Iapichino è quarta nella finale del salto in lungo alle Olimpiadi: "Persa un'opportunità"

le parole

L'oro va alla americana Tara Davis-Woodhall, alla prima medaglia olimpica e unica sopra i sette metri. Argento per l'ormai ex campionessa in carica Mihambo, completa il podio l'altra americana Moore. Quarto posto per l'azzurra, che registra un 6,87 come miglior salto: "Non posso essere contenta, la gara era alla mia portata. Sono stata scema, questa Olimpiade era un'opportunità"

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Larissa Iapichino chiude quarta la finale del salto in lungo a Parigi. Per l'azzurra sfuma quindi la possibile prima medaglia olimpica della sua storia, che avrebbe anche significato una storica accoppiata madre-figlia considerando i due argenti di mamma Fiona May ad Atlanta 1996 e Sidney 2000. L'oro va alla americana Tara Davis-Woodhall (7,10), alla prima medaglia olimpica della carriera e unica sopra i sette metri, costantemente in testa alla gara. Argento per l'ormai ex campionessa in carica, la tedesca Mihambo (6,98), mentre completa il podio l'altra americana Moore (6,96). Larissa si ferma a 6,87 (-0.1), misura fatta registrare al suo secondo tentativo.

la statistica

Giù dal podio: sono 20 i quarti posti per l'Italia

Le parole: "Persa un'opportunità"

"Non posso essere contenta, la gara era alla mia portata. Sono stata scema, mi dispiace perché questa Olimpiade è una opportunità che sfuma ma sono grata di esserci stata" - così ai microfoni di Rai Sport, Larissa Iapichino ha commentato il suo quarto posto. "Stavo molto bene - ha aggiunto - ora Larissa deve farsi un esamino e capire bene come affrontare le prossime gare. Quarta all'olimpiade è buono ma è bene essere pronti al cento per cento. Mi è mancato accendere la miccia, può capitare ma non doveva capitare oggi. Sono dispiaciuta ma non voglio buttarmi giù, devo continuare a lavorare".

Il racconto della sua finale

Larissa parte forte al primo salto, mettendo subito pressione alla Mihambo campionessa olimpica in carica e alle americane, rivali per le medaglie, appunto. 6,78 (-0.3) al primo, terza dopo primo giro (meglio solo Moore e Davis-Woodhall) e con il pass per gli ultimi salti garantito già dopo il primo tentativo. Al secondo si migliora con 6,87 (-0.1) e consolida la terza posizione, mentre la Davis-Woodhall è la prima a salire sopra i 7 metri (7,05 al secondo, +1.1). Nullo al terzo per l'azzurra, mentre la Mihambo vola a 6.95 e la sorpassa al terzo posto provvisorio.

 

La seconda metà di gara (solo le prime otto proseguono a saltare) si apre col 6,70 del bronzo di Tokyo, la nigeriana Brume, quinta dietro a Larissa, che salta 6,83 (+0.3) senza migliorarsi, cosa che invece fa la Davis-Woodhall a 7,10 (+0.8), la misura che poi sarà da oro. Non ci sono grandi cambiamenti nel resto della gara, Larissa registra un 6,78 e un 6,85 senza salire di posizioni; intanto la Mihambo vola a 6,98 al penultimo tentativo e si prende l'argento, lasciando il bronzo alla Moore.