Sabato notte Dwight Howard è stato introdotto nella Basketball Hall of Fame, massimo onore ricevibile per chi ha fatto della pallacanestro la propria vita, e nel discorso tenuto sul palco di Springfield l’ex Magic ha voluto ringraziare quello che per lui è il più grande giocatore di tutti i tempi. E il nome scelto da Howard ha spiazzato molti dei presenti perché, nonostante una carriera leggendaria, non compare spesso tra i nomi di solito più gettonati
Sul palco, ad accompagnarlo nell’ingresso nella Hall of Fame, c’erano Dominique Wilkins, Patrick Ewing, Robert Parish e Shaquille O’Neal, un parterre di lunghi che hanno a lungo dominato sotto i canestri della NBA. E quella di fare il vuoto nel pitturato, oltre che di respingere i tentativi di avvicinarsi al ferro da parte degli avversari, è stata da sempre la specialità di Dwight Howard. Il tre volte difensore dell’anno, d’altronde, proprio lì, nell’area piccola, ha costruito una carriera che sabato notte l’ha fatto entrare nella leggenda del gioco. E dopo aver ringraziato i campioni del passato che erano lì al suo fianco e aver ricordato altri centri del passato come Bill Russell e Dikembe Mutombo, Howard ha voluto omaggiare quello che per lui è il più grande giocatore di ogni tempo.
Howard e il suo Greatest Of All Time
“Kareem, vorrei tanto che fossi qui perché per me sei il più grande di sempre” ha dichiarato Howard nel cuore del suo discorso di accettazione dell’ingresso nella Hall of Fame, “sei l’unico ad aver avuto non una, bensì due carriere da Hall of Famer: una come Lew Alcindor, l’altra come Jabbar”. Per il campione NBA con i Lakers nel 2020, quindi, il miglior giocatore di sempre sarebbe il leggendario centro ex di Milwaukee e ovviamente dei Lakers stessi. E l’ex Orlando, come d’abitudine, ha poi voluto aggiungere una battuta: “Penso che mi troverò un nome nuovo e tornerò a giocare”.