Wimbledon, Bartoli regina dei Championships. Lisicki battuta

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La francese Marion Bartoli, testa di serie numero 15, ha vinto la 127.a edizione di Wimbledon (Foto Getty)

Nella finale femminile del torneo britannico, la francese piega 6-1, 6-4 la tedesca. E' il primo titolo del Grande Slam conquistato in carriera dalla 28enne, che dimentica così l'amaro epilogo del 2007 contro Venus Williams sull'erba londinese

Marion Bartoli si è aggiudicata la 127.a edizione dei Championships, superando agevolmente in finale Sabine Lisicki con il punteggio di 6-1, 6-4 in un'ora e 21 minuti di gioco. È l’epilogo del tabellone femminile di Wimbledon, vinto dalla testa di serie numero 15 che festeggia così il primo titolo del Grande Slam conquistato in carriera. Già finalista nel 2007 ma sconfitta da Venus Williams, è la terza francese a sollevare il “Rosewater Dish”: dopo l’epopea di Suzanne Lenglen negli anni '20 ed il successo di Amélie Mauresmo nel 2006, ecco il trionfo di Marion Bartoli.



Lisicki tradita dal servizio – La tedesca, numero 23 del tabellone, ha pagato il conto di un servizio negativo e controproducente. Eppure, nella cavalcata che l’aveva vista eliminare nell’ordine Schiavone, Vesnina, Stosur, Serena Williams, Kanepi e Radwanska, la battuta sinora l’aveva trascinata all’atto finale di Wimbledon. Ma 5 break, incassati in 8 turni di servizio, non possono essere accettabili. Soprattutto in una finale di questa caratura. A distanza di 14 anni da Steffi Graf, ultima tedesca a raggiungere la finale di un torneo dello Slam, per la Lisicki il sogno si è interrotto all’ultimo ostacolo. Nel 2011 fu Maria Sharapova ad eliminarla dai Championships, ma si trattava di una semifinale. La batosta inflittale da Marion Bartoli suona decisamente come un'incompiuta.

Bartoli: "Un sogno che diventa realtà" - Emozionata la francese, al termine della finale: "Onestamente non ci credo. Da ragazzina sognavo questo torneo. Nel 2007 non ce l'ho fatta e so come può sentirsi Sabine, ma sono certa che avrà un'altra possibilità. Neanche nei miei sogni avrei potuto pensare di vincere Wimbledon siglando l'ultimo punto con un ace. Voglio ringraziare mio padre, la cui presenza per me significa molto, Kristina Mladenovic, che disputerà la finale di doppio misto, e Amélie Mauresmo che ha festeggiato venerdì il suo compleanno. Questo è un sogno che diventa realtà".