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Paralimpiadi, Bebe Vio oro nel fioretto: grazie, ti vogliamo bene

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Giovanni Bruno

Bebe Vio concede il bis di Rio de Janeiro e conquista l'oro nel fioretto alle Paralimpiadi in Giappone. L'ennesima prova di forza e coraggio di una donna speciale, per la quale non si può che provare rispetto e ammirazione

BEBE VIO ORO NEL FIORETTO

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Quando si toglie la maschera è un urlo che lacera, uno strillo che libera, un movimento che sussulta su quella amata e odiata sedia, uno squarcio di luce in quegli occhi chiusi e ancora cattivi nel suo assalto vincente.

 

Un secondo oro di carriera, una conferma con la stessa avversaria di 5 anni fa, una difficile conferma, lunga ed estenuante. Grazie Bebe, grazie per la medaglia, grazie per quello che ci regali, grazie per essere faro ed alfiere, grazie per aver sdoganato la tua e la nostra disabilità, grazie per esserci piccola e dolce Bebe.

 

L’impossibile reso facile e possibile. No stavolta no, no non è uno spot, è pura e semplice realtà. Mentre scrivo, vi assicuro che non me ne vergogno, mi commuovo. Mi commuovo a pensare a Bebe e il suo sogno di bambina che si interrompe drammaticamente, quello di una piccola schermitrice biondina e simpatica che potrebbe avere detto fine in pedana, quello di chiunque, chiunque ma non lei. Piccola Bebe di Mogliano.

 

Mi commuove pensare a tuo papà Ruggero e tua mamma Teresa: due giganti. Ti amano tanto che sono ripartiti con te, senza pensieri e potevano averne, senza timori e potevano averne, senza paura aggiungo io. Mi commuovo a pensare in quel corridoio di ospedale quando tu hai saputo e loro hanno saputo.

 

Mi commuovo cercando di immaginare alla rinascita e alla riconquista della vita, si Vita con la V maiuscola. Una Vita che è …una figata. Una Vita di una intensità meravigliosa fatta di esperienze, sport, scherma, vittorie, studi, soddisfazioni…non è il caso di ripercorrere ogni tappa e ogni strada percorsa, non è il caso né il momento. Ora è solo il momento di festeggiare, urlare e guardare chi ti ha accompagnato in questi duri 5 anni…mamma, papà, i fratelli, lo staff e tutti quelli che stanno piangendo di gioia, sì Bebe sono tanti, tantissimi che hanno rispetto e ammirazione di una piccola ragazza bionda di Mogliano, una doppia medaglia d’oro.

 

Grazie Bebe, ecco perché mi commuovo e ci commuoviamo perché semplicemente ti vogliamo bene.