Australian Open, stravince Serena. Henin battuta in tre set
TennisNella finale del singolare femminile la Williams si impone sulla belga e conquista il primo Slam del 2010. Per la campionessa statunitense si tratta del quinto titolo conquistato in Australia
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Serena Williams si conferma la regina di Melbourne Park. Nella finale degli Australian Open femminili, primo Slam del 2010, la statunitense, campione uscente, ha sconfitto 6-4 3-6 6-2 la belga Justin Henin, tornata in campo poche settimane fa dopo il ritiro nel maggio 2008. Per la Williams si tratta del quinto titolo in Australia dopo quelli del 2003, 2005, 2007 e 2009 (record) ma anche il 12esimo titolo dello Slam.
La Williams, con le solite fasciature alla coscia destra e al polpaccio sinistro, si è aggrappata al servizio (12 ace in totale) per uscire indenne dai momenti difficili della serata, complicata sin dall'avvio. Nei primi due turni di battuta, che hanno richiesto nel complesso 30 punti (16 e 14), ha cancellato due palle break. Terminato il rodaggio, la defending champion ha accelerato strappando a zero la battuta alla rivale: 3-1. Dopo il passaggio a vuoto, la Henin ha continuato a dare il meglio di sè nei game di risposta. Ha provato a disegnare con il suo rovescio, senza però rimanere nella scia dell'americana, arrivata a condurre 4-1.
Il copione finalmente è cambiato nel settimo gioco: per la prima volta nella serata, la numero 1 del mondo non ha trovato nemmeno un ace nel game di battuta e la belga, brava a resistere nel braccio di ferro da fondo, ha piazzato il break per risalire 3-4 e tornare in corsa. La Williams, poco mobile e molto fallosa, ha ritrovato la solidità del servizio per prendersi il 5-4. A regalarle il set ha provveduto la Henin. Alle incertezze del dritto ha aggiunto anche un rovescio sbagliato: break fatale con la collaborazione del nastro e 6-4. In una frazione condizionata da 15 errori per parte, a fare la differenza è stato il rendimento al servizio: 71% di prima palle e 5 ace per la fuoriclasse a stelle e strisce, 46% e 2 ace per la Henin.
La Williams ha avuto la possibilità di prendere il largo all'inizio del secondo set, ma sull'1-0 ha sprecato 2 pesantissime palle break. La punizione è stata immediata: subito dopo ha ceduto a zero il servizio ridando slancio all'avversaria ed entusiasmo al pubblico, schierato a favore dell'europea. L'illusione di assistere all'allungo della Henin è durato pochissimo: con 3 errori la 'sfidante' ha restituito il break e con una serie di risposte sbagliate ha riconsegnato la leadership. Fuga fallita, ma match cambiato. La belga ha cercato di mantenere un approccio aggressvo, è riuscita a variare il ritmo degli scambi e sul 3-3, nel momento chiave, ha tirato fuori il meglio del suo repertorio. I 20 mesi di inattività, all'improvviso, sono sembrati un lontano ricordo. La 27enne è apparsa di nuovo la giocatrice capace di incantare.
Il braccio ha risposto nel modo migliore, i colpi vincenti sono diventati la norma in 10 minuti da favola. La Williams, scesa al 58% di prime palle, è andata in tilt e ha ceduto 12 punti consecutivi: 4-6 e verdetto rinviato al terzo set. La statunitense ha rischiato il tracollo ma, con le spalle al muro, ha ritrovato il servizio. L'equilibrio è saltato definitivamente nel quinto game: la Henin, zavorrata dalla solita battuta esitante, ha sparacchiato un rovescio lanciando la rivale sul 3-2. Non ha avuto più la forza per reagire, non ha più trovato la palla e si è arresa: 6-2, Williams ancora sul trono con la cinquina australiana.
Serena Williams si conferma la regina di Melbourne Park. Nella finale degli Australian Open femminili, primo Slam del 2010, la statunitense, campione uscente, ha sconfitto 6-4 3-6 6-2 la belga Justin Henin, tornata in campo poche settimane fa dopo il ritiro nel maggio 2008. Per la Williams si tratta del quinto titolo in Australia dopo quelli del 2003, 2005, 2007 e 2009 (record) ma anche il 12esimo titolo dello Slam.
La Williams, con le solite fasciature alla coscia destra e al polpaccio sinistro, si è aggrappata al servizio (12 ace in totale) per uscire indenne dai momenti difficili della serata, complicata sin dall'avvio. Nei primi due turni di battuta, che hanno richiesto nel complesso 30 punti (16 e 14), ha cancellato due palle break. Terminato il rodaggio, la defending champion ha accelerato strappando a zero la battuta alla rivale: 3-1. Dopo il passaggio a vuoto, la Henin ha continuato a dare il meglio di sè nei game di risposta. Ha provato a disegnare con il suo rovescio, senza però rimanere nella scia dell'americana, arrivata a condurre 4-1.
Il copione finalmente è cambiato nel settimo gioco: per la prima volta nella serata, la numero 1 del mondo non ha trovato nemmeno un ace nel game di battuta e la belga, brava a resistere nel braccio di ferro da fondo, ha piazzato il break per risalire 3-4 e tornare in corsa. La Williams, poco mobile e molto fallosa, ha ritrovato la solidità del servizio per prendersi il 5-4. A regalarle il set ha provveduto la Henin. Alle incertezze del dritto ha aggiunto anche un rovescio sbagliato: break fatale con la collaborazione del nastro e 6-4. In una frazione condizionata da 15 errori per parte, a fare la differenza è stato il rendimento al servizio: 71% di prima palle e 5 ace per la fuoriclasse a stelle e strisce, 46% e 2 ace per la Henin.
La Williams ha avuto la possibilità di prendere il largo all'inizio del secondo set, ma sull'1-0 ha sprecato 2 pesantissime palle break. La punizione è stata immediata: subito dopo ha ceduto a zero il servizio ridando slancio all'avversaria ed entusiasmo al pubblico, schierato a favore dell'europea. L'illusione di assistere all'allungo della Henin è durato pochissimo: con 3 errori la 'sfidante' ha restituito il break e con una serie di risposte sbagliate ha riconsegnato la leadership. Fuga fallita, ma match cambiato. La belga ha cercato di mantenere un approccio aggressvo, è riuscita a variare il ritmo degli scambi e sul 3-3, nel momento chiave, ha tirato fuori il meglio del suo repertorio. I 20 mesi di inattività, all'improvviso, sono sembrati un lontano ricordo. La 27enne è apparsa di nuovo la giocatrice capace di incantare.
Il braccio ha risposto nel modo migliore, i colpi vincenti sono diventati la norma in 10 minuti da favola. La Williams, scesa al 58% di prime palle, è andata in tilt e ha ceduto 12 punti consecutivi: 4-6 e verdetto rinviato al terzo set. La statunitense ha rischiato il tracollo ma, con le spalle al muro, ha ritrovato il servizio. L'equilibrio è saltato definitivamente nel quinto game: la Henin, zavorrata dalla solita battuta esitante, ha sparacchiato un rovescio lanciando la rivale sul 3-2. Non ha avuto più la forza per reagire, non ha più trovato la palla e si è arresa: 6-2, Williams ancora sul trono con la cinquina australiana.