né se soprattutto i Lakers (che intendono mantenere libero il loro spazio salariale in futuro) siano interessati a uno scambio del genere. Golden State ha tutte le proprie scelte al Draft fino al 2032 da poter scambiare, ma considerando che la fine della carriera di Steph Curry non è lontana, diventa difficile pensare che possano sacrificare i loro asset più preziosi per un giocatore come James che è ancora più vicino alla fine dei suoi giorni in campo rispetto a Curry. Detto questo, vederli assieme almeno per un anno sarebbe uno spettacolo sensazionale: chissà che le lezioni di golf che James sta prendendo non siano un modo per segnalare a Curry la sua voglia di diventare di nuovo suo compagno di squadra.