Introduzione
È passato un mese esatto dal Draft, inizio (non ufficiale) del mercato NBA. Tra scambi, firme e buyout, ecco come si sono mosse le trenta squadre sul mercato fino a questo momento e il loro relativo voto in pagella per quanto fatto nel costruire la squadra in vista del prossimo anno con gli asset a disposizione e in base agli obiettivi che dovranno perseguire nel loro sviluppo
Quello che devi sapere
ATLANTA HAWKS: VOTO 8
Conferme
- Nessuna
Aggiunte
- Nickeil Alexander-Walker (4 anni, 62 milioni)
- Luke Kennard (1 anno, 11 milioni)
- Kristaps Porzingis (dai Celtics)
Partenze
- Clint Capela (Rockets)
- Caris LeVert (Pistons)
- Larry Nance Jr. (Cavs)
- Terance Mann (Nets)
- Georges Niang (Celtics)
- David Roddy (tagliato)
Il vero colpo da maestri è stato convincere i Pelicans a cedere la scelta del prossimo anno senza protezioni al solo costo di dieci posizioni al Draft, ma anche sul mercato dei free agent e degli scambi gli Hawks si sono mossi benissimo, aggiungendo tre giocatori di rotazione come Alexander-Walker, Kennard e Porzingis senza intaccare più di tanto la rotazione dello scorso anno. Davvero un grande lavoro del GM esordiente Onsi Saleh, candidandosi a essere i nuovi Indiana Pacers

BOSTON CELTICS: VOTO 5
Conferme
- Nessuna
Aggiunte
- Georges Niang (dagli Hawks)
- Luka Garza (2 anni, 5.5 milioni)
- Josh Minott (2 anni, 5 milioni)
- Anfernee Simons (dai Blazers)
Partenze
- Jrue Holiday (Blazers)
- Luke Kornet (Spurs)
- Kristaps Porzingis (Hawks)
- Al Horford (free agent)
Dopo l’infortunio di Jayson Tatum i campioni 2024 hanno comprensibilmente tirato i remi in barca, liberandosi di contratti pesanti come quelli di Holiday e Porzingis con l’obiettivo di abbassare l’esorbitante monte salari — che comunque al momento in cui scriviamo è comunque di 73 milioni di sola luxury tax. Per questo la permanenza di Simons non è da considerare come certa, visto che la cessione dei suoi 27.6 permetterebbe ai biancoverdi di scendere sotto la soglia della luxury tax e risistemarsi in vista di quanto Tatum tornerà in campo. La situazione nel ruolo di centro è però drammatica, complice la partenza (forse non prevista) di Kornet che li lascia senza lunghi di riferimento

BROOKLYN NETS: VOTO 5.5
Conferme
- Day’Ron Sharpe (2 anni, 12 milioni)
- Ziaire Williams (2 anni, 12 milioni)
Aggiunte
- Terance Mann (dagli Hawks)
- Michael Porter Jr. (dai Nuggets)
Partenze
- Cam Johnson (Nuggets)
- D’Angelo Russell (Mavs)
- Trendon Watford (76ers)
Il grosso della loro estate lo hanno fatto nella notte del Draft prendendo cinque giocatori al primo giro, dando la chiara indicazione di voler costruire sul futuro. Avevano però l’enorme vantaggio competitivo di essere di fatto l’unica squadra con spazio salariale a disposizione sul mercato, ma ne sono usciti di fatto solamente con una prima scelta non protetta nel 2032 di Denver, oltre a Terance Mann e Michael Porter Jr. In attesa di risolvere la questione legata a Cam Thomas, comunque, la squadra non è migliorata più di tanto rispetto a un anno fa

CHARLOTTE HORNETS: VOTO 6.5
Conferme
- Tre Mann (3 anni, 24 milioni)
Aggiunte
- Pat Connaughton (dai Bucks)
- Spencer Dinwiddie (1 anno, 3.6 milioni)
- Mason Plumlee (1 anno, 3.6 milioni)
- Collin Sexton (dai Jazz)
Partenze
- Vasilije Micic (Bucks)
- Jusuf Nurkic (Jazz)
- Josh Okogie (tagliato)
- Mark Williams (Suns)
Sono riusciti a liberarsi di Nurkic acquisendo Sexton e in più una seconda scelta al Draft, un piccolo miracolo considerando quanto si era svalutato il valore del centro bosniaco. Per il resto hanno costruito una squadra decisamente perimetrale, visto che la rotazione dei centri (Moussa Diabate, Ryan Kalkbrenner e Mason Plumlee) potrebbe essere la peggiore di tutta la NBA dopo la cessione di Mark Williams. L’obiettivo rimane correre, divertire e tirare un sacco di triple, nella speranza che LaMelo Ball e Brandon Miller rimangano in salute

