Chi è McEnroe? Ovvio, la chitarra elettrica del tennis
TennisÈ stato l'ultimo vincitore di uno slam giocato con quello strumento romantico (e di legno) che i fenomeni moderni hanno visto solo in fotografia. A quelli nati qualche anno dopo dice: "Chi sono stato? Un ragazzo molto molto interessante, sicuramente"
di Matteo Renzoni
John McEnroe è la chitarra elettrica del tennis. E continua a suonare, proprio come i Rolling Stones. Riguarda la vita: racchette e chitarre, corde e ricordi. Sceglie fotogrammi rock. Ron Wood, leggenda pure lui e che degli Stones è stato chitarrista, se fosse italiano si chiamerebbe "legno", come le racchette che solo Mac usava così. È stato l'ultimo vincitore di uno slam giocato con quello strumento romantico che i fenomeni moderni hanno visto solo in fotografia. New York, 1981. A quelli nati qualche anno dopo le idee le chiarisce con una battuta, come faceva così in campo: "Chi è stato John McEnroe? Un ragazzo molto molto interessante, sicuramente".
Andate su You Tube a vedere quello che ha combinato. Un ribelle con una causa, gioventù bruciante. Occhi che raccontano un sacco di cose, con l'energia di chi trova soluzioni fuori dal mondo a velocità supersoniche. "Però penso che l'epoca in cui ho giocato io sia stata veramente speciale, perché forse eravamo tutti un po' più pazzi", racconta John.
Quasi pazzo è diventato pure la notte scorsa, svegliato in albergo da una vicina di stanza canterina. Poi si è scoperto che Patty Pravo scaldava la voce. Non proprio un pensiero stupendo. Artisti in tour: lo stesso Superbrat racconta di quando David Bowie bussò alla sua porta invitandolo a bere un drink ma soprattutto a non portarsi dietro la chitarra. Con gli Aerosmith gli è andata meglio, ha suonato e ha cantato vittoria. Così, tanto per non dire sul serio. Un mito in sneakers e collanina d'argento. Semplicemente, John McEnroe.
John McEnroe è la chitarra elettrica del tennis. E continua a suonare, proprio come i Rolling Stones. Riguarda la vita: racchette e chitarre, corde e ricordi. Sceglie fotogrammi rock. Ron Wood, leggenda pure lui e che degli Stones è stato chitarrista, se fosse italiano si chiamerebbe "legno", come le racchette che solo Mac usava così. È stato l'ultimo vincitore di uno slam giocato con quello strumento romantico che i fenomeni moderni hanno visto solo in fotografia. New York, 1981. A quelli nati qualche anno dopo le idee le chiarisce con una battuta, come faceva così in campo: "Chi è stato John McEnroe? Un ragazzo molto molto interessante, sicuramente".
Andate su You Tube a vedere quello che ha combinato. Un ribelle con una causa, gioventù bruciante. Occhi che raccontano un sacco di cose, con l'energia di chi trova soluzioni fuori dal mondo a velocità supersoniche. "Però penso che l'epoca in cui ho giocato io sia stata veramente speciale, perché forse eravamo tutti un po' più pazzi", racconta John.
Quasi pazzo è diventato pure la notte scorsa, svegliato in albergo da una vicina di stanza canterina. Poi si è scoperto che Patty Pravo scaldava la voce. Non proprio un pensiero stupendo. Artisti in tour: lo stesso Superbrat racconta di quando David Bowie bussò alla sua porta invitandolo a bere un drink ma soprattutto a non portarsi dietro la chitarra. Con gli Aerosmith gli è andata meglio, ha suonato e ha cantato vittoria. Così, tanto per non dire sul serio. Un mito in sneakers e collanina d'argento. Semplicemente, John McEnroe.