Rugby, le Zebre accolgono 49 profughi della guerra in Ucraina

l'iniziativa
foto da Instagram @micheledalai

Quarantanove familiari dei giocatori della squadra di rugby Kiev RC Polytechnic sono arrivati a Parma grazie a un pullman messo a disposizione dal club rugbistico di Parma delle Zebre. "Se raccontiamo di essere una grande famiglia, è in questi frangenti che abbiamo la possibilita' di dimostrarlo", ha divchiarato il presidente delle Zebre Michele Dalai. La società ha inoltre avviato una raccolta fondi su Go Found Me a favore delle famiglie arrivate

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Sono a Parma a bordo del bus della squadra di rugby parmigiana delle Zebre, impegnata nel campionato internazionale dell'United Rugby Championship (la ex Celtic League), i familiari dei giocatori della squadra di rugby di Kiev RC Polytechnic. Tanti bambini, donne e anziani, in tutto 49 persone, che il club italiano ha aiutato a lasciare l'Ucraina per proteggerne l'incolumità.

Il viaggio

Il pullman era partito da Parma sabato scorso raggiungendo la località di Barabas al confine tra l'Ungheria e l'Ucraina dove, espletate verifiche burocratiche e sanitarie, ha potuto caricare a bordo i profughi. Sono tutti in buona salute e al loro arrivo alla Cittadella del Rugby di Parma sono stati accolti da una delegazione di dirigenti delle Zebre e trasferiti a Corniglio, comune dell'Appenino parmense dove saranno ospitati nelle strutture della Cooperativa 100 Laghi.

Come è nata l'idea

"Abbiamo fatto quello che ci sembrava giusto fare in un momento come questo - ha sottolineato il presidente delle Zebre, Michele Dalai -. Se raccontiamo di essere una grande famiglia, è in questi frangenti che abbiamo la possibilità di dimostrarlo". E poi spiega a La Repubblica come è nata l’idea: "Qualche tempo fa ho bevuto una birra con un rugbista, Andriy Dutko, che era venuto a vedere una nostra partita. Quando è scoppiata la guerra l'ho chiamato per sapere se aveva bisogno di aiuto. Aveva già lasciato l’Ucraina con moglie e figli per andare in Bulgaria, ma mi ha dato i numeri di alcuni suoi compagni di squadra a Kiev. Gli atleti hanno rifiutato di lasciare l’Ucraina, immagino siano rimasti a combattere. Ma siamo riusciti ad organizzare l'accoglienza di alcuni loro familiari. Non vogliamo vengano considerati come dei rifugiati: ci affideremo alle istituzioni pubbliche, ma senza pesare sulle stesse. Il nostro club è all'ultimo posto nel campionato, però possiamo contare su di una comunità di 120 società di rugby affiliate. Siamo certi che tutti daranno il loro contributo". 

Come aiutare

Il video dell'arrivo è stato condiviso dal presidente delle Zebre e anche dal rugbista Maxime Mbandà, già premiato dal presidente Mattarella col titolo di cavaliere della Repubblica per la sua attività di volontario sulle ambulanze durante il Covid, e che nei giorni scorsi aveva già contribuito ad altre iniziative di solidarietà nei confronti della popolazione ucraina. Le Zebre invitano chi volesse partecipare a una raccolta fondi per queste persone, a donare liberamente sulla piattaforma GoFundMe o sul conto corrente del charity partner del club, Rugby in Ospedale. L'Iban è: IT 20V0200811773000105213095; l'intestatario: ASD Rugby Portatori di Sorrisi; la causale: Aiuti umanitari Ucraina.