CHICAGO BULLS: VOTO 4.5
Conferme
- Tre Jones (3 anni, 24 milioni)
Aggiunte
- Isaac Okoro (dai Cavs)
Partenze
- Lonzo Ball (Cavs)
Una squadra che aveva enormemente bisogno di una sterzata non ha fatto sostanzialmente nulla, rimanendo ferma esattamente dov’era — anzi, peggiorando anche un po’ con la cessione di Lonzo Ball da cui (esattamente come con Alex Caruso, DeMar DeRozan e Zach LaVine) non hanno ricevuto neanche una prima scelta al Draft. A questo si aggiunge anche l’impasse raggiunta con Josh Giddey, senza riuscire a raggiungere un accordo con l’unico free agent (restricted) del proprio roster. Bisogna sperare nei miglioramenti di Matas Buzelis e che la scelta di Noa Essengue alla 12 funzioni, altrimenti è dura

CLEVELAND CAVALIERS: VOTO 7
Conferme
- Sam Merrill (4 anni, 38 milioni)
Aggiunte
- Lonzo Ball (dai Bulls)
- Larry Nance Jr. (1 anno, 3.6 milioni)
Partenze
- Ty Jerome (Grizzlies)
- Isaac Okoro (Bulls)
Non avevano bisogno di fare una rivoluzione, visto che la Eastern Conference con gli infortuni di Tatum e Haliburton è diventata improvvisamente più affrontabile per una squadra che lo scorso anno ha già vinto 64 partite. I Cavs hanno però lavorato bene ai margini, rifirmando Sam Merrill e preferendolo a Ty Jerome (che ai playoff si era rivelato impresentabile in difesa dopo una regular season eccezionale) e sostituendo Okoro con Lonzo Ball (che possono permettersi di gestire fisicamente come fatto da OKC con Caruso in vista dei playoff). Il ritorno di Larry Nance Jr. aggiunge un’opzione sotto canestro e un veterano in spogliatoio: un lavoro solido

DALLAS MAVERICKS: VOTO 6.5
Conferme
- Dante Exum (1 anno, 3.6 milioni)
- Kyrie Irving (3 anni, 118 milioni)
Aggiunte
- D’Angelo Russell (2 anni, 13 milioni)
Partenze
- Spencer Dinwiddie (Hornets)
Rifirmato Kyrie Irving per pareggiare la durata del contratto di Anthony Davis, i Mavs lo hanno sostituito con un contratto onesto a D’Angelo Russell e sostanzialmente fermandosi lì. Ovvio che la grande novità dell’estate sia Cooper Flagg, che avrà al suo fianco una serie di veterani in campo e in panchina a cui fare affidamento per la sua prima stagione nella lega. Occhio alle situazioni di Gafford e Washington (in scadenza), i cui contratti sono facilmente scambiabili se necessario per evitare la luxury tax in una stagione in cui comunque i Mavs senza Irving non saranno competitivi per il titolo

DENVER NUGGETS: VOTO 9
Conferme
- Nessuna
Aggiunte
- Bruce Brown (1 anno, 3.6 milioni)
- Cam Johnson (dai Nets)
- Tim Hardaway Jr. (1 anno, 3.6 milioni)
- Jonas Valanciunas (dai Kings)
Partenze
- Michael Porter Jr (Nets)
- Dario Saric (Kings)
Il calcolo è presto fatto: i Nuggets hanno sostituito Michael Porter Jr. (sulle cui condizioni fisiche è ragionevole avere dei dubbi, a 27 anni e in scadenza nel 2027) con Cam Johnson, Bruce Brown, Tim Hardaway Jr. e Jonas Valanciunas risparmiandoci anche un milione sul monte salari. In questo modo hanno allungato enormemente la rotazione, dando a coach Adelman almeno nove giocatori di cui ci si può fidare anche in una serie di playoff, oltre che la miglior riserva che Nikola Jokic abbia mai avuto a Denver (cioè Valanciunas). La ciliegina sulla torta sarebbe stata l’estensione di Jokic, ma non aveva davvero senso firmare quest’estate quando tra 12 mesi guadagnerà enormemente di più

