Italia-Francia in tv e streaming, dove vedere la partita dei Mondiali di rugby

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Si decide oggi il destino dell'Italia ai Mondiali di rugby: al Parc OL di Lione la squadra di Crowley, reduce dalla batosta con gli All Blacks, si gioca il pass per la qualificazione ai quarti contro i padroni di casa della Francia. Calcio di inizio alle ore 21, match in diretta su Sky Sport Uno e in streaming su NOW

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La batosta contro gli All Blacks non può e non deve marchiare il Mondiale azzurro. Per l’ultimo match del girone contro i padroni di casa transalpini l’Italia vuole prima di tutto reagire a livello mentale, dimostrando di essere tutt’altra squadra rispetto a quella travolta dai neozelandesi. Diverse volte, anche nel recente passato, Lamaro e compagni sono riusciti a spaventare i Bleus, ovvi favoriti del match: riuscendoci anche a Lione si può sognare una sorpresa, ma serve una prestazione collettiva superba. 

Italia, cancellare e ripartire

Prima ancora di Francia-Italia, agli azzurri serve rigiocare la sfida con gli All Blacks. Ovviamente è impossibile farlo a livello di risultato, ma servirà ripartire da quanto non fatto lo scorso venerdì per rialzare la testa e dimostrare che no, quella sbriciolata dai tutti neri non è la Nazionale che sembrava aver imboccato una strada diversa prima di tutto a livello attitudinale. Tante volte l’Italia ha ricevuto complimenti a livello internazionale per il gioco sbarazzino e la bella presenza difensiva nelle ultime stagioni, ora la sfida contro i francesi può essere l’occasione per ricordare a tutti le potenzialità di una squadra che, plasmata da Crowley e pronta a finire in mano al nuovo head coach Quesada, è per età media e storia dei giocatori ancora in fase di sviluppo. Impossibile però approcciare ogni discorso del genere se l’atteggiamento sarà anche all’1% lo stesso di quello avuto con i neozelandesi, bisogna resettare e ripartire completamente da zero prima di tutto per amor proprio. Solo placcando, lottando sul punto d’incontro e pensando cum grano salis a ciò che serve fare col pallone in mano l’Italia potrà costruirsi la sua partita.

 

Una partita che, indipendentemente dal risultato, può essere un punto fermo,

un appiglio dal quale ripartire nel Sei Nazioni 2024 che sembra lontano ma è quasi dietro l’angolo. Prima appunto c’è da affrontare la Francia in un match che, essendo l’ultimo del girone, presenta anche ovvie difficoltà “mediche”. Impensabile avere tutti i giocatori al massimo rispetto all’inizio dell’avventura iridata, e infatti soprattutto in mischia sono serviti dei correttivi: con Fischetti, Nicotera e Lamb indisponibili per diversi problemi fisici, ecco cambi in quattro delle prime cinque posizioni con Ferrari-Faiva-Ceccarelli davanti e il confermato Ruzza in seconda assieme a Niccolò Cannone. Il fratello Lorenzo Cannone in terza con gli inamovibili Lamaro e Negri, attesi da un

lavoro durissimo contro l’esplosivo pack transalpino.

 

Per quello che riguarda i trequarti invece le novità sembrano essere soprattutto tattiche, vista la riproposizione del doppio playmaker Allan-Garbisi (Paolo) e il debutto dal 1’ di Bruno all’ala con spostamento di Capuozzo nel suo ruolo naturale di estremo. In panchina cinque avanti e tre trequarti, come fatto dalla Francia, in una sfida che verosimilmente andrà giocata su due livelli: il primo mentale, trovando appunto una reazione alla non-partita contro la Nuova Zelanda, il secondo in mischia con gli azzurri che presentano un pacchetto forzatamente rinnovato per via degli infortuni che potrebbe soffrire la potenza dei carri armati transalpini.

Cosa dice la classifica

L’ultimo match della Pool A di Francia e Italia si giocherà venerdì e, esulando dal probabile successo della Nuova Zelanda sull’Uruguay con contemporanea “salita” degli All Blacks a quota 15 punti, tiene ancora aperto un piccolo spiraglio di possibilità per gli azzurri. I 13 punti dei Bleus e i 10 della Nazionale sono la distanza perfetta per il sorpasso in caso di clamorosa vittoria, ma c’è anche tutto un complicato sistema di calcoli legato ai punti di bonus (con due di questi, anche perdendo, la Francia sarebbe sicuramente prima nella Pool) che potrebbe anche portare tre formazioni a quota 15. La soluzione più rapida per fare la storia in casa Italia? Vincere senza concedere il punto di bonus, oppure farlo concedendone uno ma segnando quattro mete: con questa soluzione sorpasso in classifica (15-14) le porte dei quarti di finale che si spalancherebbero per la prima volta.

