Olimpiadi 2026, Milano-Cortina. Malagò: "Abbiamo osato e fatto differenza"

Olimpiadi

Al Festival dello Sport di Trento le Olimpiadi di Milano-Cortina sono più vicine. “Nostro dossier migliore e budget minimo” le parole di Malagò che risponde alla carezza di Octavian Morariu, membro del Cio che motiva così la scelta dell’Italia. “Le persone e l’unità di intenti hanno fatto la differenza. In candidatura Italia trovata eccellenza”

OLIMPIADI INVERNALI 2026 A MILANO-CORTINA

LUOGHI OLIMPIADI NUMERI ITALIA AI GIOCHI INVERNALI

Retroscena, sensazioni, ma soprattutto le idee per il futuro. Il 2026 è lontano, ma non così tanto. E allora l’Olimpiade che l’Italia ospiterà tra sette anni è l’attualità al Festival dello Sport di Trento. A parlarne i vertici dello sport italiano, uno dei membri Cio (Ocatvian Morariu) i campioni di neve e ghiaccio.

Morariu, Cio: “In candidatura Italia trovata eccellenza”

"Perchè abbiamo scelto l'Italia? Perchè le persone hanno fatto la differenza". A dirlo Octavian Morariu, membro del Cio, durante il Festival dello sport di Trento sulla vittoria di Milano-Cortina 2026. Nel corso del suo intervento è stato mostrato uno dei video della candidatura italiana. "In Milano-Cortina abbiamo trovato l'eccellenza. L'aspetto decisivo è stato poi il fatto che fossero tutti uniti: abbiamo visto davvero l'unità tra gli sportivi, gli atleti olimpionici, le amministrazioni, la politica. Persone con un back-ground, professionisti, e questo si è tradotto in una candidatura estremamente forte, che mandava un messaggio altrettanto incisivo".

Malagò: "Abbiamo osato e ha fatto la differenza"

"Abbiamo fatto tutto con un budget minimo, abbiamo lavorato molto in house con i territori coinvolti. Il Cio ci ha chiesto tante volte come abbiamo fatto a fare tutto con così pochi fondi. Abbiamo osato, e questo ha fatto la differenza". Le parole del presidente del Coni, Giovanni Malagò. "C'era una base di circa 40 voti sulla quale mi sentivo sicuro, ma poi c'era una base di indecisi che dovevamo convincere per spuntarla", ha aggiunto. "Ho rivisto il video del verdetto sulle Olimpiadi 2026 diverse volte. Come ho rivisto il filmato della presentazione, e credo che quel momento ci abbia fatto guadagnare punti. Credo sia stata vincente la scelta di acquisire il più possibile simpatia, con gli interventi di tante nostre atlete, da Elisa Confortola a Sofia Goggia. Penso che in generale l'unità sia un obiettivo da perseguire, in tutti i settori, ma questo è molto difficile nel nostro paese: lo sport è forse uno dei pochi ambiti dove non ci sono differenze in base al colore della pelle, non ci sono divisioni partitiche. Questa unità la dobbiamo mantenere", ha concluso Malagò.

Pancalli: "Paralimpiade straordinario strumento culturale"

"In questa unità c'era anche il mondo paralimpico - ha aggiunto il presidente del Cip Luca Pancalli- perchè Milano-Cortina porta le Olimpiadi, ma anche le Paralimpiadi del quale la legacy è forse meno palpabile, ma quella a cui io attribusco un'importanza fondamentale sotto il profilo sociale, culturale e politico con la P maiuscola. Portare una Paralimpiade in casa significa non solo ripensare il nostro ambiente urbano in termini di accessibilità ma anche promuovere progetti educativi con i giovani".

Fontana: “Per Lombardia una grande opportunità”

"Le Olimpiadi sono una grandissima opportunità non solo per Milano e la Lombardia, ma per tutto il Paese. Milano sta vivendo tanti miglioramenti, forse l'unica città italiana che può competere con le principali capitali mondiali. Con il grande evento di Expo Milano ha potuto mostrare il meglio e spero che ci sia una continuità tra l'evento del 2015 e le Olimpiadi del 2026". Ad affermarlo il presidente della Lombardia Attilio Fontana.

"Milano sarà la sede del ghiaccio e di impianti nuovi non ne sono previsti, tranne un impianto a Santa Giulia che avremmo realizzato comunque e poi il villaggio olimpico, che abbiamo già deciso di destinare poi a studentato per gli universitari".

Fugatti: "Trentino nell'evento è motivo d'orgoglio

"Gli investimenti per noi non saranno elevati, ma sulla sostenibilità abbiamo dimostrato di esserci: mettiamo a disposizione strutture che già ci sono, che possono migliorare ma abbiamo realtà sostanzialmente pronte per l'appuntamento". Così il Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. "Sapere che il Trentino nel 2026 sarà parte di queste Olimpiadi è motivo di forte orgoglio ma anche di consapevolezza che dovremo accogliere gli atleti delle discipline nelle nostre realtà territoriali".