DETROIT PISTONS: VOTO 7
Conferme
- Paul Reed (2 anni, 11 milioni)
Aggiunte
- Caris LeVert (2 anni, 29 milioni)
- Duncan Robinson (3 anni, 48 milioni)
Partenze
- Simone Fontecchio (Heat)
- Tim Hardaway Jr (Nuggets)
- Dennis Schröder (Kings)
- Lindy Waters III (Spurs)
Dal ritorno in campo di Jaden Ivey, chiamato a una stagione di livello visto che sarà restricted free agent nel 2026, dipenderanno molto delle sorti dei sorprendenti Pistons. La vicenda che ha coinvolto Malik Beasley li priverà di un giocatore molto importante per loro in uscita dalla panchina, ma la coppia LeVert-Robinson dovrebbe sopperirne la sua assenza e le partenze di Fontecchio e Hardaway in maniera adeguata, liberando anche minuti per Ron Holland su cui la dirigenza è molto convinta

GOLDEN STATE WARRIORS: VOTO NG
Conferme
- Nessuna
Aggiunte
- Nessuna
Partenze
- Kevon Looney (Pelicans)
Impossibile dare un voto a una squadra che, per via dell’impasse raggiunta con Jonathan Kuminga, non ha effettuato neanche un movimento in entrata e ha solamente dieci giocatori sotto contratto. Non appena si risolverà la questione Kuminga dovrebbero arrivare le firme quantomeno di De’Anthony Melton e Seth Curry, in attesa che Al Horford sciolga le sue riserve sul continuare o meno la sua carriera trasferendosi sulla Baia. Ma per il momento il mercato degli Warriors non è giudicabile

HOUSTON ROCKETS: VOTO 8.5
Conferme
- Steven Adams (3 anni, 39 milioni)
- Aaron Holiday (1 anno, 3 milioni)
- Jeff Green (1 anno, 3.6 milioni)
- Jabari Smith Jr (5 anni, 122 milioni)
- Jae’Sean Tate (3 anni, 20.6 milioni)
- Fred VanVleet (2 anni, 50 milioni)
Aggiunte
- Kevin Durant (dai Suns)
- Dorian Finney Smith (4 anni, 62 milioni)
- Josh Okogie (1 anno, 3.6 milioni)
- Clint Capela (3 anni, 21 milioni)
Partenze
- Dillon Brooks (Suns)
- Jalen Green (Suns)
- Jock Landale (tagliato)
- Cam Whitmore (Wizards)
Estate bella piena per i Rockets, che oltre a riconfermare con nuovi contratti ben sei giocatori della squadra che lo scorso anno ha chiuso al secondo posto a Ovest, hanno aggiunto anche un Kevin Durant e un Dorian Finney-Smith in più nel motore al costo dei soli Green e Brooks, senza ulteriori asset ceduti al Draft. In questo modo si sono assicurati che, se anche dovesse andare male con KD, le prospettive future dei texani rimangano intatte senza compromettere nulla attorno ai vari Amen Thompson e Alperen Sengun. Qualche dubbio forse per la durata del contratto di Capela (polizza assicurativa nel caso in cui Adams si faccia male?) e per il ritorno della cessione di Cam Whitmore (sostanzialmente ceduto a zero a Washington), ma il voto rimane altissimo

INDIANA PACERS: VOTO 5
Conferme
- Isaiah Jackson (3 anni, 21 milioni)
- James Wiseman (2 anni, 5.5 milioni)
Aggiunte
- Jay Huff (dai Grizzlies)
Partenze
- Myles Turner (dai Bucks)
Avevano un solo grande obiettivo in estate e lo hanno mancato, perdendo Myles Turner sul mercato in favore di una rivale divisionale come Milwaukee, non aspettandosi che potessero tagliare Lillard per offrirgli un contratto da 109 milioni in quattro anni che i Pacers erano convinti non fosse disponibile sul mercato. Un errore di valutazione pesante visto che i Pacers non hanno modo di sostituire Turner nell’immediato, affidandosi a una soluzione di transizione come Huff e sperando che Isaiah Jackson ritorni dall’infortunio al tendine d’Achille in condizioni accettabili

