Sharapova eliminata a Roma e fuori dal Roland Garros: niente wild card

Tennis

Stefano Olivari

Il presidente della federazione francese ha annunciato che non ci sarà alcuna corsia preferenziale per chi viene da una squalifica per doping, nemmeno per le qualificazioni. Adesso per la russa, che a Roma si è ritirata nel terzo set contro la Lucic al secondo turno, è in discussione anche la partecipazione a Wimbledon Roma, la Sharapova illumina il Colosseo

Maria Sharapova è fuori dagli Internazionali d'Italia e di sicuro non parteciperà al Roland Garros 2017. Siccome piove sempre sul bagnato non è più tanto certa nemmeno la sua presenza a Wimbledon, al di là dell'entità del suo infortunio. Tutto questo in un martedì nero, che non dimenticherà tanto facilmente.

Lucic

Sul campo l'ha eliminata Mirjana Lucic, che ha sfruttato il suo ritiro nel terzo set dopo aver vinto il primo 6-4 ed avere subito la russa nel secondo (6-3 per la wild card più famosa del pianeta). Una partita discretamente spettacolare, per gli standard femminili degli ultimi tempi, con la trentacinquenne croata a sorprendere la Sharapova con le sue accelerazioni di diritto, unite alla solita solidità al servizio. Poi la reazione dell'attuale numero 211 del mondo, che ha alzato il ritmo ed ha vinto quasi tutti gli scambi a velocità sostenuta. Sul 2-1 Sharapova nel terzo set il ritiro, originato da un movimento strano sul finire della seconda frazione che le aveva fatto chiedere anche l'intervento medico per rientrare con una fasciatura alla gamba sinistra. Un problema muscolare, forse, di sicuro qualcosa di serio perché negli ultimi scambi quasi non è riuscita a muoversi. 

No Roland Garros

Prima della partita la Sharapova era stata trafitta dagli organizzatori del Roland Garros. Gli organizzatori dello Slam francese le hanno infatti rifiutato la wild card, non soltanto per il tabellone principale ma anche per le qualificazioni. Lo ha annunciato Bernard Giudicelli, presidente della FFT, le federazione francese, ma la decisione è stata quasi certamente presa anche dal direttore del torneo, Guy Forget. Parole di Giudicelli: “Ci possono essere wild card per chi rientra da un infortunio, non per chi rientra da una squalifica per doping. È mio dovere proteggere il gioco e in particolare il gioco senza dubbi sulla regolarità dei risultati”. Una scelta per certi versi coraggiosa, perché dal punto di vista dell'immagine e del ritorno mediatico la russa vale quanto tutte le altre giocatrici attuali messe insieme. Ma anche una scelta un po' da fenomeni, come se al Roland Garros non avessero partecipato in passato, talvolta andando molto avanti, culturisti e culturiste con una racchetta in mano. In concreto è una decisione che soltanto un torneo dello Slam si può permettere, essendo in questi soli 4 casi l'importanza del torneo indipendente da chi vi partecipa. Con tutto il rispetto per Stoccarda, Madrid e Roma che la wild card alla russa l'hanno data e anche giustamente con gioia.La Sharapova è attualmente numero 211 del mondo ed è facile prevedere un suo rientro nelle prime 10 prima della fine dell'anno, ma intanto è fuori dal torneo che ha vinto due volte, nel 2012 (in finale su Sara Errani) e nel 2014.

Wimbledon?

In attesa di capire l'entità dell'infortunio si possono già fare alcune considerazioni sulla partecipazione della Sharapova a Wimbledon. Per entrare nel tabellone principale senza aspettarsi favori avrebbe dovuto arrivare almeno in finale a Roma, essendo lunedì il termine per qualificarsi: questo scenario è quindi escluso. Si ritorna quindi al discorso sulla wild card, con la sua classifica attuale necessaria anche per le qualificazioni (che si giocheranno dal 26 al 29 giugno a Roehampton), con l'atteggiamento di Wimbledon che non è stato ancora ufficializzato ma che stando ai media inglesi potrebbe essere meno duro di quello del Roland Garros. Di certo se l'infortunio le imporrà uno stop è probabile che la si riveda nell'estate americana, in posti dove le esigenze del pubblico vengono tenute in maggior conto.