La notizia aveva trovato conferme piuttosto nette già negli scorsi mesi, ma ora è arrivata l’ufficialità: al prossimo All-Star Game, in programma all’Intuit Dome di Los Angeles il prossimo 15 febbraio, ad affrontarsi saranno due squadre composte da giocatori americani e una formata dalle stelle provenienti dal resto del mondo. E la NBA ha anche reso noto quale sarà il nuovo format della partita delle stelle così come i criteri di selezione per i giocatori partecipanti, che non prevederà la suddivisione per ruolo
Le anticipazioni erano state corpose durante gli ultimi mesi e di certo non era una novità il fatto che la NBA, dopo le ultime edizioni poco riuscite, stesse cercando un nuovo format che potesse ridare lustro all’All-Star Game. Nella notte, però, è arrivata anche la conferma ufficiale: alla prossima partita delle stelle la sfida sarà tra gli Stati Uniti e il resto del mondo. All’Intuit Dome di Los Angeles, casa dei Clippers, il prossimo 15 febbraio sarà un triangolare con in corsa due squadre formate da giocatori americani e una dai talenti in arrivo dal resto del mondo a giocarsi la vittoria finale.
La formula del nuovo All-Star Game
La formula adottata per il torneo che deciderà il prossimo All-Star Game sarà quella del classico triangolaree a disputarlo saranno tre squadre da otto giocatori, due ‘made in USA’ e una in rappresentanza del resto del mondo. Ogni partita avrà la durata di 12 minuti, la vincente della prima sfida tra le prime due squadre incontrerà la terza nella seconda partita, a cui seguirà la sfida tra la terza squadra e quella uscita sconfitta dalla prima partita. Infine, le due squadre con il miglior record si disputeranno la vittoria finale nell’ultima partita e, nel caso in cui tutte e tre le squadre dovessero terminare con un record di una vittoria e una sconfitta, a decidere le due finaliste sarà la differenza canestri.
I criteri di selezione dei giocatori
Come da tradizione, all’All-Star Game andranno 24 giocatori, 12 dalla Eastern Conference e 12 dalla Western Conference. E, sempre come da tradizione, a decidere chi verrà convocato con l’etichetta di ‘titolare’ sarà l’esito di un voto che coinvolgerà i tifosi per il 50%, i giocatori attualmente in attività per il 25% e un comitato di rappresentanti dei media per il restante 25%. Le sette ‘riserve’ che rappresenteranno ciascuna conference, invece, saranno selezionate dagli allenatori della NBA. Qualoradall’esito di questo voto non dovessero uscire 16 giocatori americani e 8 provenienti dal resto del mondo, toccherà al commissioner Adam Silver diramare ulteriori convocazioni in modo che il torneo della partita delle stelle segua il format sopra descritto.