Schiavone in finale. Lorenzi, Giorgi ed Errani out

Tennis

Stefano Olivari

Francesca Schiavone durante il Miami Open 2017 (Foto Getty)
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La milanese supera la Larsson e accede all'ultimo turno del Wta di Bogotà. Rimpianti per Lorenzi, sconfitto dal ceco Vesely, e per la Giorgi, battuta dalla Sasnovich

Francesca Schiavone si è qualificata per l'ultimo atto del Claro Open Colsanitas grazie al successo per 7-5, 6-4, in un'ora e tre quarti di gioco, contro la svedese Johanna Larsson, che nei quarti aveva sconfitto Sara Errani. Ora l'ultimo ostacolo che separa la Schiavone dal suo ottavo titolo in carriera è la spagnola Lara Arruabarrena, numero 65 e quarta testa di serie, che ha vinto per 6-2, 4-6, 6-4 il derby con la connazionale Sara Sorribes Tormo. Tra le due finaliste non ci sono precedenti.

Lorenzi, Giorgi ed Errani erano stati eliminati nei quarti di finale dei rispettivi tornei: qualche rammarico per Lorenzi e la Giorgi, che potevano sperare di arrivare in fondo, mentre la Errani attuale non poteva fare molto di più. Nei tornei dei circuiti maggiori di questa settimana rimane in corsa la sola Francesca Schiavone, che ha conquistato la finale di Bogotà battendo la Larsson e riscattando così il ko della tennista bolognese nei quarti.

Lorenzi

Paolo Lorenzi ha perso una buona occasione contro Jiri Vesely, che lo ha battuto 6- 3-6 7-6 al termine di un lottatissimo quarto di finale dell’ATP 250 di Marrakech (terra battuta). La buona occasione non era soltanto per la partita (Lorenzi è 37 del mondo, il ceco 53) ma anche per il torneo, dopo l’uscita di scena delle prime due teste di serie Dimitrov e Ramos.

Giorgi

Esce nei quarti anche Camila Giorgi sul veloce indoor di Biel, perdendo 6-4 6-4 dalla bielorussa Aliaksandra Sasnovich, che non le è tanto lontana nel ranking (108 contro la 98 dell’italiana non più azzurra) ma che ha molto meno tennis. In questo caso non era strampalato sognare una finale con la Strycova, ma certo è che Camila sembra essersi ripresa anche se la stagione sulla terra battuta ormai iniziata non è proprio la sua.