LA CLIPPERS: VOTO 8
Conferme
- Nicolas Batum (2 anni, 11 milioni)
- James Harden (2 anni, 81 milioni)
Aggiunte
- Bradley Beal (2 anni, 11 milioni)
- John Collins (dai Jazz)
- Brook Lopez (2 anni, 18 milioni)
- Chris Paul (1 anno, 3.6 milioni)
Partenze
- Norman Powell (Heat)
- Drew Eubanks (tagliato)
È vero, l’età media è decisamente alta, ma i Clippers sono riusciti nel loro intento: costruire la miglior squadra possibile nell’immediato senza compromettere nulla per il futuro. Di tutti i giocatori a roster, infatti, l’unico con un contratto che vada oltre il 2027 è Ivica Zubac, lasciando così vagonate di spazio salariale ai Clippers per potersi ripensare da qui a due anni (o anche tra uno, visto che Collins e Dunn sono in scadenza e Bogdanovic, Lopez e Batum sono tutti in team option). Nelle mani di coach Tyronn Lue viene però messa una squadra profonda e versatile, che già lo scorso anno non è andata lontana dal battere Denver al primo turno: chiaramente però dipende tutto dalle condizioni in cui saranno Leonard e Harden una volta arrivati ai playoff

LOS ANGELES LAKERS: VOTO 6.5
Conferme
- Jaxson Hayes (1 anno, 3 milioni)
Aggiunte
- Deandre Ayton (2 anni, 16 milioni)
- Jake LaRavia (2 anni, 12 milioni)
- Marcus Smart (2 anni, 10.5 milioni)
Partenze
- Jordan Goodwin (tagliato)
- Trey Jamison III (tagliato)
- Shake Milton (tagliato)
- Dorian Finney-Smith (Rockets)
La squadra è perfetta e attrezzata per vincere il titolo? Probabilmente no. Per le condizioni in cui erano e gli asset che avevano a disposizione, i Lakers hanno fatto il meglio possibile? Probabilmente sì. Le due cose non si escludono a vicenda, e comunque se dovesse concretizzarsi l’estensione di Luka Doncic il prossimo 2 agosto l’obiettivo più importante dell’estate verrebbe centrato. Rimane un roster con dei buchi soprattutto difensivi che le aggiunte di Smart, LaRavia e Ayton non possono coprire del tutto, ma ogni discorso verrà probabilmente rimandato a quando LeBron James deciderà se questa sarà la sua ultima stagione della carriera oppure no

MEMPHIS GRIZZLIES: VOTO 5.5
Conferme
- Jaren Jackson Jr (5 anni, 205 milioni)
- Santi Aldama (3 anni, 52 milioni)
- Cam Spencer (2 anni, 10.3 milioni)
Aggiunte
- Kentavious Caldwell-Pope (dai Magic)
- Ty Jerome (3 anni, 27 milioni)
- Jock Landale (1 anno, 2.4 milioni)
Partenze
- Cole Anthony (tagliato)
- Desmond Bane (Magic)
- Luke Kennard (Hawks)
- Jay Huff (Pacers)
- Zyon Pullin (tagliato)
I Grizzlies avevano bisogno di fare un sacrificio sul mercato per potersi permettere l’estensione al massimo salariale a Jaren Jackson Jr. e a farne le spese è stato Desmond Bane, ceduto a Orlando in cambio di KCP e una serie di scelte al Draft non particolarmente pregiate. La presa di Ty Jerome permette di avere un ball-handler in più che può giocare sia insieme che al posto di Ja Morant (le cui assenze per infortunio vanno tenute inevitabilmente in conto), ma in generale la squadra sembra aver perso l’abbrivio che fino a pochi anni fa li vedeva ai piani alti della Western Conference. E dopo il mercato il roster non è migliorato rispetto alla squadra che lo scorso anno ha perso 4-0 contro OKC

