Dopo la decisione di licenziare il capo-allenatore Willie Green, i New Orleans Pelicans sono alla ricerca di un nuovo allenatore. Il coach ad interim James Borrego dovrebbe mantenere il posto fino al termine della stagione, ma per il prossimo anno il nome forte è quello di Darvin Ham, ora al fianco di Doc Rivers a Milwaukee. Nel frattempo iniziano ad emergere retroscena sull’allontanamento di Green
I New Orleans Pelicans sono stati la prima squadra a decidere per un cambio in panchina, licenziando coach Willie Green e promuovendo ad interim al suo posto James Borrego. Una strutturazione che dovrebbe rimanere tale fino al termine della stagione, ma a cui la nuova dirigenza guidata da Joe Dumars e Troy Weaver dovrebbe mettere mano già per il prossimo anno. Il candidato forte è Darvin Ham, ex allenatore dei Lakers ora al fianco di Doc Rivers a Milwaukee, apprezzato dal nuovo front office che dovrà prendere una decisione forte per dare la propria impronta alla squadra.
I retroscena dietro l'allontanamento di Green
Secondo quanto riportato da HoopsHype, infatti, Dumars e Weaver si sono ritrovati a "dover" confermare Green in panchina per espressa volontà della proprietaria Gayle Benson, che ha un rapporto molto forte in particolare con la moglie di Green, Terrah. Una relazione così forte da convincere Benson a licenziare il vecchio capo della dirigenza, David Griffin, che avrebbe voluto liberarsi di Green già a metà della passata stagione, venendo invece sostituito al termine dell’annata. Il brutto inizio di stagione dei Pelicans non è però cambiato neanche dopo un intervento diretto di Dumars, che aveva chiesto a Green di cambiare direzione dopo l’inizio da 0-6 in regular season. Svolta che non è arrivata anche per via dei cattivi rapporti con alcuni giocatori chiave (Jordan Poole, retrocesso in panchina dopo poche partite, e anche Trey Murphy III) e, secondo alcune fonti interne alla squadra, anche per la mancanza di disciplina imposta a Zion Williamson, mai tenuto a rendere conto dei suoi problemi fisici e comportamentali da Green. Nelle introduzioni prima delle partite casalinghe il nome di Green non era più citato dallo speaker (e non per volontà dell'allenatore), e alla fine anche Benson ha dovuto accettare la decisione della dirigenza — la quale si trova a sua volta sotto enorme pressione per vincere subito, dato che la scelta al Draft del prossimo anno andrà agli Atlanta Hawks senza alcuna protezione.