Sei Nazioni Under 20, Italia-Inghilterra 6-0: highlights

Rugby

Andrea Gardina

Strepitosa prova difensiva degli Azzurri che annichiliscono i campioni in carica e fanno la storia vincendo 6-0 in un Monigo straripante di entusiasmo. Risultato che a tratti è sembrato persino andare troppo stretto ai ragazzi di Massimo Brunello. Il pilone Riccardo Genovese premiato come migliore in campo

ITALIA-INGHILTERRA LIVE

L’Italia under 20 fa l’impresa e inizia nel migliore dei modi il weekend di confronti contro l’Inghilterra nella palla ovale e nella seconda giornata del torneo Sei Nazioni, conquistando la prima vittoria sul XV della rosa nei tre tornei principali della manifestazione (maschile, under 20 e femminile), con una partita monumentale dei ragazzi in maglia azzurra.

Da una quasi meta ai primi tre punti

Al 6’ l’Italia macina gioco e guadagna una serie di calci di punizione, Teneggi cerca di sfruttare il vantaggio con un cross kick verso Pani. L’ala del Benetton si smarca in maniera perfetta ma perde palla in avanti al momento di controllarla e schiacciarla. Si torna indietro e l’Italia può piazzare il 3-0. L’Inghilterra prova a reagire e sfrutta l’indisciplina azzurra e la fisicità di Ilione per risalire il campo arrivando fino ai cinque metri con la touche a favore. Gli Azzurri resistono al maul avanzante, ma gli ospiti assorbono uomini sotto i pali per poi allargare su Bailey che va in bandierina. L’arbitro, la francese Aurelie Groizeleau, si consulta con il suo assistente e annulla tutto per un velo precedente. L’Italia ottiene il calcio di punizione e si salva, chiudendo il primo quarto avanti. La squadra di Brunello fa la partita, peccando tuttavia in concretezza, ma mettendo allo stesso tempo in luce una difesa a dir poco straordinaria che non lascia un centimetro agli albionici, che nella frazione sembrano accusare il colpo e non riuscire a riorganizzarsi, mentre l’Italia prende pian piano confidenza e va al riposo con lo stesso punteggio d’apertura. Ci sarà certo la ripresa ma l’Italia dei primi 40’ è da standing ovation e forse ha persino da recriminare per i pochi punti in carniere.

Inizio in fotocopia anche nella ripresa

La ripresa si apre con lo stesso canovaccio, con una bella Italia ancora a fare la partita e a guadagnare, quasi in fotocopia con quanto accaduto nel primo tempo, altri tre punti con Teneggi. L’Inghilterra insiste con la volontà di giocare senza trovare spazi e all’11’ decide di andare a sua volta per i tre punti, centrando però il palo pieno che respinge il tentativo di accorciare. Passarella, tra i migliori in campo, prova a recuperare ma commette in avanti e si rimane lì con la mischia inglese. Italia che trema? Nemmeno per scherzo. Un pacchetto azzurro monumentale giganteggia, avanza e guadagna calcio a favore. Dopo l’ora di gioco, Ferrari e compagni restano saldamente avanti in un Monigo che si esalta e inizia a sognare l’impresa sui campioni in carica. Si potrebbe addirittura andare oltre break al 63’, dopo un calcio di punizione concesso per un fallo ospite in maul, ma stavolta è Teneggi a colpire il palo.

Il tempo passa, l’Italia ci crede

Si entra negli ultimi dieci minuti con l’Italia sempre a +6 e un maul devastante che avanza e guadagna ancora un calcio di punizione. Il rischio è solo quello di disunirsi alla distanza. Teneggi si fa intercettare un passaggio forzato e Pani, invece di passare, preferisce calciare malamente. A metterci una pezza arriva il pilone Genovese, che si guadagna il titolo di player of the match. L’Inghilterra, già in confusione, non capisce letteralmente cosa stia accadendo e i brividi corrono lungo la schiena a Treviso nell’ultimo minuto quando l’Italia resta lucida, conquista il calcio che consente di tornare nella metà campo avversaria e far scorrere il cronometro per poi calciare l’ovale fuori.

Italia enorme: è storia!

Ci sono le lacrime delle mamme in tribuna, le mani al cielo, l’emozione persino palpabile, le bandiere che sventolano, lo stupore e il silenzio degli inglesi che lasciano il campo a testa bassa; le pacche sulle spalle, ma soprattutto gli abbracci corali e le urla dei ragazzi in maglia azzurra, che posano per la foto ricordo di rito all’urlo di “Italia, Italia”. Massimo Brunello viene portato in trionfo a spalla, i ragazzi assaporano il loro primo vero giro d’onore, i tanti che giocano con i club locali – dalla Tarvisium al Benetton, passando per Mogliano e Villorba – abbracciano e salutano gli amici a bordocampo. Nessuno, dalle tribune al terreno di gioco, vuole andarsene. Si vorrebbe rimanere per sempre qui. Rivivere questo momento all’infinito.   La notte di Treviso dice che l’impresa è compiuta. La storia è stata scritta e il futuro può sorriderci.