US Open let's go! Federer, Nadal e Sharapova, quante stelle a New York

Tennis

Claudio Barbieri

COPERTINA

Comincia lunedì a Flushing Meadows l'ultimo Slam della stagione. Rafa e Roger si giocano anche il numero 1 del mondo, con i pesanti forfait di Murray, Djokovic e Wawrinka. Tra le donne gli occhi sono puntati su Masha, in tabellone grazie a una wild-card 

Una poltrona per due. Se il classico film della vigilia di Natale era ambientato a Wall Street, il thriller per la prima posizione del ranking ATP avrà come teatro Flushing Meadows, per il quarto e ultimo Slam della stagione. Non si poteva chiedere di meglio, in effetti, per gli US Open, al via da lunedì 28 (diretta su Eurosport), la cui finale è in programma domenica 10 settembre. A giocarsi la poltrona gli Eddie Murphy e Dan Aykroyd del circus, Rafa Nadal (7465 punti) e Roger Federer (7145), che hanno sfruttato il forfait last minute del terzo outsider Andy Murray (6790), che si è arreso ai soliti dolori all'anca. Chi sarà il numero 1 del mondo il prossimo 11 settembre, data mai banale a New York? Tra le mille combinazioni disponibili, ce n’è una molto semplice: vincere il torneo e tornare a casa con la coppa. Se uno tra Roger e Rafa conquista gli US Open, sarà anche automaticamente il primo del ranking: come si dice “due piccioni con una fava” a Manhattan?

Nadal-Federer, sempre loro

Cominciamo con il dire che non ci sarà la finale sognata da tutti gli appassionati. Nadal (testa di serie numero 1) e Federer (3) sono nella stessa parte del tabellone, per cui potrebbero incrociarsi solo in semifinale. Il maiorchino, tornato in vetta alla classifica ATP dopo tre anni di assenza, ha già vinto due titoli a New York (2010 e 2013), in cui vanta un record di 46-10 in carriera. Il sorteggio non gli ha certo riservato una corsia preferenziale: dopo il serbo Dusan Lajovic (84^ giocatore del mondo) al debutto, per il maiorchino ci sono potenziali sfide con Gasquet (26), Berdych (15) e ai quarti con Dimitrov, recente vincitore a Cincinnati. Federer è reduce dal ko in finale a Montreal con Zverev, prima di un paio di settimane dedicate agli allenamenti e al recupero fisico, con quel mal di schiena che lo ha costretto al secondo ko stagionale sul cemento, a fronte di 23 vittorie (92% di successi nel 2017). Lo svizzero si è imposto per sei volte a Flushing Meadows, dove torna per la prima volta dopo la finale persa due anni fa con Djokovic. La caccia al 20^ Slam della carriera, il terzo stagionale dopo Australian Open e Wimbledon, parte contro il NextGen americano Frances Tiafoe, classe 1998 e numero 71 del mondo. Sulla strada del Maestro, possibili gli incroci con Kyrgios e Thiem (o Del Potro, vincitore nella Big Apple nel 2009), fino alla semifinale da sogno con Nadal. Sebbene i precedenti vedano lo spagnolo avanti 23-14, Federer ha vinto gli ultimi quattro match, compresi i tre di quest’anno (Australian Open, Indian Wells e Miami). Non resta che aspettare e sperare che i due facciano il loro dovere, per il primo confronto di sempre tra Rafa e Roger sul cemento di New York.

Murray ancora out

Dopo oltre un mese di stop, Andy Murray era pronto per tornare in campo, ma non aveva fatto i conti con i suoi guai fisici. L’eliminazione ai quarti di Wimbledon contro Sam Querrey, causata dai cronici problemi all’anca, aveva portato lo scozzese alla decisione di dichiarare forfait per l’US Open Series (Atlanta, Montreal, Cincinnati, Winston Salem), perdendo così punti decisivi nel ranking e di conseguenza lasciando la vetta della classifica mondiale lo scorso 20 agosto dopo 41 settimane. Il campione del 2012, che a New York ha un record complessivo di 44-11 e che in questa stagione è fermo al titolo vinto a marzo a Dubai, si è tirato fuori dai giochi ad appena 24 ore dal debutto contro lo statunitense Tennys Sandgren, ancora a causa di quell'anca che lo tormenta sin dallo scorso Roland Garros. A rischio c'è addirittura il finale di questo maledetto 2017: "Ho ascoltato le opinioni di più esperti nelle ultime settimane, ora deciderò cosa fare e se sarà possibile ritornare in campo prima della fine della stagione", ha detto lo scozzese. 

