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L'amico di LeBron che vendeva informazioni riservate (a sua insaputa)

scommesse nba

La storia di Damon Jones, arrestato dall’FBI a Las Vegas con l’accusa di aver venduto informazioni riservate sull’amico LeBron James (all’oscuro di tutto e vittima della vicenda) in modo da permettere a giocatori d'azzardo professionisti di piazzare scommesse vincenti.

Damon Jones ha 49 anni, 11 dei quali passati sui parquet NBA. I più stagionati (e impallinati) di basket se lo ricorderanno anche per una fugace apparizione da noi: era il 2009, Napoli aveva acquisito i diritti sportivi di Rieti. Si presentò come “il migliore tiratore da tre al mondo”, se ne andò (come il resto di quella squadra) qualche settimana dopo quando capì che da quella società non avrebbe visto nemmeno un euro…

Già, i soldi. Jones ne ha guadagnati tanti in carriera e altrettanti ne ha sperperati. Ha giocato in 10 squadre NBA, è stato con LeBron James a Cleveland dal 2005 al 2008 come compagno e dal 2014 al 2018 come assistente allenatore (nel suo ritorno ai Cavs LeBron lo volle inizialmente come suo allenatore personale di tiro e poi Jones venne promosso ad assistente allenatore a tempo pieno). Seguì LeBron anche a Los Angeles, ma senza avere un ruolo ufficiale coi Lakers: era spesso presente agli allenamenti e gli era permesso di volare alle partite in trasferta sull'aereo della squadra.

Lotta da anni contro una dipendenza dal gioco d'azzardo che gli è costata gran parte dei milioni fatti giocando a basket. E, nelle ultime ore, gli è costata anche la libertà. E’ stato arrestato nella giornata di giovedì 24 ottobre a Las Vegas. Secondo l’accusa avrebbe partecipato assieme ad altre persone a un piano per frodare le società di scommesse condividendo informazioni riservate su LeBron James e Anthony Davis ai tempi in cui i due erano compagni di squadra ai Los Angeles Lakers. Gli episodi dell'atto d'accusa suggeriscono che Jones abbia venduto le notizie di infortuni di James e Davis prima che l'informazione fosse resa pubblica in modo da permettere a giocatori d'azzardo professionisti di piazzare scommesse vincenti. Nel capo di imputazione non viene contestato alcun illecito a LeBron James e Anthony Davis, che sono vittime indirette della vicenda. 

Il primo episodio

Secondo l'accusa, Jones avrebbe scoperto la mattina del 9 febbraio 2023 che il ‘Giocatore 3’ non avrebbe giocato nella partita dei Lakers contro i Bucks quella sera e avrebbe detto a un complice anonimo di piazzare una "grossa scommessa" sui Bucks proprio perché il ‘Giocatore 3’ (che non era ancora stato inserito nel referto infortuni della squadra) avrebbe saltato la partita. LeBron James, che appena due giorni prima aveva superato Kareem Abdul-Jabbar come miglior marcatore nella storia della NBA, non giocò quella partita a causa di dolori alla caviglia e al piede sinistro. Una fonte interna alla lega ha dichiarato a The Athletic che James non era in alcun modo a conoscenza del fatto che Jones avesse condiviso tali informazioni su di lui. Non è chiaro quanti soldi Jones abbia ricevuto per quella soffiata. Per la cronaca, quella sera i Bucks sconfissero i Lakers…

Il secondo episodio

Jones avrebbe venduto informazioni non pubbliche anche su un altro giocatore dei Lakers legate a una partita del 15 gennaio 2024 contro gli Oklahoma City Thunder. In quell’occasione tali informazioni riservate portarono a una scommessa da 100.000 dollari. Secondo l'accusa, Jones avrebbe rivelato informazioni su un atleta identificato solo come ‘Giocatore 4’, infortunatosi prima della partita. L'informazione non era di dominio pubblico all'epoca e la scommessa era stata fatta poche ore prima che il giocatore fosse inserito nella lista dei ‘probabili’ della NBA. Anthony Davis era l'unico giocatore dei Lakers elencato come probabile nel referto medico di quel giorno. Jones avrebbe ricevuto 2.500 dollari dopo aver fornito la soffiata.

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