Mondiali di rugby, l'analisi dei quattro gironi e le favorite per la vittoria finale

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A pochi giorni dal kick off della Coppa del Mondo (che torna in Francia, già teatro della competizione nel 2007), lo scenario delle Pool iridate, tra squadre che puntano al titolo e debuttanti. Tutta la Rugby World Cup è in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW

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L’attesa sta per finire: la Rugby World Cup 2023 è alle porte. Sarà venerdì 8 settembre il momento in cui la prima partita del programma andrà in scena: Francia-Nuova Zelanda, Bleus contro All Blacks, 80’ minuti per lanciare subito un messaggio a tutte le altre squadre partecipanti alla Coppa del Mondo. Una sfida che riguarda di riflesso anche l’Italia di Kieran Crowley, inserita nella Pool A, proprio con i transalpini e i neozelandesi, ma non solo, perché nel raggruppamento vi saranno anche l’Uruguay e la Namibia. Ecco come sono composti i gironi della Rugby World Cup 2023 e quali sono le squadre favorite per il passaggio del turno e per fare più strada possibile, magari sino alla finale dello Stade de France di Parigi, in programma il prossimo 28 ottobre alle ore 21.

Girone A

A comporlo sono la Francia padrona di casa, la Nuova Zelanda, l’Italia, l’Uruguay e la Namibia. Oltre ad affrontarsi nella partita di lancio dell’evento, i francesi e gli All Blacks sono, almeno sulla carta, i favoriti per il passaggio ai quarti di finale. E l’Italia? L’obiettivo primario, visto anche il calendario, sarà quello di battere Namibia e Uruguay per assicurarsi quel terzo posto che qualifica automaticamente alla Rugby World Cup 2027, cercando poi in una delle due ultime partite di portarsi a casa quel risultato eccellente che potrebbe voler dire una storica qualificazione ai quarti di finale.

Girone B

Definito da tutti come “Il Girone di Ferro”. Ne fanno parte i campioni del mondo in carica del Sudafrical’Irlanda numero uno del ranking planetario, una Scozia sempre più in ascesa, una temibile formazione isolana come Tonga e poi la Romania. Nei pronostici gli Springboks e gli irlandesi partono favoriti, ma attenzione alla Scozia di Gregor Townsend in panchina e di Finn Russell in campo, capace di battere chiunque in una partita secca. Piu staccata invece Tonga, con la Romania a vestire i panni della cenerentola.

Girone C

Galles, Australia, Fiji, Georgia e Portogallo: le dinamiche di questo raggruppamento sono ampie e potenzialmente imprevedibili. Il Galles, che ha ritrovato Warren Gatland in panchina, vive un lungo momento di difficoltà e ricambio generazionale. L’Australia di un camaleontico Eddie Jones ha fatto vedere un rugby buono, ma per certi versi incompleto. E che possa essere la volta di qualche sorpresa? Fiji e Georgia, pur giocando due tipi di rugby agli antipodi, uno fatto di passaggi e velocità, l’altro fatto di forza e solidità, appaiono in parabola ascendente e non è detto che non possano giocare qualche brutto scherzo alle rivali. Infine, il Portogallo: per i lusitani è già una vittoria esserci. Proveranno in tutte le maniere a dare il massimo cercando di mettere in difficoltà, per quanto possibile, le altre quattro formazioni.

Girone D

Di questa pool invece fanno parte Inghilterra, Argentina, Giappone, Samoa e Cile. I britannici stanno attraversando uno dei periodi più difficili della loro storia recente, come ha dimostrato la marcia di avvicinamento al Mondiale, fatta di 3 sconfitte in 4 partite, mentre l’Argentina appare arrivata in forma al momento giusto ed è la favorita per passare come prima nel girone. Il Giappone invece non sembra più

quello che nel 2015 batté il Sudafrica nella fase iniziale del Mondiale o che nel 2019, con il torneo iridato in casa, seppe arrampicarsi fino ai quarti di finale. A “chiedere” strada, quindi, potrebbe essere Samoa che, anche grazie alle regole sull’eleggibilità e la convocazione dei giocatori, porta al Mondiale un roster di alto lignaggio. Ultima formazione il Cile: i sudamericani, detti Los Condores, hanno già scritto la storia qualificandosi per la prima volta ai Mondiali. Sanno che l’impatto con la Rugby World Cup 2023 sarà durissimo, ma non vogliono smettere di sognare e di segnare magari qualche meta.

Le favorite per la vittoria finale

Provando a proiettarsi verso la fase ad eliminazione diretta, quella che scatta dai quarti di finale in poi, sono quattro le principali favorite per la vittoria finale: Francia, Nuova Zelanda, Sudafrica e Irlanda. Attenzione però, perché è molto probabile che queste formazioni si incontrino tutte e quattro, sotto forma di due accoppiamenti, già nei quarti e che quindi due di loro vengano eliminate. Vedremo quali compagini

supereranno quella “soglia di sbarramento” e quali invece torneranno a casa lasciando il posto a delle potenziali sorprese; magari l’Argentina, che nel 2007, proprio in Francia, stupì il mondo arrivando al terzo posto alle spalle di Sudafrica e Inghilterra.

 

A cura di OnRugby.it (www.onrugby.it)