Murray in semifinale, il Regno Unito s'infiamma
TennisELENA PERO, inviato di SKY Sport, racconta l'avventura del tennista scozzese. Dopo 73 anni, un suddito maschio della Regina si riavvicina all'ambito trofeo. E all'England Club, in caso di successo con Roddick, potrebbe tornare anche Elisabetta II
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di ELENA PERO
Andy Murray gioca a Wimbledon con i sassi in tasca. Ogni pietra porta il peso di settantatre anni di attesa, tanti quanti ne sono passati dall'ultimo successo ai Championships di un suddito maschio della Regina. Murray porta sul petto l'alloro di Fred Perry, vincitore nel 1936 e poi fondatore della casa di abbigliamento sportivo a cui ha dato il suo nome. A cavallo tra gli anni novanta e il nuovo secolo l'Inghilterra ha tifato Tim Henman, ma il gentiluomo di Oxford non è mai andato oltre la semifinale.
Venerdì sarà semifinale anche per Murray, la prima, ma, chissà come, le spalle di questo scozzese convinto e indomabile sembrano più adatte a sopportare il peso del paese più del suo inglesissimo predecessore. Persino Elisabetta II, che non ha più messo piede all'All England Club dal 1977, l’anno del Giubileo, potrebbe tornare a SW19 se lo scozzese arrivasse in finale. Intanto gli ha mandato una lettera di felicitazioni per la vittoria al recente torneo del Queen's.
Lunedì sera è stato inaugurato il primo Wimbledon by Night della storia: l'ottavo di finale tra Murray e Warwinka, giocato sotto il tetto e con i fari accesi, si è concluso alle 22:37. Ebbene, la BBC ha fatto slittare le News at Ten, il notiziario della seconda serata. Davanti ai televisori c’erano quasi dodici milioni di spettatori, segno che Andy ha il potere di attrarre anche i non appassionati. I dirigenti di Wimbledon hanno promesso che durante i Championships non ci sarà mai una sessione serale, ma alla BBC è venuta l’acquolina in bocca. Chissà che durante il torneo olimpico, che si giocherà proprio a Wimbledon nel 2012, la caccia all’oro di Murray non si svolga anche di notte.
Insomma, che il 2009 (centenario della nascita di Fred Perry) sia o meno l’anno buono, Murray sembra proprio luomo giusto. Qui ci credono tutti.
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Andy Murray gioca a Wimbledon con i sassi in tasca. Ogni pietra porta il peso di settantatre anni di attesa, tanti quanti ne sono passati dall'ultimo successo ai Championships di un suddito maschio della Regina. Murray porta sul petto l'alloro di Fred Perry, vincitore nel 1936 e poi fondatore della casa di abbigliamento sportivo a cui ha dato il suo nome. A cavallo tra gli anni novanta e il nuovo secolo l'Inghilterra ha tifato Tim Henman, ma il gentiluomo di Oxford non è mai andato oltre la semifinale.
Venerdì sarà semifinale anche per Murray, la prima, ma, chissà come, le spalle di questo scozzese convinto e indomabile sembrano più adatte a sopportare il peso del paese più del suo inglesissimo predecessore. Persino Elisabetta II, che non ha più messo piede all'All England Club dal 1977, l’anno del Giubileo, potrebbe tornare a SW19 se lo scozzese arrivasse in finale. Intanto gli ha mandato una lettera di felicitazioni per la vittoria al recente torneo del Queen's.
Lunedì sera è stato inaugurato il primo Wimbledon by Night della storia: l'ottavo di finale tra Murray e Warwinka, giocato sotto il tetto e con i fari accesi, si è concluso alle 22:37. Ebbene, la BBC ha fatto slittare le News at Ten, il notiziario della seconda serata. Davanti ai televisori c’erano quasi dodici milioni di spettatori, segno che Andy ha il potere di attrarre anche i non appassionati. I dirigenti di Wimbledon hanno promesso che durante i Championships non ci sarà mai una sessione serale, ma alla BBC è venuta l’acquolina in bocca. Chissà che durante il torneo olimpico, che si giocherà proprio a Wimbledon nel 2012, la caccia all’oro di Murray non si svolga anche di notte.
Insomma, che il 2009 (centenario della nascita di Fred Perry) sia o meno l’anno buono, Murray sembra proprio luomo giusto. Qui ci credono tutti.