
Wimbledon tra storia, leggende e curiosità: tutto quello che (forse) non sapete
Da 142 anni il torneo più prestigioso del tennis. La prima sede a Worple Road e i primi vincitori, dal dress code alle palline. E ancora: vittorie, record, fragole e falconi. Da lunedì 1 luglio Wimbledon è in esclusiva su Sky Sport: 6 canali dedicati con mosaico interattivo

Storia e fascino, Wimbledon è pronto a partite: da lunedì primo luglio l'esclusiva su Sky Sport con 6 canali dedicati con mosaico interattivo. Tutte le curiosità: la prima sede a Worple Road e i primi vincitori, dal dress code alle palline. E ancora: vittorie, record, fragole e falconi.

WIMBLEDON - Il torneo di tennis più antico del mondo con i suoi 142 anni, prende il nome dalla frazione che lo ospita, a sud-ovest di Londra. La prima sede è stata a Worple Road (nell'immagine), ma si è poi spostata definitivamente a Church Road dal 1922, all'All England Croquet and Lawn Tennis Club.

Il primo torneo maschile è datato 1877, col successo dell'inglese Spencer Gore (nell'immagine) che superò il connazionale William Marshall 6-1 6-2 6-4.

Le donne sono invece partite nel 1884, con il derby fra le sorelle inglesi Maud e Lilian Watson (nella foto, Maud è rappresentata dalla terza da sinistra), vinto dalla prima 6-8 6-3 6-3. Le due, insieme, si aggiudicarono anche il doppio.

L'ERBA - Wimbledon, che è stato trasmesso in diretta per la prima volta dalla BBC il 21 giugno 1937, è l'unico dei quattro tornei dello Slam a disputarsi ancora sull'erba (100% perennial ryegrass, tagliata a 8 millimetri), dopo che gli Us Open hanno abbandonato il verde del 1975 e gli Australian Open nel 1988.

IL TEMPIO - Il mitico Centre Court - 15mila posti - è dotato dal 2009 di un tetto retrattile, che può ospitare le partite solo fino alle 23 per un accordo con la popolazione locale (accordo disatteso nel 2012, quando Murray superò definitivamente Baghdatis alle 23.02).

I COLORI - Quelli dominanti a bordo campo sono il verde e il viola, i tradizionali del torneo. Wimbledon è inoltre l'unico torneo dove l'unico sponsor visibile sui campi è Rolex (dal 1978), con il cronometro.

IL DRESS CODE - I giocatori devono vestire rigorosamente, e prevalentemente, di bianco. I giudici possono addirittura chiedere agli atleti di cambiarsi prima di scendere in campo.

Nel 2013, il campione uscente, Federer, che per tradizione apre il torneo successivo sul Centre Court il lunedì, dovette cambiare le scarpe perché avevano la suola arancione.

LA PALLINA - Il colore è il giallo che, dal 1986, per migliorare la visibilità televisiva, ha sostituito quella tradizionale bianca. In partita, si cambiano ogni sette game la prima volta, e poi nove.

IL RECORD - Con 15 anni e 122 giorni, la statunitense Cori "Coco" Gauff è la più giovane a qualificarsi per il tabellone di Wimbledon. Ci sono state molte tenniste più precoci di lei che, però, sono entrate nel torneo con una wild card o per diritto di classifica. A cominciare da Jennifer Cariati che, nel 1990, aveva appena 14 anni e 101 giorni.

RE E REGINA - Il primato di trofei del singolare di Wimbledon è di Roger Federer con 8, davanti ai 7 di William Renshaw e Pete Sampras, e ai 5 di Bjorn Borg e Laurie Doherthy. Novak Djokovic incalza a quota 4.

Fra le donne, comanda invece Martina Navratilova con 9, davanti a Helen Wills Moody a 8, con Serena Williams e Steffi Graf a 7.

ACE - Nel 2018, John Isner ne realizzò 214, di cui 53 soltanto nella semifinale persa contro Kevin Anderson (a sua volta 49 ace). L'americano ha anche il record di un match solo: 113, nella leggendaria maratona di tre giorni contro Nicolas Mahut del 2010.

