La diffusione del coronavirus ha già rivoluzionato il calendario sportivo mondiale. I Giochi Olimpici potrebbero essere annullati o rinviati? Il rischio maggiore è legato alla mancanza di tempo: difficilmente i vaccini contro il coronavirus saranno pronti entro Tokyo 2020, al via tra meno di 6 mesi. La speranza è legata forse al caldo: con le alte temperature i virus respiratori si estinguono. Lo sport resta in attesa
La preoccupazione c'è, il timore è fondato ma niente panico. È il messaggio che ufficiosamente trapela dai vertici dello sport olimpico. Negli ultimi giorni si sono impennati i rumors su un possibile annullamento delle Olimpiadi di Tokyo che inizieranno tra meno di sei mesi, il 24 luglio. Potere del web e dei social, nello specifico è bastato che Buzzap lanciasse in Giappone la domanda "Secondo voi i Giochi dovrebbero essere cancellati?" per creare il panico. Il CIO (il Comitato Olimpico Internazionale) e gli organizzatori si sono sentiti in obbligo di mettere a tacere tutte le voci definite infondate: "I preparativi per Tokyo 2020 procedono come previsto. È prassi normale per il CIO collaborare con tutte le principali agenzie delle Nazioni Unite e quindi con l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per monitorare ogni incidenza di malattia infettiva e le necessarie contromisure". Yuriko Koike, la donna a capo del Governo della capitale nipponica, conferma: "Non abbiamo mai discusso su una ipotetica cancellazione dei Giochi".
La mancanza di tempo
Ma davvero le Olimpiadi di Tokyo potrebbero essere spostate, rinviate o annullate? Impossibile rispondere. Non sono in grado di farlo nemmeno gli scienziati e gli studiosi. Il rischio maggiore è legato alla mancanza di tempo. Vale la similitudine con la SARS, sindrome respiratoria acuta grave, nel 2002-2003 furono necessari sei mesi per debellarla. Il problema è che a Tokyo 2020 mancano meno di sei mesi.
"I vaccini contro il coronavirus probabilmente non saranno pronti in tempo per le Olimpiadi estive di Tokyo 2020", commenta il professore Kojo Wada, docente di sanità pubblica presso l'Università Internazionale della Salute di Tokyo, che nel 2018 ha contribuito a stilare il documento che esamina i rischi per la salute derivanti dall'afflusso di visitatori a luglio in vista dei Giochi. "Speriamo di poter avere maggiori informazioni sul rischio infezioni in base alle analisi di come si sta diffondendo il coronavirus, per essere così preparati, ma probabilmente i vaccini non saranno pronti per le Olimpiadi estive".
L'incidenza del meteo
Una fonte di speranza arriva dal caldo afoso, proprio quello che ha costretto gli organizzatori a spostare al Nord del Giappone, a Sapporo, le gare di maratona e marcia. "I coronavirus in generale tendono ad essere stagionali. Molte volte i virus respiratori si estinguono quanto la temperatura ambientale è alta", spiega Ikuo Tsuno, professore di microbiologia all'Università giapponese di Kindai. "Alla luce della stagionalità, le Olimpiadi si terranno in piena estate, forse non dovremmo nemmeno preoccuparci ma...ma questo è il nuovo coronavirus, non possiamo saperlo".
La morale è che il rischio per le Olimpiadi resta. Nonostante l'imperativo ferreo sia quello di non voler alimentare una psicosi, il mondo dello sport resta alla finestra, in attesa.
I programmi già modificati
Di fatto la diffusione del coronavirus ha già rivoluzionato il calendario mondiale. La Cina ha ritardato l'inizio della stagione calcistica della Super League, l'Atletica ha rinviato al prossimo anno (2021) i Mondiali indoor di Nanchino programmati dal 13 al 15 marzo 2020. La Formula Uno è in allarme per il GP di Shanghai previsto il 19 aprile: "Stiamo monitorando la situazione in evoluzione". In fretta e furia è stata aggiornata la geografica dei Tornei di qualificazioni per i Giochi, soprattutto per non accrescere l'angoscia degli atleti: da una parte temono l'epidemia del virus ma contemporaneamente hanno paura di compromettere il sogno di una vita, con l'incubo magari di dover dire addio al traguardo olimpico per il quale hanno sudato negli ultimi quattro anni. Sono stati già dirottati ad Amman, in Giordania, gli incontri di pugilato validi come qualificazioni in un primo tempo in programma proprio a Wuhan, dal 3 al 14 febbraio. Spostato in Australia il torneo di qualificazione di calcio femminile come pure il torneo del basket femminile previsto a Foshan - a 1000 Km da Whuan - si giocherà a Belgrado. Anche il golf ha fatto un passo indietro, è stato cancellato il Blue Bay LPGA, torneo del massimo circuito americano femminile di golf, in programma dal 5 all'8 marzo ad Hainan, in Cina. Sono state annullate tutte le gare previste a Yanqing, che sarebbero state il primo test in vista dei Giochi Invernali di Pechino 2022, dalle gare di Coppa del Mondo di sci Alpino (niente discesa e SuperG maschile) alle prove di bob e skeleton, che avrebbero dovuto contribuire al processo di certificazione, omologazione, della nuova pista cinese, passaggio chiave per qualsiasi nuovo impianto. E' stato cancellato uno degli eventi più attesi di salto a ostacoli, la tappa di Hong Kong del Longines Masters.