Federer dal campo al banco: "Ora studio cinese"

Tennis
Roger Federer (nella foto, con la moglie Mirka) ha trovato come impegnare il tempo quando è lontano dalla famiglia: studierà il cinese
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Il fenomeno svizzero approfitta del Masters Atp di Shanghai per prendere lezioni di mandarino: "Mi sono sempre piaciute le lingue, e può essere divertente imparare qualcosa di nuovo, soprattutto ora che la famiglia è lontana ed ho molto tempo libero"

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Quando si dice cogliere la palla al balzo. Roger Federer ha deciso di approfittare del Masters Atp di Shanghai per imparare il cinese mandarino. Un'occasione unica per arricchire il curriculum linguistico del fenomeno di Basilea, che già parla francese, inglese, tedesco e qualcosa di afrikaans, grazie alla mamma sudafricana.

Così, tra una partita e l'altra, si torna sui banchi di scuola. "Finora abbiamo fatto una sola lezione" ha detto Federer. "Stiamo procedendo lentamente, un passo alla volta. Non è una lingua semplice, magari imparerò qualche frase da usare qua e là. In generale mi piacciono le lingue. Parlo il dialetto svizzero-tedesco, il tedesco, il francese e l'inglese. Pensavo che sarebbe stato divertente imparare un po' di mandarino, anche se non lo parlerò mai". Oltre alla curiosità personale per una nuova lingua, questi studi potrebbero aprirgli altre porte nel mondo del business, essendo Federer testimonial della Mercedes-Benz per il mercato cinese.

E' difficile, però, conciliare lo studio con l'attività agonistica e con un movimentato menage familiare. Il campione è padre di due gemelle: quando non ha la racchetta tra le mani, deve disimpegnarsi tra i pannolini. "Qui però -dice- mia moglie e le mie figlie non ci sono. Ho un po' di tempo libero". E ha deciso di impegnarlo tra libri e dizionari.

Non tutti però sembrano capaci di seguire le intenzioni dello svizzero. Federer ha riportato a scuola tutto il suo staff, ma poco dopo gli altri alunni hanno alzato bandiera bianca: "Era una lezione privata per tutto il team -dice Federer- ma gli altri hanno mollato dopo soli 10 minuti. Sono rimasto solo io a ripetere parole e frasi. Io ero l'unico che stava imparando davvero. Gli altri proprio no..."