Roma, piazza di Spagna: dominano Nadal, Verdasco e Ferrer
TennisNon c'è nessun pericolo di default per il tennis spagnolo. Come a Montecarlo e Barcellona, anche agli Internazionali d'Italia i padroni della terra battuta riescono a piazzare molto bene le loro azioni. L'ARTICOLO DI ELENA PERO
da Roma
Non c'è nessun pericolo di default per il tennis spagnolo. Come a Montecarlo e Barcellona, anche a Roma i padroni della terra battuta riescono a piazzare molto bene le loro azioni. E non c'è alcun rischio ad investire su di loro. Non sono titoli spazzatura. Li comprerebbe a occhi chiusi anche il milionario papà di Ernests Gulbis.
All'inizio della stagione sul rosso ci si chiedeva se Rafa Nadal fosse ancora una garanzia. Fino ad ora la risposta è sì. Neppure un set perso nel Principato, così come a Roma. Nella conferenza stampa dopo la vittoria in quarti di finale il numero tre del mondo si è dichiarato più contento del gioco messo in campo due settimane fa, ma non si è lamentato più di tanto.
Rafa è il più giovane ma è il capofila del terzetto, composto anche da Verdasco e Ferrer. Sono gli stessi già protagonisti a Montecarlo. Ma questa volta dovranno battersi tra di loro per meritare l’onore di sfidare il campione uscente. Il mancino di Madrid è stanco dopo le tre settimane di intensa attività. Le dodici vittorie in tredici partite gli hanno certamente tolto freschezza, ma nello stesso tempo anche regalato tanta fiducia. Ferrer ci ha perso la scorsa settimana a Barcellona, dopo essere stato però molto vicino alla vittoria.
Ora che anche la Lettonia sembra molto vicina ad aver trovato un campione, con Gulbis che dopo le sofferte vittorie su Federer e Volandri ha eliminato più facilmente Feliciano Lopez, aumenta l'amarezza per l’assenza dalle fasi finali degli Internazionali di un giocatore italiano. Quello sì che è sempre vicino al default.
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