Montreal: passeggiano Federer e Nadal. Lorenzi ko con Kyrgios

Tennis

Tutto semplice per il Maestro, al rientro in campo dopo il trionfo di Wimbledon, che nel secondo turno della Rogers Cup si è liberato del canadese Polansky. Bene anche Rafa, mentre escono di scena Del Potro, Nishikori, Raonic e l'azzurro. Dalle 18.30 gli ottavi in diretta su Sky Sport

Il Maestro è tornato. Dopo quasi un mese di assenza dai campi da gioco (13 luglio, data dell’ottavo trionfo a Wimbledon) e le vacanze trascorse in Sardegna insieme alla famiglia, Roger Federer ha debuttato sul velluto nel Masters di Montreal, primo assaggio di cemento in vista di Cincinnati ma soprattutto degli US Open, vero obiettivo di fine stagione, insieme alla possibilità di tornare numero 1 del ranking. Vittima sacrificale è stato il canadese Peter Polansky, 116^ al mondo, che dopo la figuraccia di tre anni fa (6-2, 6-0 in appena 52’), si è arreso 6-2, 6-1 in 54’, regalando a Re Roger il pass per gli ottavi della Rogers Cup. Quello del Quebec è stata poco più di un allenamento, con 58 colpi a 33 per l’elvetico, che ha dimostrato di essere ancora al 100 percento della forma, esattamente come un mese fa a Wimbledon. Non c’è stato miglior modo per celebrare il suo 36^ compleanno, festeggiato martedì ballando e divertendosi come un ragazzino al concerto che i Coldplay hanno tenuto a Montreal. D’altra parte, come ha detto il fenomeno di Basilea, “i 36 sono i 18x2”…

Tutto facile per il Re

Federer, che non tornava a Montreal dal 2011, si presenta sul Centrale con un’inedita maglia rosa in stile Giro d’Italia. Due doppi falli di Polansky denotano il grande nervosismo del canadese nell’affrontare il Maestro, che piazza il break già al secondo game, lasciando un solo punto all’avversario nei primi tre giochi del match. Il padrone di casa scioglie i nervi, tenendo il servizio per il 3-1 ed evitando così il temuto cappotto. Roger piazza il break anche nell’ottavo game, mettendo in tasca il primo set in appena 20’ con il parziale di 6-2, con  20 colpi a segno contro i 12 del canadese. Roger strappa ancora il servizio all’avversario nel secondo game anche nel set seguente, grazie a un paio di punti devastanti: rovescio lungolinea più demi volèe e smash in allungo che neanche i ragazzini della Next Gen. Federer piazza il break anche nel quarto game, prima di vedersi annullati due match point nel sesto. E’ comunque il preludio alla facile vittoria del secondo set per 6-1, che segna il ritorno in campo del Re.   

Roger, che numeri!

Roger aggiorna le sue straordinarie statistiche del 2017, incrementando il record a 32-2 (i ko arrivati nonostante match-point a favore) e restando imbattuto nei Masters 1000, avendo vinto a Indian Wells e Miami, sempre sul cemento. Con il successo su Polansky, Federer porta anche a 32 i set consecutivi vinti. Ai quarti, lo svizzero se la vedrà con il 35enne spagnolo David Ferrer, che ha superato a sorpresa lo statunitense Jack Sock (15^ testa di serie del torneo), battuto con i parziali di 7-6, 3-6, 6-1. Sarà una sfida tra terribili 'vecchietti' quella di giovedì, con l'iberico che ha poche speranze, almeno sulla carta, avendo perso tutti e 16 i precedenti con Federer (di cui 11 sul cemento, tra cui anche un quarto di finale nel 2014 a Toronto). 

Monfils, c’est super!

Sempre nella parte bassa del tabellone, successo per Roberto Bautista Agut, testa di serie numero 12 del tabellone, che ha avuto la meglio di Ryan Harrison (44^ del ranking ATP) con i parziali di 7-5, 6-2 in un’ora e 4’. Lo spagnolo affronterà ora Gael Monfils, che è stato protagonista di un match epico contro Key Nishikori. Il francese, sotto 6-7, 2-5, è riuscito prima a portare il giapponese (5^ testa di serie del Masters) al terzo set e poi a rimontare da 2-6 al break point, andando a vincere 6-7(4), 7-5, 7-6(6) in due ore e 41’ di gioco, dopo aver annullato 4 match point consecutivi. Un incontro epico, che ha fato segnare anche il primo trionfo dell’incostante Monfils contro Nishikori, con cui aveva perso i 3 precedenti finora giocati. Con il nipponico, esce di scena il probabile avversario di Federer ai quarti di finale: strada spianata per il Re verso l’atto conclusivo di domenica?

