US Open, troppa Azarenka: Pennetta eliminata

Tennis
Flavia Pennetta si ferma alle semifinali dello US Open (Foto Getty)
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SEMIFINALI. Contro la bielorussa s'interrompe la marcia della tennista azzurra. Sul cemento di New York finisce 6-4, 6-2 per la numero 2 del mondo: in finale sfiderà Serena Williams che ha strapazzato la Li Na

Sfuma il sogno, un sogno lungo due giorni: non ce l'ha fatta, Flavia Pennetta, ad agguantare la finale degli Us Open, conquistata invece da Victoria Azarenka, che ritroverà colei che la battè l'anno scorso, Serena Williams, e che ha liquidato in semifinale la cinese Li Na. Del resto, per la 31enne brindisina - dopo una cavalcata vincente di cinque match senza cedere neanche un set - l'impresa era davvero proibitiva, una missione impossibile. Troppo forte la bielorussa numero 2 del mondo, più giovane di lei di sette anni e 81 gradini più in alto nel ranking, che guadagna così la seconda finale consecutiva nel quarto e ultimo torneo del Grande Slam della stagione.

Resta, alla Pennetta, la soddisfazione di aver raggiunto la sua prima semifinale Slam, di aver fatto comunque una gran bella figura nella New York che ama tanto, di aver dato lustro al tennis italiano e di un deciso balzo in avanti, che la premierà nella prossima graduatoria Wta. Sui campi in cemento di Flushing Meadows, Flavia era arrivata ai quarti di finale nel 2008, 2009 - il suo anno magico, quando fu la prima azzurra della storia a entrare nella Top 10 - e 2011. Dopo l'intervento chirurgico al polso destro subito nel 2012 e che l'ha tenuta lontano dai campi di gioco per sette mesi, era precipitata fino al 166/o posto in classifica. Poi, la lenta ripresa, la ritrovata confidenza con la racchetta, il riemergere dell'antica classe, la risalita.

Fino a questi Us Open 2013, a una semifinale raggiunta navigando contro i pronostici, in una rotta che - esordio a parte, contro l'americana Nicole Gibbs - l'ha vista sempre affermarsi contro avversarie meglio piazzate di lei e in due derby azzurri (nel secondo turno contro Sara Errani, n. 5 mondiale; nei quarti, in un derby pugliese contro la tarantina Roberta Vinci, n. 13). La corsa si è fermata in semifinale, due giorni dopo il successo sulla Vinci. Si è battuta come una leonessa, la brindisina: il primo set è stato un'aspra battaglia di 52 minuti dopo un inizio da brivido, in cui ha ceduto a zero il primo turno di battuta. Il punto di svolta nel nono game, quando l'azzurra, alla battuta, ha commesso doppio fallo sulla palla per il 5-4. Poi, dopo aver annullato all'avversaria cinque set point, Flavia ha ceduto. Nella seconda frazione, Vika dall'1-1 si è portata sul 5-1 e, dopo un game strappato d'orgoglio dalla Pennetta, ha concluso sul 6-2.

"Flavia è una combattente", le ha reso l'onore delle armi la fuoriclasse di Minsk. Che, domenica, punterà al suo 18/o titolo in carriera, il terzo di uno Slam dopo gli Open d'Australia 2012 e 2013, in una finale che sarà la più logica e prevedibile, tra la n. 1 e la n. 2 del mondo. Sarà dura per Vika contro la quasi 32enne Serena, che ha superato Li Na, n. 6, 6-0, 6-3 e ora insegue il suo quinto titolo agli Us Open, il 17/o in uno Slam.

Doppio misto
- La coppia formata dal bielorusso Max Mirnyi e dalla ceca Andrea Hlavackova ha vinto il torneo di doppio misto, battendo in finale l'americana Abigail Spears e il messicano Santiago Gonzalez 7-6 (5) 6-3. Per Mirnyi, 36 anni, è il terzo titolo nel doppio misto conquistato sui campi di Flushing Meadows: nel 1998 se l'aggiudicò in coppia con l'americana Serena Williams, nel 2007 con la connazionale Azarenka. Assieme a quest' ultima ha vinto anche la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Londra 2012.