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NBA, a Toronto il dopo Masai Ujiri si chiama Bobby Webster: promosso il General Manager

NBA

Lo scorso 27 giugno i Raptors hanno chiuso un’epoca, durata oltre dodici anni, con il licenziamento di Masai Ujiri, fin lì a capo della dirigenza della squadra. Ora Toronto fa sapere che il suo ruolo verrà ricoperto da Bobby Webster, già General Manager della franchigia e portato in Canada proprio da Ujiri ancora nel 2013. Si tratta quindi di una scelta che privilegia la continuità, ritenuta indispensabile per affrontare il futuro non semplice che attende la squadra

Toronto, dopo aver chiuso in maniera brusca una vera e propria epoca, pare abbiano deciso di puntare comunque sulla continuità. Il licenziamento, avvenuto lo scorso 27 giugno, curiosamente il giorno successivo al Draft, di Masai Ujiri aveva infatti scritto la parola fine ad un percorso iniziato nel 2013 con l’arrivo dell’ex General Manager di Denver a capo della dirigenza dei Raptors. Un percorso che ha ovviamente nello storico titolo conquistato nel 2019 il suo punto più alto, ma che nelle ultime stagioni sembrava aver perso decisamente slancio. Ora, per provare a ritrovare quello slancio, Toronto si affida a Bobby Webster, già General Manager dei Raptors e arrivato in Canada proprio nel 2013 al seguito di Ujiri. Sarà lui a ricoprire il ruolo del suo ormai ex capo e toccherà a lui provare a dare una sterzata ad una squadra che sembra finita in un vicolo cieco.

Le sfide che attendono Webster

Raptors, dopo un decennio trascorso stabilmente ai piani alti della Eastern Conferencenon arrivano ai playoff dal 2022 e, nel frattempo, non sono riusciti a sfruttare in pieno quella fase di ricostruzione della squadra che avrebbe dovuto portare a un ricambio dei protagonisti e, almeno in prospettiva, ad un ritorno alla competitività. Ora come ora, invece, il roster a disposizione di coach Darko Rajakovic appare poco equilibrato e, dal punto di vista del talento complessivo, forse non all’altezza dell’obiettivo, a dire il vero neppure troppo ambizioso, di ambire a uno dei posti per la post-season a Est. Il lavoro, quindi, per Webster sembra non mancare. 

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