I nuovi requisiti richiesti agli atleti russi fanno vittime eccellenti. Il 6 volte campione olimpico, nato in Corea del Sud e naturalizzato russo, non andrà ai prossimi Giochi Invernali. Fermati anche i suoi compagni Airapetyan e Grigoryev
TUTTO SULLE OLIMPIADI INVERNALI
Era stato il grande colpo dei russi per la loro Olimpiade di Sochi, finita in gloria ma da rileggere adesso come un pagina molto meno onorevole. Viktor Ahn è un fenomeno assoluto dello short track. Il ragazzo di Seul è stato il dominatore dell’Olimpiade di Torino, chiusa con 3 ori ed un bronzo. Poi un grave infortunio al ginocchio ha complicato il suo percorso verso Vancouver 2010.
Ha provato a tornare per difendere i suoi ori, ma la super competitiva squadra sudcoreana non lo ha aspettato e lo ha escluso. Uno schiaffo che Ahn non ha sopportato, al punto da rinunciare a chiamarsi ancora Hyun-soo per diventare Viktor, trovando tanti soldi in Russia e un progetto che aveva disperatamente bisogno di lui.
Ahn non ha tradito questa fiducia. A Sochi è torna ad essere un dominatore, rivincendo 3 ori ed un bronzo. Tutto bene finchè non sono cominciati i sospetti e poi le certezze su tutto quello che ai russi è stato concesso a Sochi. Ora, mentre la delegazione russa a Pyeonchang viene sfoltita giorno dopo giorno e da 358 atleti è già arrivata a circa 200, arriva l’annuncio che Ahn non ci sarà.
E con lui i suoi i suoi compagni di squadra Denis Airapetyan e Vladimir Grigoryev. I nuovi requisiti richiesti agli atleti russi fanno vittime eccellenti ed è la stessa federazione russa ora a non volersi prendere rischi di rifiuti imbarazzanti.