Fra le donne, Serena Williams ne ha serviti 102 nel 2012, quando vinse il titolo contro Agnieszka Radwanska.

IL MATCH INFINITO - Nel 2010, Isner e Mahut hanno giocato per tre giorni, restando in campo 11 ore e 5 minuti, di cui 491 minuti (cioè 8 ore e 11 minuti) solo nel set finale set, chiuso sul 70 a 68. I due hanno giocato complessivamente 980 punti.

GLI ERBIVORI - Federer è il leader delle partite vinte sull'erba, con 181, a cui si sommano i 19 titoli: nove di più del secondo in classifica, Sampras.

Fra le donne, Martina Navratilova è al comando con 308, lontanissime le altre: Chris Evert a 185, Pam Shriver a 182, con Serena Williams appena al nono posto a quota 101.

LE PERCENTUALI - Bjorn Borg ha tuttora la migliore percentuale di successi a Wimbledon col 92,73%, davanti a Pete Sampras (90%) e Roger Federer (88,79%). Novak Djokovic ha l'86,67%; Nadal è invece undicesimo col'81,36%.

Fra le donne, Steffi Graf è stata invece la più efficace, con 74 successi in 81 partite, e quindi il 91,35% di vittorie, davanti alla Navratilova con l'89,63% e a Serena Williams con l'89,32%.

IL TROFEO - I vincitori del singolare maschile ricevono una coppa in argento dorato originale, coi nomi di tutti i presenti campioni. È alta 47 centimetri e del diametro di 19, ma viene restituita al Club dopo la premiazione: in cambio c'è una replica di tre quarti più piccola.

Le vincitrici vengono invece premiate con il "Venus Rosewater Dish", un piatto d'argento decorato con figure mitologiche del diametro di 48 centimetri. Anche loro ricevono, in realtà, una replica più piccola, con incisi i nomi delle precedenti campionesse. Altra curiosità: le tenniste a Wimbledon erano sempre state chiamate dai giudici come "Miss o "Mrs", ma da quest'anno saranno indicate col cognome come accade nel maschile.

BIG FOUR - Dal 2003 nessuno ha vinto Wimbledon al di fuori dei "Fab Four": Andy Murray, Novak Djokovic, Roger Federer e Rafael Nadal. L'ultima volta risale al 2002, quando l'australiano Lleyton Hewitt superò in finale l'argentino David Nalbandian. Sei sono stati invece i finalisti diversi dai "Magnifici Quattro": Andy Roddick il più presente, con tre, e unico a strappare un set ai migliori nelle finali di Wimbledon.

LA NOVITÀ - Da quest'anno al quinto set si disputerà un tie-break tradizionale, ma non sul 6-6 bensì sul 12-12. La programmazione prevede inoltre il "Manic Monday", la giornata più impegnativa del torneo con tutti i match degli ottavi di singolare maschile e femminile.

LA TRADIZIONE - Fino al 2003, i giocatori, dopo essere entrati in campo, erano tenuti ad inchinarsi guardando il Royal Box. La tradizione è poi stata limitata alla sola presenza del principe di Galles e della Regina.

LE FRAGOLE - Le fragole con la panna sono l'official food del torneo: ogni anno, durante le due settimane, vengono consumate in media 60mila libbre di fragole e circa 8mila litri di crema.

I BIGLIETTI - Fin dal 1924, ad inizio anno è stata istituita una lotteria per acquisire il diritto di acquistare gli agognati biglietti per il torneo. Ci sono poi i "debenturs": dei pass quinquennali per il Centre Court che, a differenza di tutti gli altri biglietti, possono essere legalmente rivenduti a cifre pazzesche. Per il periodo 2015-2020, i debentures sono stati venduti a 50mila sterline e, già nell'aprile del 2018, rivenduti a 123mila.

IL FALCO - A Wimbledon non ci sono piccioni: la mattina, e poco prima del via del partite, un falcone viene lasciato libero di scorrazzare sul cielo sopra il torneo, terrorizzando gli altri volatili.