New York, quanti assenti

Murray, Djokovic, Nishikori, Wawrinka, Raonic. Bastano questi cinque nomi (con quattro titoli complessivamente in bacheca) per considerare l’ultimo Slam della stagione ‘monco’. L’ultimo forfait prima di quello annunciato dallo scozzese, era stato quello di Raonic, 11^ giocatore del mondo, ancora alle prese con un problema al polso sinistro, per cui sarà necessario un piccolo intervento chirurgico. Con Nole, Kei e Stan che hanno già dato appuntamento al 2018, le attenzioni si spostano forzatamente su Sascha Zverev, promosso a quarta testa di serie del seeding, che dopo Washington e Montreal (dove ha battuto un Federer debilitato dalla schiena), vuole proseguire la sua favola sul cemento. Il tedesco, primo qualificato per la Finals della NextGen, sembra avere strada spianata fino alla semifinale, quando potrebbe incrociare Marin Cilic, quinta testa di serie e vincitore nel 2014. Anche il croato, insieme a Tsonga (8) potrebbe dire la sua in queste due settimane newyorkesi.

Il ritorno di Maria Sharapova

Inutile girarci intorno: con Serena Williams in poltrona ad attendere la nascita del suo bebè, il personaggio numero 1 del tabellone femminile è Masha, al ritorno in campo dopo il ritiro a Stanford e il forfait ai Masters di Toronto e Cincinnati. Gli organizzatori degli US Open hanno deciso di invitare la russa, scivolata al numero 148 del ranking, con una wild-card, regalandole così la possibilità di giocare il primo Major dal suo rientro dalla squalifica per doping. L’ultima volta che Sharapova giocò uno Slam fu in Australia, nel 2016, che coincise anche con l’ultima apparizione prima del caso meldonium. Il percorso della campionessa del 2006 non è certo agevole, visto che al primo turno se la vedrà con Simona Halep, numero 2 del mondo per appena 5 punti dopo aver perso la finale di Cincinnati con Pliskova. La ceca, finalista lo scorso anno dopo aver eliminato Serena Williams, ha un ipotetico ottavo di finale con Mladenovic, mentre la campionessa in carica Angelica Kerber potrebbe trovare la vincitrice del Roland Garros, Ostapenko. Nella parte bassa del tabellone si aspettano scintille dai possibili ottavi: Wozniacki-Venus Wlliams; Kvitova-Muguruza; Konta-Cibulkova.

Gli italiani

Occhi puntati su Fabio Fognini, 22^ testa di serie del seeding, che debutta in un derby azzurro contro Stefano Travaglia, 25enne ascolano, numero 143 ATP, che ha superato nel turno decisivo delle qualificazioni il tedesco Peter Gojowczyk, 105^ del mondo, con un doppio 6-3. Per il ligure, possibile terzo turno contro Berdych. Paolo Lorenzi sfiderà al debutto il portoghese Joao Sousa, mentre Andreas Seppi incrocerà lo spagnolo Roberto Bautista Agut. Impegno molto difficile per Alessandro Giannessi, che se la vedrà con il lettone Ernests Gulbis, scivolato al 257^ della classifica mondiale, ma sempre molto pericoloso, mentre Thomas Fabbiano affronterà l’australiano John-Patrick Smith, numero 202 del mondo e proveniente dalle qualificazioni. Sono tre le azzurre al via nel tabellone femminile. Sorteggio complicato per la numero uno italiana, Roberta Vinci, 43^ del ranking mondiale e finalista nel 2015, che all'esordio avrà di fronte la statunitense Sloane Stephens, attualmente 84^ del mondo ma in netta risalita (semifinali a Toronto e Cincinnati) dopo lo stop di un anno per un infortunio al piede. Debutto difficile anche per Camila Giorgi (69 del ranking), che si misurerà con la slovacca Magdalena Rybarikova, 31^ testa di serie del seeding. Infine Francesca Schiavone, alla sua 68^ partecipazione in un Major (la 18^ a New York, dove ha raggiunto i quarti in due occasioni), se le vedrà con la qualificata estone Kaia Kanepi, numero 421 del mondo, altra nobile decaduta in queste ultime stagioni.