Olimpiadi invernali Pechino 2022, annullata per vento la 3^ prova della discesa maschile

pechino 2022
Carlo Vanzini

Carlo Vanzini

Vento ancora protagonista sulle piste dello sci alpinto, le raffiche hanno costretto gli organizzatori ad annullare la terza prova della discesa libera maschile. Innerhofer uno dei 3 atleti che sono riusciti a scendere prima dello stop: "Questa prova mi è servita". Domenica alle 4 la gara in diretta su Eurosport, canali 210 e 211 Sky

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Prendete il gran premio di Formula 1 dell’Arabia Saudita, date ai piloti due giri cronometrati, invece di 3 ore di prove, per allenarsi e metteteli in qualifica. Cosa succederebbe? Probabilmente i migliori si ritroverebbero davanti a lottare per la pole, ma di sicuro con qualche incertezza in più. Ecco prendete la stessa situazione, due giri di prova, riducete la velocità massima di un po’, ma togliete la scocca e le protezioni intorno al pilota, mettetegli una tutina leggerissima, magari a pelle, senza nulla sotto, per essere aerodinamici al massimo, mettete due assi di legno ai piedi ed ecco lo scenario che si prospetta ai fenomeni dello sci mondiale che si cacciano giù in discesa. Sono abituati, per la natura del loro sport, a disputare solo pochi giri prima di suonarsele, ma quando è tutto nuovo e dannatamente complicato, come scendere su questa pista olimpica, nuova per tutti, senza riferimenti, con mille avvallamenti e tanti passaggi ciechi, ecco che le incertezze aumentano. 

In tre con un vantaggio: Mayer, Innerhofer e Aamodt Kilde

Tornando all’esempio iniziale, immaginiamo che a un Hamilton venga data la possibilità di fare un giro cronometrato in più, di farne tre invece di due, comunque uno in più degli altri e riformulando la domanda, cosa succederebbe, secondo voi cambia la risposta? Assolutamente sì, sarebbe per forza favorito d’obbligo. Ecco, è quello che è successo a Yanqing nella terza e ultima prova in vista della discesa olimpica di domani.  Sono scesi in tre, poi tutti a casa per il forte vento. Tre grossi calibri, il campione olimpico 2014 di specialità e campione 2018 di Super G, Matthias Mayer, il vice campione olimpico 2014, il nostro Innerhofer, e il dominatore della stagione della velocità, leader delle coppe di discesa e Super G, Alexander Aamodt Kilde. Un vantaggio mostruoso per loro avendo potuto mettere nel loro motore più cavalli e nella loro testa più certezze. Lo ha detto Inner, “questa prova mi è servita per togliermi il dubbio su come affrontare il passaggio più delicato” ed è carico a pallettoni, mettendo addirittura nel mirino Kilde che per proprietà transitiva vuol dire puntare all’oro. Ma se Innerhofer è sceso ancora per studiare, rialzandosi nel finale, Kilde lo ha fatto come se non ci fosse un domani, come se fosse già gara, abbassando di un secondo la miglior prestazione delle prove (già sua), mettendosi così nelle condizioni di essere già in modalità, non mi prende nessuno!!! Una discesa senza sbavature, ma non senza rischi, come la folata presa durante un salto di circa 60 metri, “per fortuna ero ben equilibrato”. Discorso un po’ diverso per Mayer che ha saltato un passaggio nella parte alta e quindi questa discesa non gli ha del tutto tolto i dubbi, anzi… Non sono mancate le polemiche. Gli altri atleti hanno chiesto di poter provare partendo più in basso o farla a tratti, ma Markus Wallner, il responsabile del settore maschile, ha valutato che il rischio fosse troppo elevato e ha mandato tutti a casa. Kilde era già l’uomo da battere e così lo diventa ancora di più, ma nulla è scritto, soprattutto se il vento dovesse ripresentarsi a spazzare i tre chilometri di pista. Il norvegese, al via con il numero 11, tenterà di iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro olimpico, dopo quello del suo connazionale Svindal, ma gli attacchi saranno serrati da parte di Kriechmayr (7), Mayer (9), Feuz (13) e Odermatt (17), il dominatore della coppa del mondo, candidato al ruolo di massimo protagonista di questa olimpiade, ma molto a disagio, per ora, per via di una neve poco gradita, in questo roller coaster cinese.  Attenzione alle sorprese, come il canadese Crawford

 

I pettorali degli azzurri: 6 Marsaglia, 12 Innerhofer e 15 Paris

L’Italjet non parte con i favori del pronostico, ma li abbiamo sentiti carichi, convinti di giocarsela. 6 Marsaglia, 12 Innerhofer e 15 Paris, quarto 4 anni fa, i pettorali dei nostri, numeri che non hanno mai vinto l’oro nel nuovo millennio ai giochi, ma le loro chances di giocarsela le avranno. Dovrà essere tutto perfetto per poter mettere a segno subito un colpo nel medagliere dello sci alpino, sperando in quel pizzico di fortuna (con il vento) e tanta sfrontatezza “calcolata” che un’Olimpiade richiede.