Tennis, il ritorno di Djokovic ad Abu Dhabi: "Spero di non avere dolore. Sto imparando tanto da Agassi..."
TennisTutto pronto per il ritorno in campo del serbo, che venerdì sfiderà il vincente tra Bautista Agut e Rublev in un match d'esibizione del Mubadala World Tennis Championship: "Il mio corpo gridava di dolore, non riuscivo nemmeno ad alzare il braccio. Federer dimostra che tutto si può fare"
Venerdì sarà il gran giorno del ritorno in campo di Novak Djokovic. Il serbo affronterà il vincente della sfida fra Roberto Bautista Agut e Andrey Rublev nel Mubadala World Tennis Championship ad Abu Dhabi (diretta su Sky), primo assaggio con il campo dal lontano 12 luglio, data dell'ultima apparizione a Wimbledon. In questi sei mesi, Nole si è curato il gomito destro che da un anno e mezzo non gli dava pace: "Sono stato sulle montagne russe a causa di questo guaio - ha spiegato in un'intervista al sito 'Sport360' -. Non ho mai subito operazioni, nè avuto gravi infortuni. Dovevo prendere una decisione, perché il mio corpo gridava aiuto. Non riuscivo nemmeno a sollevare il braccio...". Djokovic è stato quattro mesi senza toccare una racchetta, mettendo fine a una serie consecutiva di 51 Slam consecutivi giocati: "Riesco a colpire bene la pallina in allenamento, ma la differenza è che i tuoi muscoli, i nervi e i legamenti devono abituarsi nuovamente allo stress - ha detto -. Spero di cominciare bene la stagione, senza dolori, sono fiducioso. In questi mesi ho imparato ad avere pazienza, ho fatto un passo indietro che mi ha permesso di vedere le cose in una prospettiva più ampia, anche rispetto al mio futuro in campo". Djoko, 30 anni, è scivolato al 12° posto del ranking ATP.
Nole, calendario fino agli Australian Open
Roger Federer ha ridotto notevolmente il calendario nel 2017 per preservare il suo corpo, martoriato dagli infortuni la stagione precedente. Djokovic non farà modifiche sostanziali ai suoi programmi: "Per adesso, ho in programma di giocare ad Abu Dhabi, Doha e agli Australian Open. Sarò al via anche in tutti gli altri grandi eventi in calendario. L'unico dubbio che mi rimane al momento è se giocare a Dubai o ad Acapulco. Anche per quanto riguarda la Coppa Davis, non so ancora se giocherò o meno con la Serbia". Dopo quasi sei mesi di stop, molto dipenderà anche da come risponderà il gomito destro: "Questo mese sarà molto importante - ha detto Djokovic -. Riprenderò un'attività regolare, tra allenamenti e partite. Spero di stare bene e poter andare serenamente a Melbourne. E' la prima volta che vado in Australia consapevole dei miei mezzi, ma anche piuttosto cauto perché arrivo da tanti mesi di stop che mi hanno tenuto lontano dai campi". Nole è diventato professionista nel 2003, ha vinto il suo primo Masters 1000 nel 2007 e l'anno successivo ha portato a casa uno Slam (12 in totale), passando 223 settimane al primo posto della classifica ATP e conquistando anche la Coppa Davis con la Nazionale. Eppure il serbo trova ancora gli stimoli per andare avanti: "Il mio obiettivo, nel tennis come nella vita, è quello di godermi ogni momento - ha detto -. E' quello che spinge anche Roger Federer. Avete visto cosa ha fatto nel 2017, venendo come me da un'assenza di sei mesi per infortunio. E' la prova vivente che si può fare. L'età non conta, bisogna avere cura del proprio corpo e trovare energie come se fossi un bambino".
"Sto imparando molto da Agassi"
Djokovic ha cominciato a collaborare dallo scorso maggio con Andre Agassi. Un binomio destinato a proseguire anche nella prossima stagione, in cui Nole sarà seguito anche da Radek Stepanek, suo coach full-time. Dal 'kid' di Las Vegas, Djokovic ha appreso la calma e la capacità di scindere il tennis dal padre di famiglia: "Sono felice di avere al fianco due persone così - ha detto Djoko -. Ci stiamo conoscendo sempre meglio: abbiamo trascorso insieme un paio di settimane a Monaco ed è stato grandioso. Abbiamo fissato degli obiettivi a lungo e breve termine, discusso su come migliorare il mio gioco, ma anche di come risparmiare energie e guadagnare efficienza". Con Agassi, il serbo ha un rapporto di adorazione: "Andre è incredibile - ha spiegato -. Il suo approccio al tennis e alla vita in generale mi ha dato una grossa mano ed è quello che sto facendo da qualche mese a questa parte. Mi stupisce sempre, perché è in grado di trasformare una discussione molto complessa in suggerimenti precisi. Mi indica l'esatta direzione in cui andare, che è sempre quella di cui ho bisogno in quel momento. Sto imparando davvero molto da lui". Ora non resta che attendere venerdì pomeriggio, quando Djokovic tornerà in campo per affrontare al Mubadala World Tennis Championship il vincente della sfida tra Bautista Agut e Rublev.
Mubadala World Tennis Championship: la programmazione su Sky Sport HD
Giovedì 28 – diretta SKY SPORT 1
h 14.00 CARRENO BUSTA – ANDERSON
h 16.00 BAUTISTA AGUT – RUBLEV
Venerdì 29 – diretta SKY SPORT 1
h 14.00 THIEM – vincente Carreno Busta – Anderson
h 16.00 DJOKOVIC – vincente Bautista Agut – Rublev
Sabato 30 – diretta SKY SPORT 2
h 14.00 S. WILLIAMS – OSTAPENKO
h 16.00 finale