Non solo gare e medaglie. C'è un luogo al centro della curiosità dei tantissimi turisti che visitano, in questi giorni, la Corea del Sud per i Giochi Invernali. È un Parco che ha una storia del tutto particolare...
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Gare, medaglie, forti raffiche di vento. Le attrazioni e i motivi di interesse per Giochi Olimpici invernali di PyeongChang in questi giorni sono ovviamente state tantissime. Ce n’è una però che, più di tutte, sta ottenendo in questi giorni il favore dei visitatori: è un parco raggiungibile, secondo Google Maps, in poco più di tre ore di mezzi pubblici da Gangneung, la città che ospita pattinaggio, hockey e sport sul ghiaccio. Ma cos’è? Un enorme parco contenente diverse strutture falliche. Il porno non c’entra. Anzi. È un inno alla fertilità.
Ma da dove nasce? C’è una leggenda nella cultura coreana: la storia di due fidanzatini a passeggio lungo la costa. Mentre il ragazzo raccoglieva alghe marine sulle rocce, i due furono sorpresi da una violenta tempesta. I tentativi per salvare la ragazza, morta vergine, furono vani. Nei giorni successivi, i pescatori del villaggio non riuscirono più a ottenere frutti dal mare: per ingraziarsi la memoria della giovane decisero quindi di intagliare nel legno delle figure falliche. Da qui il parco, inaugurato nel 2001. Ancora oggi gli abitanti del posto pensano che le decine di statue nel parco portino fertilità e prosperità.
Un paradosso però riguarda le nascite della Corea del Sud: è uno dei Paesi con il più basso tasso di natalità del mondo. Ogni anno, infatti, nascono appena 1.17 bambini per donna. Colpa dell’elevato costo della vita. "I giovani si trovano di fronte a una dura realtà che include alti tassi di disoccupazione e prospettive di lavoro instabili, quindi decidono di non avere figli", ha spiegato Ryu Yang-ji, direttore del comitato presidenziale della policy sulla popolazione.