Sette delle ultime nove stagioni a Boston, dove ha vinto da protagonista il titolo nel 2024, il 39enne dominicano andrà a portare la sua esperienza sulla Baia, dove - con Curry, Butler e Green - forma un poker di giocatori nella top 10 dei minuti giocati in carriera ai playoff. E presto potrebbero seguirlo Melton e Payton II
Arriva un altro campione NBA alla corte dei Golden State Warriors. La franchigia californiana si è accordata con un contratto pluriennale con Al Horford, il 39enne veterano già titolare di un anello, vinto nel 2024 con i Boston Celtics. La firma era nell'aria da parecchio, e ora con lui, Steph Curry, Draymond Green e Jimmy Butler Golden State può vantare a roster 4 dei 10 giocatori con più esperienza ai playoff, se si conta i minuti disputati in campo in carriera. Un plus, certo, ma anche un aspetto da tenere in considerazione nel valutare l'impiego durante la stagione regolare, che Boston ad esempio aveva centellinato nel caso di Horford per averlo poi brillante ai playoff 2024 (non più di 28 minuti a sera). Il giocatore dominicano poi porta in California le sue doti di saggio difensore e di tiratore dal perimetro (36% da tre l'anno scorso, sopra il 40% nelle due precedenti stagioni), utilissime in una squadra che in Green e Butler ha in quintetto due non tiratori. A testimoniare queste sue caratteristiche, in carriera Al Horford è solo uno dei 4 giocatori ad aver collezionato almeno 900 triple e 1.300 stoppate, con Rasheed Wallace, Brook Lopez e Cliff Robinson.
Attese ora le firme di Melton e Payton II
Raggiunto l'accordo con Horford, ora nella Baia danno per scontato anche l'arrivo (meglio, il ritorno) di De'Anthony Melton e Gary Payton II, che verranno annunciati nelle prossime ore. Della loro aggiunta al roster degli Warriors se ne parla da settimane, ma il caso-Kuminga ha sempre bloccato le mosse di mercato della franchigia, che però ora - dopo Horford - sembra intenzionata a formalizzare anche l'acquisto di altri due preziosi giocatori, soprattutto in difesa, per rinforzare il roster di Steve Kerr.