Caterina Banti e Ruggero Tita bissano a Parigi il primo posto di Tokyo nel Nacra 17. La coppia azzurra conclude seconda la medal race alle spalle della Francia e consegna il decimo oro all'Italia in questi Giochi Olimpici, stesso numero di quelli vinti tre anni fa
Hanno dovuto aspettare un po', ma alla fine ce l'hanno fatta. Secondo oro olimpico consecutivo nel Nacra 17 per Caterina Banti e Ruggero Tita. Nella medal race conclusiva disputata nelle acque di Marsiglia, sarebbe bastato un settimo posto alla coppia azzurra. Sono invece arrivati secondi alle spalle della Francia, con l'Argentina, unica minaccia possibile, lontanissima dalle posizioni di testa. La prova finale del Nacra 17, gara che aveva visto sempre gli azzurri in testa sin dalla prima regata, doveva essere disputata già ieri, mercoledì 7 agosto, ma il poco vento ha consigliato il rinvio a oggi. Banti e Tita hanno mantenuto i nervi saldi e non hanno fallito. Edizione magica per la vela italiana, visto anche il primo posto nel windsurf di Marta Maggetti. Nella speranza di un doppio colpo di Tamberi e della 4x100, al momento la coppia di velisti è stata l'unica tra gli atleti italiani a confermare l'oro vinto in Giappone. E a proposito del confronto con Tokyo 2020, sono stati invece eguagliati gli ori vinti tre anni fa, 10. Ci sono ora altri tre giorni e mezzo per provare a superarli.
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"Stanchezza per ieri, ma oggi pronti per la medaglia"
Caterina Banti, fresca di riconferma del titolo olimpico del Nacra 17, più che commentare la vittoria parla della gara di ieri rinviata per assenza di vento: "Ero stanchissima, faceva molto caldo, abbiamo aspettato due ore in acqua. Ma penso che ci siamo ripresi bene e questa mattina eravamo pronti per scendere in campo e fare del nostro meglio per la medaglia". Ruggero Tita non nasconde la propria gioia: "siamo molto contenti, sapevamo prima di iniziare questo ciclo che la prima cosa era vincere di nuovo i Giochi, e lo abbiamo fatto. Abbiamo fatto un buon lavoro, per lo più i primi due giorni: su 6 regate ne abbiamo vinte cinque".