
Tokyo 2020, da Marcell Jacobs a Federica Pellegrini: le pagelle dell'Olimpiade
Si chiudono i Giochi olimpici di Tokyo ed è tempo di bilanci e di...pagelle: dal 10, anzi 9.80, di Jacobs all'8.84 di Tortu. Federica Pellegrini è sempre da lode, il caldo della capitale giapponese un po' meno
Francesco Pierantozzi

Voto 10, scontato, anzi velocizzato 9.80: il tempo dei Giochi, il tempo che si è fermato per un Paese che fino a…Tokyo non sapeva correre velocemente, non credeva di superare gli altri. L’Italia Nuova, multietnica e super integrata. I 100 metri di Jacobs sono l’Olimpiade

30 e sudore, il caldo umido è stato una costante. Nello zainetto che viene dato ad ogni accreditato, con logo ufficiale, libro mastro dei luoghi di gara “venues” per essere in sintonia anglofona, e stata messa una scatola di pastiglie con sali e vitamine per eventuali colpi di calore. Prevenire è meglio…ma se si pensa a cosa hanno dovuto sopportare gli atleti…

-2 alla paura che a un passo dalla cerimonia di apertura ha preso tutti, col capo giapponese dell’organizzazione dei Giochi pronto a stoppare le gare in caso di espansione del virus. La paura di perdere il consenso…Ma adesso dopo la cerimonia di chiusura chi se ne ricorda più

4 medaglie in più del record precedente, almeno una in ogni giornata di gara, 40 in 19 discipline diverse (17 ad Atene nel 2004). Medaglie da 16 regioni, 6 dalla città di Roma…lo sport è dappertutto, peccato che a scuola praticamente non ci sia. Speriamo si insegni almeno “Storia dei successi olimpici” tra social impazziti e i soliti genitori coi volontari di tante piccole società che le hanno messe assieme

Giovani e vecchi, dalle quattordicenni dello skateboard che si stancheranno magari prima di diventare maggiorenni al 51enne spagnolo Garcia che si è stancato dopo 8 olimpiadi e l’ultima 50 km di marcia chiusa al 35esimo posto. Chissà se avrà detto alla Forrest Gump “Sono un po’ stanchino”…

Paura del giudizio, ansia di sapere come è andata…Bastano le facce di Barshim e Tamberi di fronte al giudice: e adesso ? Due medaglie d’oro è meglio che una, non è uno spot, è lo sport del salto in alto. E quando aspetti di sapere come è andata magari la compagna di banco, o di voga, ti dice: “Guarda che abbiamo vinto”. Ed è vero, Valentina (Rodini) e Federica (Cesarini). Come togliersi un peso, naturalmente “leggero”

7.050.000 (euro) il numero della spesa Coni per le medaglie. Qualcosa più del previsto ma si tratta del più classico degli “happy problem”. È la paghetta per chi è stato bravo, 180 k, come direbbero i manager, per l’oro, 90 per l’argento, 60 per il bronzo. Meno male che non hanno vinto le squadre, altrimenti ci sarebbe voluto un mutuo. La delusione per volley e pallanuoto però non ha prezzo e non ha voto

Federica Pellegrini vince sempre, è fuori categoria, come l’Izoard o il Mortirolo…vince anche alle elezioni tra gli atleti e dopo Manuela Di Centa abbiano di nuovo al CIO (il comitato olimpico internazionale) una nostra rappresentante. Ha fatto il suo in piscina, cinque finali in cinque olimpiadi nella stessa specialità, i 200 stile libero, roba da Phelps (solo da lui), e fuori fa sempre il suo effetto…ed è pure simpatica e gentile

8.84, come l’ultima frazione, manuale e da manuale di Filippo Tortu nella 4x100. Si può uscire dalla buca alla grande. Si può sopportare la pressione. Si può far incazzare ancora gli inglesi. Anche senza Chiellini e i rigori

5 medaglie di Caleb Dressel stavolta non ci distraggono, non parliamo di altri. Parliamo di noi, gli eroi a Tokyo sono nostri, persino in luoghi insospettabili, tipo l’atletica. E non ci sono (purtroppo) ori dalla scherma e dal tiro, quelli per cui venivamo tacciati di prendere ori non proprio di prima fascia. Pensate allora all’oro della breakdance a Parigi. Il gorilla di Avola, Gigi Busà, e i karateki, esclusi nel 2024, faranno fatica solo a pensarci. Incredulità