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Italia-Usa, Velasco: "Potrebbe essere un buon momento per lasciare... ma vediamo"

Olimpiadi

Dove non è riuscito con la "Generazione di fenomeni" negli anni ’90, Julio Velasco riesce con la nazionale femminile portandola all’oro olimpico a Parigi 2024: "Per me la medaglia olimpica non vale più di quella mondiale. Siamo cresciuti, ma la squadra c'era già. Bisogna restare umili, possiamo perdere al prossimo torneo. Sarebbe un bel momento per lasciare, facendo altro in Federazione. Vedremo..."

PARIGI 2024, CERIMONIA DI CHIUSURA LIVE

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Finalmente arriva l’oro olimpico per Julio Velasco, leggendario Ct della nazionale italiana di pallavolo. Le azzurre battono in finale gli Usa con un netto 3-0 regalando ai nostri colori la prima medaglia d’oro di sempre nel volley. Un oro che allo stesso Velasco era sfuggito con la leggendaria "Generazione di fenomeni" negli anni ’90, ma l’argentino precisa: "Mai avuto questa ossessione, per me la medaglia olimpica non vale più di quella mondiale. Non è una rivincita, mai pensato a questo".

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"Vincere un Mondiale è come vincere un'Olimpiade"

"Non pensavo di poter vincere tutte le partite 3-0, compresa la finale. Pensavo sarebbe stata più dura, abbiamo giocato bene e recuperato quando siamo stati sotto. In una squadra è importante anche l'organizzazione, dallo staff alle giocatrici. La squadra c'era anche prima, abbiamo fatto un salto di qualità dal punto di vista tecnico e tattico. Abbiamo distribuito bene l'attacco, poi abbiamo fatto una grande difesa. Sono stati i fattori determinanti per l'oro. La prossima partita conterà zero avere l'oro olimpico. Dobbiamo essere umili e allenarsi per migliorare, siamo primi in questo torneo ma possiamo perdere al prossimo. Ho cercato una nuova esperienza per restare giovane. Vincere un mondiale o un olimpiade è la stessa cosa. Sarebbe un bel momento per dire addio, magari facendo altro in Federazione, ma mi hanno già minacciato se lasciassi. Vediamo..."

"Forse ancora non ci credo del tutto"

È entusiasta il Ct al termine del match contro gli Stati Uniti: "Si sta benissimo dopo aver vinto, forse non ci credo del tutto. Una olimpiade così dove abbiamo perso un solo set nella prima partita, anche se la Repubblica Dominicana gioca bene". Poi aggiunge: "È un record storico, quarti, semifinale e finale tutte tre a zero contro squadre forti ed esperte. Gli Usa sono le campionesse olimpiche, ma oggi forse abbiamo fatto la nostra partita migliore. Nel mondo di oggi si contano i "like" e "clic", se metti Egonu fai molti più "clic", ma oggi se parliamo di questa squadra fai i "clic" anche se non ci metti Velasco o Egonu. Siamo un team straordinario, un lavoro dove tutto funzionava e ognuno faceva il suo". 

"Sempre voluto un allenatore di A nello staff"

Ancora sul suo staff stellare con Lorenzo Bernardi e Massimo Barboloni: "Io avevo anche uno staff che lavorava per me e mi faceva riposare, ho sempre pensato che gli assistenti del primo allenatore di una nazionale deve essere un allenatore di Serie A. Ho sempre fatto così, credo sia giusto anche in Argentina. Credo che i collaboratori debbano essere autonomi e autorevoli, così come le giocatrici. Loro sono donne, ero molto curioso di fare un lavoro con loro". 

"Le donne sono diverse, mi hanno migliorato tantissimo"

Sulle differenze tra allenare una nazionale maschile e una femminile: "Mi mancava, avevo fatto una sola stagione. Ho preso la nazionale femminile tempo fa quando nessuno ci credeva, prima di accettare un’offerta dal calcio. Ai tempi si diceva che era impossibile ma poi hanno vinto un mondiale nel 2002 con Bonitta. Ho sempre creduto nelle donne, sono padre e nonno di donne, loro sono diverse, già nel 1997 usavo i metodi che avevo con i ragazzi ma non funzionava, le donne mi hanno migliorato tantissimo".

"Adesso stacco per una settimana…"

Sui festeggiamenti in programma: "Ci sono i miei nipoti, mia moglie. Da domani però sparisco per una settimana, ho bisogno di riposarmi. È giusto che parlino le giocatrici…abbiamo avuto anche diverse avversità: si sono fatte male Pietrini, Degradi e Bonifacio che potevano essere importanti". Poi conclude: "Queste ragazze hanno avuto una grande capacità di cambiamento, le cose proposte sono state subito chiare e sono riuscite a farle. Partendo dalla battuta e dalla ricezione dove abbiamo dedicato molto tempo. Ma anche la difesa, che oggi ha funzionato in maniera straordinaria. Non bisognava sovraccaricare Egonu e andava realizzato un gioco corale, giocando molto in primo tempo, su questo abbiamo lavorato molto. È questo che hanno migliorato velocemente, ma l’hanno fatto perché erano convinte. Poi chiaro che avere Antropova dietro a Egonu dà molta tranquillità".

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Bernardi: "Oro da allenatore? Ogni momento ha la sua epoca"

C'è anche la firma di "Mister Secolo", Lorenzo Bernardi nel successo azzurro: "È stata una cosa fantastica, penso che le ragazze non solo hanno vinto ma è il come, cioè la costanza, la sicurezza in campo, sono state fantastiche. Difficile realizzare quello che hanno fatto qualcosa di straordinaria". Poi aggiunge: "Oro che non ho preso da giocatore? Ogni momento ha la sua epoca, adesso la sto vivendo da allenatore, sono emozioni diverse ma comunque fortissime, adesso godiamoci questo risultato straordinario. Il ministro Abodi ci ha detto che era talmente importante che è sembrata facile, ma sono state le ragazze che hanno acquisito un valore mentale, interpretando il momento nel migliore dei modi". Poi conclude: "Sylla come Bernardi? No, lei ha qualcosa di più perché ha vinto l’oro da giocatrice…"