Short Track, il fenomeno Viktor Ahn escluso dalle Olimpiadi di PyeongChang

Olimpiadi

Danilo Freri

I nuovi requisiti richiesti agli atleti russi fanno vittime eccellenti. Il 6 volte campione olimpico, nato in Corea del Sud e naturalizzato russo, non andrà ai prossimi Giochi Invernali. Fermati anche i suoi compagni Airapetyan e Grigoryev

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Era stato il  grande colpo dei russi per la loro Olimpiade di Sochi, finita in gloria ma da rileggere adesso come un pagina molto meno onorevole. Viktor Ahn è un fenomeno assoluto dello short track. Il ragazzo di Seul è stato il dominatore dell’Olimpiade di Torino, chiusa con 3 ori ed un bronzo. Poi un grave infortunio al ginocchio ha complicato il suo percorso verso Vancouver 2010.

Ha provato a tornare per difendere i suoi ori, ma la super competitiva squadra sudcoreana non lo ha aspettato e lo ha escluso. Uno schiaffo che Ahn non ha sopportato, al punto da rinunciare a chiamarsi ancora Hyun-soo per diventare Viktor, trovando tanti soldi in Russia e un progetto che aveva disperatamente bisogno di lui.

Ahn non ha tradito questa fiducia. A Sochi è torna ad essere un dominatore, rivincendo 3 ori ed un bronzo. Tutto bene finchè non sono cominciati i sospetti e poi le certezze su tutto quello che ai russi è stato concesso a Sochi. Ora, mentre la delegazione russa a Pyeonchang viene sfoltita giorno dopo giorno e da 358 atleti è già arrivata a circa 200, arriva l’annuncio che Ahn non ci sarà.

E con lui i suoi i suoi compagni di squadra Denis Airapetyan e Vladimir Grigoryev. I nuovi requisiti richiesti agli atleti russi fanno vittime eccellenti ed è la stessa federazione russa ora a non volersi prendere rischi di rifiuti imbarazzanti.