MIAMI HEAT: VOTO 6
Conferme
- Davion Mitchell (2 anni, 24 milioni)
Aggiunte
- Simone Fontecchio (dai Pistons)
- Norman Powell (dai Clippers)
Partenze
- Kyle Anderson (Jazz)
- Kevin Love (Jazz)
- Duncan Robinson (Pistons)
A questo roster manca il picco di talento che la presenza di uno come Jimmy Butler rappresentava, ma è anche vero che si è guadagnato molto in termini di stabilità in spogliatoio. La speranza è che Erik Spoelstra faccia un altro miracolo, e le condizioni sembrano quelle ideali per esaltare uno dei migliori coach della lega: una squadra esperta, difensivamente versatile e anche discretamente profonda con le aggiunte di Powell e Fontecchio sugli esterni. Miami ha dieci giocatori di rotazione anche senza considerare Terry Rozier (il cui futuro è più nebuloso che mai dopo l’inchiesta federale che lo coinvolge) e il rookie Kasparas Jakucionis, che comunque dovrebbe vedere il campo. C’è sempre una trade dietro l’angolo che li attende, ma il roster costruito vale la sufficienza

MILWAUKEE BUCKS: VOTO 5
Conferme
- Chris Livington (1 anno, 2.2 milioni)
- Kevin Porter Jr (2 anni, 10.5 milioni)
- Bobby Portis (3 anni, 43 milioni)
- Taurean Prince (2 anni, 7 milioni)
- Ryan Rollins (3 anni, 12 milioni)
- Jericho Sims (2 anni, 5.2 milioni)
- Gary Trent Jr (2 anni, 7.5 milioni)
Aggiunte
- Cole Anthony (1 anno, 2.6 milioni)
- Myles Turner (4 anni, 109 milioni)
- Gary Harris (2 anni, 7.4 milioni)
Partenze
- Pat Connaughton (Hornets)
- Vasilije Micic (tagliato)
- Damian Lillard (tagliato)
- Brook Lopez (Clippers)
Il taglio di Lillard comprometterà i monte salari da qui ai prossimi cinque anni pesando per 22.5 milioni in “soldi morti”, il tentativo praticamente disperato della dirigenza dei Bucks per convincere Giannis Antetokounmpo a rimanere in Wisconsin in futuro. Questo roster però non era a un Myles Turner di distanza dal competere per il titolo NBA, per quanto la strada nella Eastern Conference sia più semplice rispetto all’Ovest. Ma un qualsiasi infortunio ad Antetokounmpo getterebbe questa squadra — che se non altro non pagherà la luxury tax — nel totale anonimato

MINNESOTA TIMBERWOLVES: VOTO 6
Conferme
- Joe Ingles (1 anno, 3.6 milioni)
- Julius Randle (3 anni, 100 milioni)
- Naz Reid (5 anni, 125 milioni)
Aggiunte
- Nessuna
Partenze
- Nickeil Alexander-Walker (Hawks)
- Luka Garza (Celtics)
- Josh Minott (Celtics)
Data la situazione finanziaria era inevitabile dover scegliere tra Naz Reid e Nickeil Alexander-Walker e i T’Wolves hanno giustamente preferito un lungo con uno skillset unico come Reid, decisamente più giovane sia di Randle (rifirmato con un triennale da 100 milioni) e Gobert nel caso in cui si debba cedere uno dei due. Da questa stagione dovrà però uscire il sostituto di Mike Conley, prossimo alle 39 primavere: Rob Dillingham è chiamato a giustificare la scelta al Draft spesa per lui in Lottery, così come Terrence Shannon deve poter dare minuti di qualità in ala. Grande interesse per Joan Beringer, il cui sviluppo però potrebbe durare più del previsto visto che è ancora molto grezzo (ha cominciato a giocare a basket solo cinque anni fa)