Gli altri risultati

Impresa di Kevin Anderson: il sudafricano, numero 32 del mondo, ha battuto per 6-3, 7-6 (6) lo spagnolo Pablo Carreno Busta, 11^ testa di serie del Masters. Anderson se la vedrà ora con lo statunitense Sam Querrey, che si è liberato di Jo-Wilfred Tsonga (8) con il punteggio di 6-1, 3-6, 6-4. Esce prematuramente di scena l'idolo di casa, Milos Raonic, sconfitto con un doppio 6-4 dal francese Adrian Mannarino: decisiva un'infiammazione al polso che ha condizionato il canadese, fermo a soli 3 aces in tutto il match. Mannarino si giocherà un pass per i quarti contro il sorprendente coreano Hyeon Chung, 56^ del ranking ATP, che ha fatto fuori il belga David Goffin (9) con i parziali di 7-5, 6-3. Entrato nel tabellone principale per il forfait dell’ultim’ora di Tomas Berdych, Ernesto Escobedo ha visto terminare la sua favola al secondo turno, dove è stato battuto 6-4, 6-1 da Robin Haase. Partita che non ha avuto storia, con l’olandese che ha dominato il match in meno di un’ora, con un clamoroso saldo finale di 12-2 negli aces. Haase se la vedrà ora con il bulgaro Grigor Dimitrov (7), che ha superato 6-3, 3-6, 6-3 il tedesco Mischa Zverev. Esce di scena Juan Martin Del Potro, che è stato sorpreso dalla wild-card canadese Denis Shapovalov, numero 143 del ranking ATP e autentico underdog del Masters di Montreal. 6-3, 7-6 (4) i parziali per il padrone di casa, classe 1999, che ha fatto letteralmente impazzire il proprio pubblico, infliggendo a Delpo un ko molto pesante, specialmente in vista degli US Open, il suo Slam preferito, vinto nel 2009 quando Shapovalov aveva appena 10 anni.... 

Nadal vede il numero 1

Poco più di un'esibizione per Rafa Nadal, prima testa di serie del Masters di Montreal, che si è liberato in un'ora del croato Borna Coric e che ora è a sole due vittorie dal tornare numero 1 del ranking ATP, posizione da cui manca dal 6 luglio 2014. 6-1, 6-2 i parziali per il maiorchino, che agli ottavi se la vedrà con un altro membro della Next Gen, quel Shapovalov che a soli 18 anni è diventato il giocatore più giovane a qualificarsi al terzo turno di un Masters 1000 proprio dopo Nadal nel 2004. Con la passeggiata contro Coric, Nadal diventa il primo giocatore a raggiungere le 20 vittorie stagionali sia sul cemento (20-5 il record) che sulla terra battuta (24-1). Il forfait di Murray a Cincinnati (e probabilmente agli US Open) è uno stimolo in più per arrivare in semifinale e strappare la vetta della classifica a quel Roger Federer che sarà anche suo amico, ma che in stagione lo ha battuto 3 volte su 3, sempre sul cemento. 

Troppo Kyrgios per Lorenzi

Niente da fare per Paolo Lorenzi, battuto 6-2, 6-3 da Nick Kyrgios (16): esce così di scena anche l'ultimo italiano impegnato nei Masters canadesi. Il match parte in equilibrio, con Lorenzi che tiene con autorità il primo turno di battuta. Nel quarto gioco però, l’azzurro commette due doppi falli che risultano fatali, per il primo break del match in favore di Kyrgios. Lorenzi serve malissimo sulla prima (meno del 50% alla fine del set) e anche nel sesto game rischia di lasciare per strada il punto, rimontando da 40-0 e annullando una palla break dell’australiano. Kyrgios però gioca al limite della perfezione: prende pochi rischi, serve divinamente e conclude in 2-3 occasioni con grandi colpi a rete. La conseguenza naturale è il secondo break, che chiude il primo set sul 6-2 in appena 29’ di gioco. I problemi fisici che lo hanno limitato a Wimbledon sembrano alle spalle, tanto che strappare il servizio al bad boy australiano, è praticamente impossibile. Lorenzi si difende con ordine e, come suo solito, non dà mai per perso un singolo punto, tenendo botta fino al 2-1, quando cede il servizio ancora una volta al quarto gioco, esattamente come nel primo set. Nel settimo game, Kyrgios salva la prima palla break dell'incontro con un ace, prima di mettere in ghiaccio la partita con altri due vincenti per il 5-2. Il 6-3 del secondo set è la logica conseguenza di un match in cui l'australiano ha messo a segno 10 aces (contro 1) con il 96% sulla prima di servizio: per Lorenzi, contro un Kyrgios così, c'era davvero poco da fare. Ora per Nick c'è l'ostacolo Alexander Zverev (4), con il tedesco che è sopravvissuto al match con il francese Richard Gasquet, superato 6-3, 4-6, 7-6 (3). 

Il tabellone degli ottavi (diretta Sky Sport dalle 18.30): 
[1] R. Nadal vs D. Shapovalov
H. Chung vs A. Mannarino
[4] A. Zverev vs [16] N. Kyrgios
K. Anderson vs S. Querrey
[7] G. Dimitrov vs R. Haase
J. Donaldson vs D. Schwartzman
G. Monfils vs [12] R. Bautista Agut
D. Ferrer vs R. Federer [2]