Olimpiadi invernali, biathlon 7.5 km: Dorothea Wierer conquista la medaglia di bronzo

Le mancava solo la medaglia individuale ai giochi. E’ andata a prendersela nella specialità forse meno pronosticabile visto che Dorothea Wierer ha costruito i suoi successi sulla sua abilità al tiro e predilige le gare su quattro poligoni. Nella sprint su due poligoni serviva sparare bene e difendersi sugli sci e così ha fatto: perfetta al tiro, senza errori e rapidissima nell’esecuzione. Da manuale la sua sessione in piedi, con intervalli tra un bersaglio e l’altro di poco più di appena un secondo e mezzo: non è certo la prima volta che spara con questa rapidità, ma farlo alle Olimpiadi, con la pressione di una medaglia in palio non è da tutti.

Dorothea in questa stagione ha puntato tutto su Pechino: ha iniziato la stagione senza acuti, crescendo negli ultime settimane in avvicinamento ai giochi. Perché aveva già vinto due bronzi olimpici ma sempre con la staffetta mista, a Sochi e Pyeongchang, e a livello individuale finora aveva sempre deluso. Anche in Cina dopo le prime gare le cose non sembravano mettersi bene ma questo bronzo cancella tutto: da qui l’emozione e quel splendido sorriso ancora più largo del solito, per lei che comunque ha avuto il merito di far conoscere il biathlon agli italiani con i suoi successi ai mondiali (10 medaglie in tutto) e le due coppe del mondo vinte.

Con quel soprannome “Doro” ci starebbe proprio bene anche un oro olimpico e chissà che non arrivi nelle prossime gare: il terzo posto è un gran risultato anche in ottica inseguimento dove si ripartirà con piazzamenti e distacchi della sprint. Certo l’azzurra deve fare i conti con una straordinaria Marte Roeiseland, la norvegese capace di vincere 3 medaglie in 3 gare sin qui. Ma nel biathlon tutto è possibile, a maggior ragione se si spara come Dorothea Wierer.