Gli otto migliori tennisti del mondo si ritrovano a Londra per contendersi il titolo di Maestro del 2018. In pole position il numero 1 Novak Djokovic, che se la vedrà con l'eterno Roger Federer e le possibili sorprese come Zverev, Anderson e Cilic. Le ATP Finals in esclusiva su Sky Sport da domenica 11 novembre
Da domenica 11 a domenica 18 va in scena l’ultimo atto della stagione del tennis mondiale, le ATP Finals (diretta esclusiva Sky Sport). Ecco chi sono gli otto aspiranti Maestri -
1. NOVAK DJOKOVIC – Da come aveva cominciato l’anno a ora, sembra passata un’eternità. Un 2018 iniziato con Stepanek e Agassi nel suo team, con guai fisici e brutte sensazioni in campo, chiuso con il suo vecchio allenatore, una forma fisica invidiabile e in tasca due Slam (Wimbledon e US Open) e due Masters 1000 (Cincinnati e Shanghai). Senza contare il numero 1 del mondo riconquistato dopo due anni di assenza. Fino a Madrid, Nole aveva un pessimo record di 6-6, da quel momento ha inanellato un’impressionante serie di 43 vittorie e 5 sconfitte. Ha già vinto le Finals cinque volte e contro i Top 10 in stagione ha un bilancio di 11-3 -
2. ROGER FEDERER – Ha iniziato l’anno nel migliore dei modi, difendendo la corona vinta in Australia (20° Slam) e diventando il numero 1 del mondo più anziano nella storia del tennis vincendo a Rotterdam. Da quel momento, il suo livello si è abbassato, come dimostra la campagna americana di Indian Wells e Miami. Dopo aver saltato la stagione su terra, ha vinto a Stoccarda ma è stato eliminato a Wimbledon, anche a causa di un problema al polso tenuto nascosto fino a poche settimane fa. Vincitore di quattro tornei sui 12 disputati, ha trovato a Basilea il 99° trionfo della carriera, con un record di 46-8, che però si abbassa a 2-4 quando di fronte si è trovato un Top 10 -
3. ALEXANDER ZVEREV - Anno strano quello di Sascha, che come al solito ha evidenziato il problema degli Slam, con il tabù ottavi finalmente sfatato al Roland Garros. Tra gli otto partecipanti alle Finals, il tedesco è quello che ha giocato di più, ben 20 tornei, con tre titoli in bacheca (Madrid, Washington e Monaco) con un record di 54-18, che diventa 3-5 quando gioca contro un Top 10.
4. KEVIN ANDERSON – E’ stata una stagione positiva quella del sudafricano, che a 32 anni ha trovato continuità nel suo tennis. Peccato non averlo visto al meglio nella finale di Wimbledon, a cui è arrivato stravolto dopo la maratona in semifinale con Isner (26-24 al quinto set), persa poi con Djokovic. Con il suo gioco, è tra gli spauracchi in vista di Londra. Nel 2018 ha disputato 19 tornei, con un bilancio di 45-17 che gli sono fruttati due titoli (New York e Vienna). Con i Top 10 è 3-4 -
5. MARIN CILIC – Il croato si è un po’ perso dopo un inizio di stagione molto positivo, con la finale persa al quinto set in Australia contro Roger Federer e il titolo del Queen’s vinto contro Novak Djokovic. Da quel momento, Marin è andato un po’ in difficoltà, come dimostra l’eliminazione al 2° turno a Wimbledon per mano di Pella. A Londra, in tre partecipazioni, ha vinto un solo match a fronte di otto sconfitte: in stagione ha disputato 18 tornei, vincendone uno solo con un record complessivo di 41-18 (2-6 contro i Top 10) -
6. DOMINIC THIEM – L’austriaco ha mantenuto la promessa di giocare tantissimo, con ben 11 tornei tra 250 e 500 disputati per un totale di 22. Grazie anche alla quantità, non sorprende che Thiem sia il giocatore più vincente dell’anno con un record di 53-18 (4-5 contro i Top 10) e tre titoli: San Pietroburgo, Lione e Buenos Aires. Da segnalare anche la sua prima finale Slam (persa con Nadal al Roland Garros) e la prima semifinale di un 1000 su cemento indoor -
7. KEI NISHIKORI – Insieme a Djokovic, il giapponese è il ‘come back’ dell’anno. Kei ha cominciato l’anno faticando nei Challenger per trovare il ritmo dopo il lungo stop per un problema al polso, sbarcando a Londra grazie al forfait di Del Potro. Ha giocato 21 tornei, vincendo solo il Challenger di Dallas, una rarità per un aspirante Maestro. Il suo record nel 2018 con i Top 10 è 6-8, dimostrazione che se è in forma, può giocarsela con tutti -
8. JOHN ISNER – L’americano è entrato in tabellone grazie al forfait di Rafa Nadal, venendo premiato per la sua miglior stagione in carriera, coronata con il primo trionfo in un Masters 1000, lo scorsa primavera a Miami. 34-19 il record in questo 2018, con due successi, entrambi su cemento e negli States: oltre al 1000 in Florida è arrivato infatti anche il trionfo ad Atlanta -