La Francia e il fantasma della pressione

Come può oggettivamente perdere questa partita la Francia? Serve che si attivino due opzioni, una è relativa alla prestazione azzurra l’altra è legata a un (improbabile) incartamento totale di quella che sembra un’armata in missione. Il fatto di giocarsi il Mondiale in casa, l’aver battuto gli All Blacks all’esordio e la brillantissima serie di risultati recenti, tolta la sconfitta di Dublino nel Sei Nazioni, mettono una montagna di pressione sulle spalle dei francesi. Tutto il paese, compreso il Presidente Macron, si aspettano non solo un netto successo sugli azzurri ma una squadra che possa quantomeno arrivare in finale e giocarsi il titolo, possibilità tutt’altro che aliena e costruita nel tempo da un gruppo che non sembra avere punti deboli. Certo, mancherà per infortunio il giocatore più forte del mondo, ma Antoine Dupont è quasi pronto a rientrare nei quarti di finale dunque i compagni giocheranno anche per lui, ma per il resto ci sono praticamente tutti alla festa.

 

C’è una mischia spaventosamente pesante e soprattutto fisica, capace con tre terze linee Jelonch-Ollivon-Alldritt tostissimi di dare battaglia in ogni zona del campo per strappare palloni. In mediana Lucu e Jalibert giocano insieme a Bordeaux, dunque conoscono anche i reciproci respiri, mentre fra i trequarti la devastante potenza di Danty si accoppia perfettamente con l’eleganza di Fickou, e va aggiunto il fatto che le ali Penaud e Bielle-Biarrey sono finalizzatori superbi. In fondo al campo poi Ramos sa essere l’uomo giusto al posto giusto nel momento giusto, interpretando linee di corsa capaci di mettere in difficoltà ogni difesa e, dulcis in fundo, un vero cecchino al piede quando c’è da piazzare l’ovale. Tutto questo unito a una panchina ricchissima di talento, dove magari manca l’elemento con l’X-Factor “alla Capuozzo” ma non la solidità per dare consistenza lungo tutti gli 80’ di gara.

Francia-Italia, i precedenti

La vicinanza geografica e il Sei Nazioni hanno reso la Francia l’avversario affrontato più volte dagli azzurri. Sono 47 i precedenti prima di questo match in programma a Lione, durante i quali curiosamente mai si è chiuso in pareggio. Netto il predominio

di successi in favore dei Bleus, 44, con la Nazionale che è stata capace di imporsi sui rivali in tre occasioni: la prima, e più famosa, è quella di Grenoble nel 1997 (40-32) con la vittoria che a detta di tanti aprì definitivamente all’allargamento del Championship, le altre due (2011 e 2013) entrambe nel Sei Nazioni con il 22-21 dell’ultima partita giocata al Flaminio, e il 23-18 griffato dalle mete di Parisse e Castrogiovanni oltre al piede di Orquera e Burton. Da allora i transalpini hanno vinto le ultime 13 sfide consecutive, molte delle quali in maniera netta ma lo scorso 5

febbraio l’Italia sfiorò il successo cedendo solo 24-29 dopo essersi trovata in vantaggio fino a un quarto d’ora dalla fine. La storia degli scontri diretti tra queste due squadre è incominciata nel lontano 1937 e quello di venerdì sarà il secondo incontro Mondiale. Il precedente, capitato nell’edizione del 2015, arrise a Bleus che a Londra vinsero 32-10.

Francia-Italia, le formazioni

Francia: 15 Thomas Ramos, 14 Damian Penaud, 13 Gael Fickou, 12 Jonathan Danty, 11 Louis Bielle-Biarrey, 10 Matthieu Jalibert, 9 Maxime Lucu, 8 Gregory Alldritt, 7 Charles Ollivon (cap.), 6 Anthony Jelonch, 5 Thibaud Flament, 4 Cameron Woki, 3 Uini Atonio, 2 Peato Mauvaka, 1 Cyril Baille. A disposizione: 16 Pierre Bourgarit, 17 Reda Wardi, 18 Dorian Aldegheri, 19 Romain Taofifenua, 20 Francois Cros, 21 Baptiste Couilloud, 22 Yoram Moefana, 23 Melvyn Jaminet

 

Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Pierre Bruno, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Paolo Garbisi, 11

Montanna Ioane, 10 Tommaso Allan, 9 Stephen Varney, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (cap.), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Pietro Ceccarelli, 2 Hame Faiva, 1 Simone Ferrari. A disposizione: 16 Marco Manfredi, 17 Federico Zani, 18 Marco Riccioni, 19 David Sisi, 20 Manuel Zuliani, 21 Alessandro Fusco, 22 Luca Morisi, 23 Lorenzo Pani

 

A cura di OnRugby.it