NEW ORLEANS PELICANS: VOTO 4
Conferme
- Herb Jones (3 anni, 67.5 milioni)
Aggiunte
- Saddiq Bey (dagli Wizards)
- Jordan Poole (dagli Wizards)
- Kevon Looney (2 anni, 8 milioni)
Partenze
- Bruce Brown (Nuggets)
- CJ McCollum (Wizards)
- Kelly Olynyk (Wizards)
In epoca moderna è difficile trovare una trade peggiore di quella che li ha portati a cedere la loro scelta del prossimo anno (o quella dei Bucks, che comunque sono a una scavigliata di Antetokounmpo dal ritrovarsi nei guai) agli Hawks senza alcuna protezione. Il tutto per prendere Derik Queen, che però gioca nelle stesse zone di campo di Zion Williamson, così come la scelta numero 7 Jeremiah Fears è lo stesso tipo di giocatore rispetto a Jordan Poole. Una costruzione del roster a dir poco cervellotica in cui si salva solo l’estensione di contratto di Jones a cifre più che oneste, e in cui per il ruolo di 5 bisognerà pregare che il "vecchio" Looney regga ancora, visto che Yves Miss al netto di qualche lampo non è ancora pronto per essere titolare

NEW YORK KNICKS: VOTO 7
Conferme
- Nessuna
Aggiunte
- Jordan Clarkson (1 anno, 3.6 milioni)
- Guerschon Yabusele (2 anni, 12 milioni)
Partenze
- Nessuna
La grande novità è ovviamente la sostituzione di Tom Thibodeau con Mike Brown, ma comunque aver confermato la squadra che lo scorso anno è tornata in finale di conference dopo 25 anni è già un’ottima base di partenza per giocarsi la Eastern Conference fino all’ultimo. Le aggiunte di Jordan Clarkson e Guerschon Yabusele a cifre più che oneste danno due opzioni solide in uscita dalla panchina, e ci sono ancora diversi posti liberi a roster per lavorare ai margini. Manca ancora l’estensione di contratto con Mikal Bridges, che altrimenti andrebbe pericolosamente in scadenza nel 2026: trovare un accordo che accontenti tutti non dovrebbe essere impossibile

OKLAHOMA CITY THUNDER: VOTO 9
Conferme
- Shai Gilgeous-Alexander (4 anni, 272 milioni)
- Chet Holmgren (5 anni, 240 milioni)
- Jalen Williams (5 anni, 240 milioni)
- Jaylin Williams (3 anni, 24 milioni)
- Ajay Mitchell (3 anni, 9 milioni)
Aggiunte
- Nessuna
Partenze
- Dillon Jones (Wizards)
I campioni in carica hanno fatto quello che dovrebbero fare tutte le squadre campioni: confermare in blocco la squadra che ha vinto il titolo, costi quel che costi. L’investimento totale è stato ingente, visto che tra i rinnovi di SGA, Holmgren e Williams sono partiti quasi 800 milioni di dollari, ma come avevamo spiegato qui è uno sforzo che la dirigenza guidata da Sam Presti sapeva già di dover sostenere — e sono riusciti a strappare piccole concessioni nelle estensioni di Holmgren e J-Dub che potrebbero fare la differenza sul lungo periodo

ORLANDO MAGIC: VOTO 8
Conferme
- Paolo Banchero (5 anni, 240 milioni)
- Mo Wagner (1 anno, 5 milioni)
Aggiunte
- Desmond Bane (dai Grizzlies)
- Tyus Jones (1 anno, 7 milioni)
Partenze
- Cole Anthony (Grizzlies)
- Kentavious Caldwell-Pope (Grizzlies)
- Gary Harris (Bucks)
I Magic avevano un evidente bisogno di tiro da tre punti e hanno aggiunto un giocatore solidissimo da quel punto di vista come Bane, che si sposa benissimo con Banchero e Wagner ampliando gli spazi a disposizione per farli lavorare senza togliere loro troppi palloni. L’estensione di Banchero era tanto scontata quanto doverosa, mentre la firma di Mo Wagner (di ritorno dalla rottura del crociato) è uno sconto “in famiglia” vista la presenza del fratello al massimo salariale. Solida anche la presa di Tyus Jones come playmaker di riserva se e quando Anthony Black va fuori giri, mentre il contratto di Jett Howard pare fatto apposta per scendere sotto la soglia della luxury tax — che invece dovranno pagare, e profumatamente, negli anni a venire

