Per la prima volta in stagione Simone Fontecchio non è sceso in campo per i Miami Heat, rimanendo in panchina per 48 minuti per scelta tecnica nella sfida persa in casa coi Detroit Pistons, ex squadra dell’azzurro. Il ritorno in rotazione di Tyler Herro e le scarse percentuali al tiro (15.2% nelle ultime cinque partite) sono costate almeno temporaneamente il posto a Fontecchio
Nel corso dell’estate Simone Fontecchio è finito ai Miami Heat in uno scambio che ha portato Duncan Robinson al suo posto ai Detroit Pistons. Questa notte Robinson ha fatto il suo primo ritorno da avversario a South Beach dopo sette anni passati nelle fila degli Heat, accolto dagli applausi dei suoi ex tifosi e vincente alla fine con 18 punti a referto. Dall’altra parte però Fontecchio non ha potuto prendersi a sua volta la "rivincita" nei confronti dei Pistons, collezionando il primo "DNP-CD" (Did Not Play, Coach’s Decision) della stagione. Coach Erik Spoelstra infatti ha deciso di non utilizzare l’azzurro, che per la prima volta in maglia Heat è rimasto a guardare i compagni per 48 minuti per scelta tecnica.
Ci sono almeno due ragioni per quanto è accaduto: il primo è il ritorno in rotazione di Tyler Herro, leader offensivo della squadra che porta via una trentina di minuti abbondanti nel reparto guardie, diminuendo così lo spazio per Fontecchio (anche in una serata in cui non era a disposizione Jaime Jaquez); l’altro sono le cattive percentuali dell’italiano, che dopo un grandissimo inizio di stagione da 50% dall’arco (37/74 nelle prime 14 gare stagionali, 50% spaccato) si è completamente fermato, realizzando solo 5 delle ultime 33 triple tentate (15.2%). La stagione è però ancora molto lunga e, una volta ritrovate le percentuali abituali (in carriera viaggia col 36.7% in 212 partite) ci sarà sicuramente di nuovo spazio per lui.