Nadal in difesa: "La Spagna non ha problemi di doping"
TennisIl tennista di Manacor, in un'intervista televisiva, interviene sulle polemiche sull'asse Madrid-Parigi: "In ogni paese del mondo c'è qualcuno disposto a imbrogliare, ma credo che nessun atleta di vertice sia dopato. Con tanti controlli è impossibile"
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"La Spagna non ha problemi di doping. E io non ho problemi col fisco". Rafa Nadal non ha dubbi. Il numero 1 del tennis iberico cancella dubbi e sospetti sulla legittimità dei successi sportivi di un intero paese. "Il doping esiste in Spagna, in Francia, in ogni paese del mondo perché c'è sempre qualcuno pronto ad imbrogliare", dice il mancino di Manacor all'emittente TVE.
Nadal, come altri illustri rappresentanti dello sport spagnolo, recentemente è finito nel mirino della tv francese Canal Plus: le ironiche accuse di doping a Rafa & co. hanno creato polemiche sull'asse Madrid-Parigi. "Sono sicuro che nessun atleta di vertice sia dopato. Al giorno d'oggi è impossibile", dice facendo riferimento al rigore con cui vengono attuati i controlli. "Sono tenuto a dire dove mi trovo nei 365 giorni dell'anno, devo dire dove vado e devo indicare un orario agli ispettori antidoping in ciascuno dei 365 giorni", dice. In breve, il sistema è un "attento alla privacy degli atleti". In Spagna, Nadal deve fare i conti con il pressing del Fisco che ha acceso i riflettori sulla presunta evasione di alcune aziende legate al tennista. "Io non mi occupo della situazione finanziaria. Penso a giocare, al resto pensa il mio staff. Comunque, la realtà è molto diversa da quello che è stato raccontato", dice ridimensionando il caso legato all'attività di alcune imprese attive nei Paesi Baschi.
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"La Spagna non ha problemi di doping. E io non ho problemi col fisco". Rafa Nadal non ha dubbi. Il numero 1 del tennis iberico cancella dubbi e sospetti sulla legittimità dei successi sportivi di un intero paese. "Il doping esiste in Spagna, in Francia, in ogni paese del mondo perché c'è sempre qualcuno pronto ad imbrogliare", dice il mancino di Manacor all'emittente TVE.
Nadal, come altri illustri rappresentanti dello sport spagnolo, recentemente è finito nel mirino della tv francese Canal Plus: le ironiche accuse di doping a Rafa & co. hanno creato polemiche sull'asse Madrid-Parigi. "Sono sicuro che nessun atleta di vertice sia dopato. Al giorno d'oggi è impossibile", dice facendo riferimento al rigore con cui vengono attuati i controlli. "Sono tenuto a dire dove mi trovo nei 365 giorni dell'anno, devo dire dove vado e devo indicare un orario agli ispettori antidoping in ciascuno dei 365 giorni", dice. In breve, il sistema è un "attento alla privacy degli atleti". In Spagna, Nadal deve fare i conti con il pressing del Fisco che ha acceso i riflettori sulla presunta evasione di alcune aziende legate al tennista. "Io non mi occupo della situazione finanziaria. Penso a giocare, al resto pensa il mio staff. Comunque, la realtà è molto diversa da quello che è stato raccontato", dice ridimensionando il caso legato all'attività di alcune imprese attive nei Paesi Baschi.
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