PHILADELPHIA 76ERS: VOTO 5
Conferme
- Justin Edwards (3 anni, 7 milioni)
- Eric Gordon (1 anno, 3.6 milioni)
- Kyle Lowry (1 anno, 3.6 milioni)
Aggiunte
- Trendon Watford (2 anni, 5.2 milioni)
Partenze
- Guerschon Yabusele (Knicks)
Le cose migliori dell’estate dei Sixers arrivano dal Draft, dove la scelta numero 3 VJ Edgecombe promette di dare una nuova dimensione al backcourt insieme a Tyrese Maxey e il rientrante Jared McCain. Le buone notizie però di fatto finiscono lì, perché a parte le discrete prese di Watford e Edwards e i ritorni dei veteranissimi Lowry e Gordon i Sixers non hanno fatto nient’altro, ancora impantanati nelle discussioni per il rinnovo del restricted free agent Quentin Grimes che nel frattempo sono costate la conferma di Yabusele, a cui era stato offerto solo il minimo salariale proprio per non compromettere le chance di tenere Grimes

PHOENIX SUNS: VOTO 5.5
Conferme
- Devin Booker (2 anni, 145 milioni)
- Collin Gillespie (1 anno, 2.4 milioni)
Aggiunte
- Dillon Brooks (dai Rockets)
- Jalen Green (dai Rockets)
- Mark Williams (dagli Hornets)
- Nigel Hayes-Davis (1 anno, 2 milioni)
- Jordan Goodwin (dai tagliati)
- Jared Butler (1 anno, 2.3 milioni)
Partenze
- Bradley Beal (tagliato)
- Kevin Durant (Rockets)
- Tyus Jones (Magic)
- Cody Martin (tagliato)
- Vasilije Micic (Hornets)
- Mason Plumlee (Hornets)
Difficile dare la sufficienza quando il progetto degli ultimi due anni esplode in maniera così fragorosa. Per quanto i Suns ne siano usciti tutto sommato con un “reset” onesto (manca giusto togliersi poco meno di 4 milioni per scendere sotto la luxury tax: occhio ai 5 milioni in scadenza di Nick Richards) e un prospetto come Khaman Maluach su cui costruire, rimane comunque una squadra con poco senso tattico in cui Jalen Green e Devin Booker (rifirmato con un’estensione gargantuesca) dovranno spartirsi i minuti da point guard senza che nessuno dei due lo sia realmente

PORTLAND TRAIL BLAZERS: VOTO 6.5
Conferme
- Nessuna
Aggiunte
- Jrue Holiday (Celtics)
- Damian Lillard (Bucks)
- Blake Wesley (Wizards)
Partenze
- Anfernee Simons (Celtics)
- Deandre Ayton (tagliato)
Il ritorno di Damian Lillard è tanto romantico quanto ininfluente sulla prossima stagione visto che la passerà interamente in infermeria a recuperare dalla rottura al tendine d’Achille, ma l’arrivo di Jrue Holiday aiuterà a stabilizzare il backcourt inserendosi tra Scoot Henderson e Shaedon Sharpe per portare esperienza e difesa, aiutando il loro sviluppo. Il resto del roster è difensivamente molto attrezzato, specie dopo l’addio a Ayton che permetterà di schierare da titolare Donovan Clingan e creare spazio per il rookie cinese Hansen Yang, già giocatore di culto alla Summer League di Las Vegas

SACRAMENTO KINGS: VOTO 4
Conferme
- Doug McDermott (1 anno, 3.3 milioni)
Aggiunte
- Dennis Schröder (3 anni, 45 milioni)
- Dario Saric (dai Nuggets)
- Drew Eubanks (1 anno, 3 milioni)
Partenze
- Jake LaRavia (Lakers)
- Jonas Valanciunas (Nuggets)
Sono tornati i vecchi Kings, sfortunatamente. Difficile capire come una squadra che poteva contare su Tyrese Haliburton e De’Aaron Fox si sia ritrovata a dover dare 45 milioni di dollari in tre anni a Dennis Schröder che nelle ultime stagioni aveva al massimo trovato contratti tra i 4 e i 7 milioni annui, e per il quale non è che ci fosse tutta questa competizione. In più hanno cercato in tutti i modi di regalare in giro Malik Monk per poter prendere Jonathan Kuminga (che non c’entra niente con questo roster) e, invece di rendere Keon Ellis restricted free agent in questo mercato iper-vantaggioso per le squadre, hanno esercitato l’opzione rendendolo free agent nel 2026 senza poter pareggiare le offerte per lui. Chi ci capisce qualcosa è bravo

