Djokovic: "Ritiro? Dopo le Olimpiadi 2028. Alberto Tomba mio idolo da bambino"
L'intervistaIntervenuto al World Sport Summit di Dubai, Novak Djokovic ha parlato del suo ritiro e del tennis odierno, valorizzato dalla rivalità tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Il serbo ha anche ricordato i suoi idoli d'infanzia, tra i quali è stato citato anche Alberto Tomba
Uno degli ospiti più prestigiosi del World Sport Summit di Dubai, Novak Djokovic, ha rilasciato un'intervista alla CNN in cui ha affrontato diversi temi, a partire dal suo approccio al mondo dello sport seguendo le gesta di alcuni grandi sportivi in televisione: "Ero appassionato di tennis, basket e non mi perdevo una gara di sci di Alberto Tomba. In quella disciplina era lui il mio idolo. Sono cresciuto col suo mito insieme a quelli di Kobe Bryant nella pallacanestro e Sampras nel tennis. Pete è stato il mio modello e punto di riferimento, fin dal primo giorno in cui ho impugnato la racchetta".
Djokovic: "Ritiro? Avevo detto LA 2028, ma non mi pongo limiti"
Il numero 4 nel ranking ATP ha parlato anche del suo futuro, mettendo nel mirino le Olimpiadi di Los Angeles 2028, in cui difenderebbe l'oro conquistato a Parigi. "Le Olimpiadi del 2028? Vediamo, mi piacerebbe farle. Per il momento non mi pongo limiti. Vado avanti a giocare perché adoro colpire la pallina e adoro ancor di più competere coi miei avversari. La mia etica è sempre stata centrata sul volermi migliorare costantemente, sul duro lavoro e sul sacrificio. Era così già nei primi tornei che giocavo da piccolo e non sono cambiato". Djokovic si è espresso anche sui grandi rivali del tennis odierno, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz: "Arrivano tanti giovani tennisti. Carlos Alcaraz e Jannik Sinner stanno dando vita alla nuova grande rivalità. Mi piace osservare le nuove generazioni ed essere ancora qui. Sto bene, sono il numero quattro del mondo, non è male".