Roland Garros, Fognini domina Seppi e trova Wawrinka

Tennis

Stefano Olivari

Fabio Fognini durante il match con Andreas Seppi, secondo turno del Roland Garros 2017 (Getty)
Fognini

Il derby italiano nel secondo turno del torneo non ha regalato spettacolo e ha visto prevalere il più in forma Fognini: 6-4 7-5 6-3. Ultimo italiano rimasto nel torneo, il ligure nei sedicesimi troverà la testa di serie numero 3

ROLAND GARROS, IL TABELLONE MASCHILE

Fabio Fognini è l'ultimo italiano rimasto al Roland Garros, dopo l'ecatombe al secondo turno: fuori quattro uomini su cinque, oltre alla Errani. È rimasto in corsa battendo 6-4 7-5 6-3 Andreas Seppi, in maniera più netta di quanto dica il punteggio.

Seppi passivo

È stata una brutta partita, va detto, fra due giocatori che si conoscono perfettamente ma che come avversari non si incontravano da quattro anni, da quando agli Internazionali d'Italia vinse Fognini. Gli scontri diretti dicevano 5-4 per Seppi, ma nessuno lo dava per favorito a Parigi e non certo per la differenza di ranking (89 ATP contro 29). L'altoatesino è stato molto passivo, troppo, limitandosi a contrare le iniziative di Fognini, che come spesso gli accade ha fatto e disfatto. Tanti gli errori di misura di entrambi, ma in ogni game la sensazione netta che Fognini potesse accelerare e chiudere a suo piacimento. Il punteggio si è un po' trascinato, soprattutto nei primi due set, ma Seppi ha sempre subito ed a Fognini per chiudere le frazioni è stato sufficiente sbagliare un po' meno. Il ligure ha servito un po' meglio e forse si è anche un po' risparmiato, poi a partita già incanalata ha regalato qualche sbracciata spettacolare delle sue.

Wawrinka

La spedizione italiana a Parigi potrebbe chiudersi quindi sabato, visto che Wawrinka contro Fognini raramente ha avuto problemi (5-1 i precedenti, l'unica sconfitta in un torneino, ad Acapulco nel 2013). Ma lo svizzero, che nel secondo turno ha battuto in tre faticosi set un buon Dolgopolov, può anche trovare una delle sue giornate no e Fognini sta fisicamente abbastanza bene per poterle sfruttare. Contro uno dei pochi avversari con più talento di lui, l'azzurro dovrà avere una fase difensiva perfetta: non è una partita chiusa, ma di sicuro il favorito non è Fognini. Che comunque è per la sesta volta in carriera nei sedicesimi di finale del Roland Garros (con la gemma dei quarti raggiunti nel 2011 e non giocati per infortunio, l'avversario sarebbe stato Djokovic), segno che nonostante i luoghi comuni il genio è spesso stato superiore alla sregolatezza.