SAN ANTONIO SPURS: VOTO 8
Conferme
- Jordan McLaughlin (1 anno, 2.8 milioni)
Aggiunte
- Luke Kornet (4 anni, 40.7 milioni)
- Kelly Olynyk (dagli Wizards)
- Lindy Waters III (2.4 milioni)
Partenze
- Malaki Branham (Wizards)
- Blake Wesley (Wizards)
- Chris Paul (Clippers)
- Sandro Mamukelashvili (Raptors)
Quando si è deciso di andare dritti su Dylan Harper senza sondare il terreno per una possibile cessione della seconda scelta assoluta per un big gli Spurs hanno deciso di pensare sul lungo termine. E su queste basi il loro mercato è stato assolutamente solido: le prese di Luke Kornet e Kelly Olynyk aggiungono due lunghi di esperienza che possono giocare sia insieme che al posto di Victor Wembanyama, aprendo contemporaneamente il campo (coi blocchi nel caso di Kornet, con il tiro in quello di Olynyk) e gli spazi per le penetrazioni di Fox, Castle e Harper. E hanno ancora i contratti da scambiare e le scelte al Draft per potersi muovere sul mercato se necessario

TORONTO RAPTORS: VOTO 4.5
Conferme
- Jakob Poeltl (4 anni, 78 milioni)
- Garrett Temple (1 anno, 3.6 milioni)
Aggiunte
- Sandro Mamukelashvili (2 anni, 5.2 milioni)
Partenze
- Nessuna
Un mercato che comincia con le dimissioni del capo della dirigenza (Masai Ujiri) all’indomani del Draft non comincia sotto i migliori auspici, e in effetti è difficile capire cosa vogliano fare i Raptors “da grandi” considerando che questa squadra è di 5 milioni in luxury tax (aspettatevi la cessione di qualcuno alla deadline) pur avendo a malapena una chance di strappare il play-in a Est. Il roster è pieno di giocatori pagati al di sopra del loro valore che vogliono il pallone tra le mani, aprendo pochissimo il campo a Scottie Barnes che a sua volta è fuori posto nel ruolo di prima opzione offensiva

UTAH JAZZ: VOTO 5
Conferme
- Nessuna
Aggiunte
- Kyle Anderson (dagli Heat)
- Kevin Love (dagli Heat)
- Jusuf Nurkic (dagli Hornets)
Partenze
- John Collins (Clippers)
- Johnny Juzang (tagliato)
- Collin Sexton (Hornets)
- Jordan Clarkson (tagliato)
L’idea di tankare anche il prossimo anno è chiara come il sole, visto che sul mercato sono stati ceduti tutti i giocatori nel pieno della loro carriera con un minimo di mercato (Sexton, Collins, Clarkson tagliato). Rimane difficile capire perché abbiano ceduto una seconda scelta per prendere Nurkic così cosa vorranno fare dei vari Anderson e Love che non c’entrano niente con il resto di un roster giovanissimo e in cui, adesso come adesso, Lauri Markkanen è diventato di troppo — ma con una maxi-estensione da quasi 200 milioni appena entrata in vigore

WASHINGTON WIZARDS: VOTO 6
Conferme
- Marvin Bagley III (1 anno, 3 milioni)
Aggiunte
- Malaki Branham (dagli Spurs)
- CJ McCollum (dai Pelicans)
- Dillon Jones (dai Thunder)
- Cam Whitmore (dai Rockets)
Partenze
- Saddiq Bey (Pelicans)
- Anthony Gill (tagliato)
- Richaun Holmes (tagliato)
- Jordan Poole (Pelicans)
- Kelly Olynyk (Spurs)
- Marcus Smart (tagliato)
- Blake Wesley (tagliato)
Anche nella capitale non c’è alcun dubbio che si stia lavorando per il futuro, dando a Middleton e McCollum (entrambi in scadenza) le redini dello spogliatoio fino a quando non si arriverà alla deadline e si ragionerà su un possibile buyout. Per il resto la mossa migliore è la presa di Whitmore praticamente gratis dai Rockets, mentre si fa fatica a capire perché si siano liberati così in fretta di Olynyk che avrebbe potuto aiutarli ad aprire il campo per tutti i giovani presenti nel roster
